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Antonio Discovolo

ANTONIO DISCOVOLO

Posted on 1 Maggio 201822 Gennaio 2019 by administrator

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA

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Antonio Discovolo foto di Famiglia
Antonio Discovolo – foto di Famiglia

ANTONIO DISCOVOLO  è nato a Bologna da Mario, pittore, e da Gertrude Sarti, il 25 dicembre 1874  e deceduto a  Bonassola, il 10 luglio 1956, è stato un pittore italiano.

Frequenta a Pisa la scuola dei padri scolopi, e dopo aver studiato presso le accademie di Firenze e Lucca dal 1891 al 1896. Nel 1894 si trasferisce a Lucca, dove continua gli studi accademici seguendo i corsi di pittura di L. Norfini. La bottega dell‘antiquario del 1894, olio su tela,  è la sua prima opera accademica. Nello stesso periodo temporale realizza ritratti “Testa di donna”, e “Testa di vecchio”, dipinti di buona fattezza, che trasmettono toni formali della pittura del seicento. Discovolo si trasferì a Roma nel 1899 e entrò in contatto con Nino Costa e con i pittori simbolisti, cosi ebbe modo di esporre alla Promotrice romana col gruppo “In arte libertas”.

La sua partecipazione alla Biennale di Venezia iniziò con la 5ª Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia nel 1903 e proseguì su invito praticamente in ogni edizione fino alla seconda guerra mondiale e con le sue prime opere si firmava di Scòvolo o Di Scovolo. Ha adottato lo stile divisionista nel primo decennio del XX secolo e ha preso parte alle mostre internazionali tenutesi a St. Louis nel 1904 e Milano nel 1906. Fece i primi studi a Firenze con il Fattori.

Nel 1898, incontra Plinio Nomellini, importante esponente del divisionismo. Nel 1901 realizza “Una mezz‘ora al Tino”, e “Villa Confalonieri“, dove si inizia ad  intravedere ancora della nuova tecnica, avvicinata quasi con timidezza, non altrettanto si può dire della Pineta a Tellaro (1903, olio su cartone, ibid., tav. 6), maturo exploit divisionista, rielaborazione personale del puntino colorato che, sulla scia delle esperienze previatesche e segantiniane, si allunga in filamenti.

Era amico di Enrico Coleman e di Giacomo Balla, ed erano freqenti incontrarsi nel caffè Aragno. Nel 1904, con Onorato Carlandi, dipinse nelle campagne di Terracina che portò poi alla mostra della Società amatori e cultori di belle arti nel 1908.

Si trasferì a Manarola nel 1907 e poi a Bonassola in provincia di La Spezia. Subì l’influenza del movimento Novecento Italiano negli anni ’20 e tenne non meno di cinque mostre personali alla Galleria Pesaro di Milano tra il 1922 e il 1938. Le sue opere dopo la seconda guerra mondiale furono dedicate soprattutto alle rappresentazioni della campagna della Liguria regione. Divenne amico con L. Viani con il quale entrò in contatto con l’ambiente artistico genovese, realizzando alcune opere che poi espose alle Promotrici del 1911 e 1912. Espose a Roma per le manifestazioni del cinquantenario dell’Unità d’Italia del 1911 e alla quarta esposizione internazionale della Secessione romana nel 1917.

Nel 1924 il D. si trasferì ad Assisi, dove dipinse circa sessanta oli ispirati alla vita religiosa della cittadina: i quadri, terminati nel 1926, furono esposti a Milano (nel 1935 la Galleria d’arte moderna di palazzo Pitti a Firenze acquistò il Convento delle clarisse).

Collaborò con il Cozzani per delle xilografie per la rivista “L‘Eroica” del 1911; per i tipi di Sansoni del 1911, illustrò il Macbeth di Shakespeare. Inoltre incise per il mensile “Novissima” dal 1934, con foto che emanavano un gusto secessionista, con linee liberty e forme tonde da un evidente influenza classica.

Nel 1908 lascia Roma per  Manarola, dove si frequenta con C. Bordone che poi prese in moglie. Nel 1911 si trasferisce a Bonassola con i parenti. Quindi nel 1925 si sposta a Assisi dove ci rimane per 4 anni producendo molti quadri.

Muore a Bonassola il 10 luglio del 1956 nella parrocchiale di S. Caterina a Bonassola, dove qualche anno prima aveva restaurato una “Adorazione dei pastori” del diciassettesimo secolo, inoltre è esposta una sua tela con “Le pie donne ai piedi della Croce”.

Antonio Discovolo - Grano del 1931
Antonio Discovolo – Grano del 1931

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