VALUTAZIONE gratuita dei dipinti di Venanzio Zolla
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LE QUOTAZIONI di Venanzio Zolla
I dipinti generalmente sono valutabili tra i 4.000 e i 6.000 euro.
Siamo a disposizione tramite il nostro perito ed esperto d’arte per stimare e valutare gratuitamente le opere di Venanzio Zolla.
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Ci riserviamo di valutare l’acquisto del quadro se risulta di nostro interesse.
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QUOTAZIONI INDICATIVE VENANZIO ZOLLA
| Tipologia opere | Dimensione | Quotazione |
| Olio su tela | medie | 4.000 – 6.000 Euro |
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BIOGRAFIA DI VENANZIO ZOLLA
Venanzio Zolla, nato a Colchester nel 1880 da genitori italiani, trascorre la sua giovinezza in Inghilterra, precisamente nell’Essex. Cresce immerso in un ambiente ricco di cultura e arte, dove l’ispirazione è sempre dietro l’angolo. Tuttavia, nonostante l’influenza del suo contesto, la sua vera vocazione artistica si manifesta solo più tardi, quando decide di trasferirsi in Italia per approfondire i suoi studi artistici.
Il giovane Zolla si stabilisce a Torino per frequentare l’Accademia Albertina, dove ha l’opportunità di formarsi sotto la guida di rinomati pittori del tempo. Tra questi, spiccano i nomi di Andrea Marchisio e Pier Celestino Gilardi, figure di spicco nell’ambito della pittura di genere e della natura morta.
L’influenza degli artisti e la ricerca della propria identità
Sotto la loro guida, Zolla acquisisce una sensibilità particolare nei confronti di diverse tematiche artistiche. Non si limita solo alla pittura di genere, ma esplora anche la natura morta, il nudo e le vedute urbane e rurali. È durante questo periodo che comincia a nutrire un profondo interesse per gli artisti post-impressionisti e, in particolare, per il lavoro di James Abbott McNeill Whistler.
L’influenza di questi maestri e delle correnti artistiche dell’epoca si riflette chiaramente nel suo stile, caratterizzato da una ricerca di leggerezza e delicatezza nelle pennellate, e da una profonda attenzione alla rappresentazione dei soggetti.
Il successo e il riconoscimento
Con il passare degli anni, Venanzio Zolla si fa strada nel mondo dell’arte, partecipando a numerose esposizioni e riscuotendo sempre più successo. Le sue opere vengono esposte non solo in Italia, ma anche in importanti città europee come Londra, Liverpool, Glasgow ed Edimburgo.
La sua partecipazione alla Biennale di Venezia, a partire dal 1920, gli conferisce ulteriore visibilità e prestigio. Pur essendo principalmente noto come pittore ritrattista, Zolla non esita ad esplorare nuove tematiche e ambientazioni, dimostrando una grande versatilità artistica.
L’espressione attraverso i ritratti e gli interni
Uno degli aspetti più distintivi del lavoro di Venanzio Zolla è la sua abilità nel catturare l’intimità e l’atmosfera dei suoi soggetti, sia che si tratti di ritratti che di scene di vita quotidiana all’interno degli interni borghesi. I suoi dipinti trasudano una sensazione di tranquillità e serenità, caratterizzate da una palette cromatica ricca di sfumature e tonalità vibranti.
Attraverso la sua pittura, Zolla riesce a trasmettere emozioni e sentimenti profondi, creando un legame intimo tra l’osservatore e l’opera. La sua capacità di cogliere l’essenza dell’umano e di trasporla sulla tela lo rende uno degli artisti più significativi del suo tempo.
Il viaggio artistico e la ricerca continua
Nonostante il successo e il riconoscimento ottenuti nel corso della sua carriera, Venanzio Zolla non smette mai di sperimentare e di cercare nuove forme di espressione artistica. Continua a esporre e a lavorare instancabilmente nel suo studio, trascorrendo ore a dipingere e a perfezionare la sua tecnica.
La sua passione per l’arte lo porta a esplorare nuovi territori e a confrontarsi con diverse influenze culturali, arricchendo così il suo bagaglio artistico e arricchendo il panorama dell’arte del suo tempo. Con il passare degli anni, il suo lavoro continua a ispirare e a influenzare generazioni di artisti, lasciando un’impronta indelebile nel mondo dell’arte.
Paesaggi dell’Anima
Il suo modo di dipingere si manifesta con una fluidità che cattura l’attenzione, con accordi cromatici che oscillano tra la sobrietà e l’esplosione di tonalità vibranti, soprattutto quando si tratta di rievocare paesaggi. Dai suoi mentori piemontesi, Venanzio Zolla ha acquisito una preferenza per scene leggere e racconti brevi, mentre dall’influenza di Whistler ha assimilato un’atmosfera intima, talvolta intrisa di nostalgia, e una scelta accurata dei colori.
Le ambientazioni interne, con donne immobili mentre suonano strumenti musicali, rappresentano un’eredità diretta dal pittore americano. Queste scene, essenziali e purificate, sono presenti in opere come:
- “Accordando”;
- “Interno del 1932”;
- “Ritratto di Magda Brard”;
- “Interno musicale del 1934”.
Ritratti paesaggistici di Venanzio Zolla
Nella fase successiva della sua carriera artistica, trascorsa tra Torino e Londra, Venanzio Zolla si dedica alla rappresentazione dei paesaggi. Le sue pennellate assumono una forma sfumata, quasi indefinita, e il suo stile di inquadratura si avvicina alla perfezione fotografica, rivelando prospettive uniche e dettagliate delle strade cittadine, delle colline e dei parchi.
Le figure umane, quando compaiono nei suoi dipinti, sono ridotte a macchie di colore, distanti dall’intento descrittivo dei ritratti tradizionali. Verso la fine degli anni Trenta, Zolla produce una serie di paesaggi che includono:
- “Verso la collina”;
- “Marina di Spotorno”;
- “Londra-Paesaggio”;
- “Piazzetta-Torino”;
- “Inverno”.
Durante il corso del XX secolo, Venanzio Zolla espone in numerose mostre alla Royal Academy di Londra, attirando particolare attenzione con il suo “Ritratto della signora Cutburch”.
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