BIOGRAFIA DELL’ARTISTA
Giuseppe Drugman (27 aprile 1810 – 1 ottobre 1846) è stato un pittore italiano di paesaggi e paesaggi.
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BIOGRAFIA GIUSEPPE DRUGMAN
Era nato a Parma, dove suo padre era falegname e scultore del legno alla corte ducale. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Parma, dove ha studiato con il paesaggista Giuseppe Boccaccio. Durante le rivolte del 1831, lui e suo fratello Massimo furono sospettati di appartenere ai Carbonari, ma alla fine furono liberati. Nel 1835, partecipò a un concorso per giovani artisti sponsorizzato dalla duchessa Maria Luigia. Il primo premio è stato di 18 mesi per studiare a Roma. Ha ricevuto il premio nella categoria paesaggio per la sua pittura di una caccia al cervo.
Andò a Roma nel 1837 e iniziò a mandare a casa le sue tele; in particolare scene dell’Isola Tiberina e del Colosseo, eseguite in uno stile che ricorda Claude Lorrain. Verso la fine del suo soggiorno, trascorse del tempo ad Albano.
Tornò a Parma nell’estate del 1838, si sposò e iniziò a eseguire commissioni per la Corte, tra cui vedute del Palazzo del Giardino e parecchie vedute di Parma. Sostituì anche Boccaccio come insegnante di paesaggio presso l’Accademia ogni volta che questi visitava Napoli. Nel 1841 fu particolarmente impegnato con le commissioni, con le tele del Palazzo Ducale di Colorno, e con altre vedute di Parma, tra cui:
- Peschiera nel giardino ducale
- La strada da Parma a La Spezia
- A Monte Prinzera
- Vicino al Taro
- Parma vista dalla strada per Langhirano
- Nuovo ponte sulla Sporzana nei pressi di Fornovo di Taro
- Nuove caserme reali presso la cittadella
Nel 1844, Luca Gandaglia (1780 ca.-1850 circa) e Giuseppe Giorgi furono impegnati a dipingere scene delle opere I Lombardi e Maria di Rohan al Teatro Regio. Dipinse anche per la corte Veduta della nuova strada di Berceto (1844), una veduta del reale Casino dei Boschi (1845), e una veduta del reale giardino di Parma (1846).
Morì a Parma di tubercolosi, di soli 36 anni.
Nel 2014, una retrospettiva delle sue opere si è tenuta presso il Museo Glauco Lombardi. Una piccola strada a Parma prende il nome da lui.
