MICROMOSAICI

La Galleria Antiquaria offre gratuitamente il servizio di valutazione dei micromosaici.

Rispondiamo in tempi rapidissimi. Inoltre acquistiamo e vendiamo micromosaici di tutti i tipi ma sopratutto di età romana, bizantina e Vaticana.

Breve storia dei Micromosaici.

Micromosaico che raffigura il Pantheon
Micromosaico che raffigura il Pantheon

Il micromosaico éuna forma particolare di mosaico che usa tessere o parti di mosaico molto piccole di vetro, tramite filati tagliati oppure millefiori, per realizzare piccole immagini figurative. Ci sono alcuni mosaici antichi dell’età romana che sono stati rinvenuti realizzati con tessere molto piccole. Possiamo trovare alcuni micromosaici d’epoca bizantina, molto rari, che rappresentano icone religiose e a tema biblico.

La tecnica realizzativa di un micromosaico prevede la fusione degli smalti in un crogiolo, quindi si effettua il tiraggio dei filati e successivamente il taglio. Fatto raffreddare il filato e tagliato a misura è possibile  l’inserimento della tessera nel substrato.

I micromosaici risalgono all’epoca rinascimentale dove iniziarono ad essere composti in Italia, per raggiungere l’apice della notorietà nel diciannovesimo secolo a Roma diventata il vero e proprio centro di produzione. In Vaticano nel 1577, esisteva uno studio che realizzava copie in mosaico delle pale d’altare nella Basilica di San Pietro, che richiedevano una costante manutenzione viste le avverse condizioni climatiche dei locali sempre colme di persone. Queste piccole icone venivano vendute ai visitatori, che riuscivano a trasportarle senza problemi viste le dimensioni contenute.

I micromosaici raffiguravano scene classiche come paesaggi, vedute romane, soggetti religiosi e difficilmente si discostavano da questi soggetti. Venivano

Giacomo Raffaelli micromosaico di passerotto roma 1790
Giacomo Raffaelli micromosaico di passerotto roma 1790

usati per abbellire e impreziosire mobili o tabacchiere, molto spesso erano usati come parte integrante di gioielli. Le tessere di mosaico più piccole sono state recuperate da opere che sono state datate tra la fine del diciottesimo secolo e la fine del diciannovesimo. La caratteristica principale del micromosaico è che i pezzi sono di solito oblunghi e il numero di tessere di un lavoro completo raggiunge circa 4000 tessere per pollice quadrato.

In quel periodo era diventato usuale indossare i gioielli realizzati in micromosaico. L’Italia produceva vetro gia molto tempo prima dell’avvento dei essi e gli abili artigiani italiani capirono subito che realizzare questi gioielli per venderli ai turisti rappresentava una un incredibile fonte di guadagno.

Questi gioielli in mosaico mosaico rappresentavano famosi monumenti italiani come il Colosseo e la Basilica di San Pietro. I turisti più ricchi talvolta commissionavano agli artigiani locali la realizzazione di essi, i soggetti richiesti variavano da figure animali a opere d’arte note ma anche a persone. Le esigue dimensioni del micromosaico attraevano le persone proprio perchè potevano essere indossati, talvolta venivano usati come le attuali cartoline da spedire ai familiari durante un viaggio. Molto spesso i micromosaici venivano acquistati da gioiellerie di Londra e Parigi che trasformavano l’opera in una più grande.

I gioielli in micromosaico persero il loro fascino nei confronti del pubblico verso il 1870.

 

 


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