Franco Gentilini è nato a Faenza in provincia di Ravenna il 1909 e deceduto a Roma nel 1981, è stato un pittore italiano.
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BIOGRAFIA FRANCO GENTILINI
Dopo aver frequentato le scuole elementari, inizia a lavorare come apprendista in una bottega di un ebanista intagliatore. Nel 1921 frequenta i corsi serali della Scuola comunale “Tommaso Minardi” di disegno industriale e plastica.
Ha lavorato come ceramista a Faenza e ha collaborato con Giovanni Romagnoli e Giorgio Morandi a Bologna. Nel 1924 Assistente di Mario Ortolani, produttore di ceramiche. Ortolani lo incoraggia a prendere disegno e gli presta riproduzioni artistiche, in particolare quelle degli impressionisti.
L’anno successivo uno dei suoi dipinti è accettato dalla giuria della XVII Mostra Biennale Internazionale di Venezia. Primo viaggio a Parigi; in lui nasce la passione per gli impressionisti.
1929 Si trasferisce a Roma dove incontra Cardarelli, Barilli, Cecchi, Ungaretti, Renato Mucci, Falqui, Sinisgalli, De Libero e Mezio. Ha preso parte a numerose edizioni della Biennale di Venezia, iniziando con l’accettazione del suo lavoro per la 17° Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia nel 1930, quando visitò anche Parigi.
Si trasferisce a Roma nel 1932 e tiene la sua prima mostra personale alla Galleria di Roma con opere in stile arcaico ispirate all’arte italiana pre-rinascimentale. Si è anche affermato come pittore di affreschi. Partecipa alla quinta Esposizione Internazionale delle Arti Decorative di Milano nel 1933 e alla seconda Quadriennale d’Arte di Roma nel 1935, in occasione della quale l’ente governativo della città acquista una sua opera.
Fu alla fine degli anni ’30 che iniziò ad associarsi con gli artisti della Scuola Romana. C’era una notevole domanda per il suo lavoro tra i collezionisti italiani privati dopo la seconda guerra mondiale, anche per la sua partecipazione a numerose mostre.
Ha la sua prima mostra personale alla “Galleria di Roma” di P.M. Bardi. È stato un successo dal punto di vista della critica d’arte, i suoi disegni compaiono spesso in “Primato”, “Italia Letteraria” e “Quadrivio”.
Nel 1939 realizza la sua mostra personale alla III Quadriennale a Roma e l’anno successivo Grande spazio alla XXIII Biennale di Venezia. Nell’angosciosa atmosfera di guerra del tempo, le sue opere riflettevano la corrente espressionista. Espone dipinti alla IV Quadriennale di Roma che riflettono questa nuova esperienza.
Nel 1947 vince il Premio all’Art Club di Roma, e mostra per la prima volta nell’ambito dell’indagine “Pittori contemporanei”. Studia il cubismo a Roma.
Dalla metà degli anni ’50 la sua ricercava verso una direzione geometrica che, facendo uso di prospettive ribaltate e piani sghembi riesce trovare un giusto equilibrio personale.
Nel 1954 si lega per contratto al mercante Carlo Cardazzo, delle Gallerie del Cavallino di Venezia e del Naviglio di Milano.
Pubblica:
- La tematica fantastica di Gentilini;
- Un portfolio;
- Le Chiese di Gentilinia, con una storia di Dino Buzzati, è edito dalla Grafica Internazionale di Milano1972 Esposizione antologica al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, successivamente trasferita al Palazzo delle Esposizioni di Faenza.
Nel 1981 dopo la Mostra personale alla Totah Gallery di Londra muore il 5 aprile dopo una breve malattia.
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