VIRGILIO RIPARI

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA

Virgilio Ripari (1843 – 11 aprile 1902) è stato un pittore italiano, principalmente raffigurante scene di genere di donne e fiori. Il suo stile è descritto come un tardo romantico, spesso raffigurante suore e scene galanti come il genere di costume antico.


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BIOGRAFIA – VIRGILIO RIPARI

Ripari nacque ad Asola, in provincia di Mantova, in una famiglia di contadini così finanziariamente costretti, che dovettero collocarlo in un orfanotrofio. Aiutato da figure locali, il comune di Asola gli ha concesso uno stipendio per frequentare l’Accademia di Brera, dove ha vinto un certo numero di medaglie. Lì ha studiato con Giuseppe Bertini e Raffaele Casnedi.

Nel 1866 si arruolò volontario per gli eserciti italiani e combatté in Tirolo. Dopo la guerra, espone all’Esposizione una prima volta e due ritratti dipinti al vero, e una tela più grande della vita: Il bagno pompeiano.

Ha vissuto a Milano da adulto. Dipinse una serie di dipinti in olio e acquerelli per la regina d’Inghilterra. Nel 1872 all’Esposizione di Milano, espose: Passeggio nel giardino; Le rose; e un ritratto. Nel 1883 a Milano espose: Buon giorno; I fiori per il sacra; Prima neve; e per l’onomastico della padrona. Nel 1884 all’Esposizione di Torino, espone Peccato e preghiera. Ripari inviato alla Esposizione di Milano del 1886: Studio; Consumatore di frutta; Pittrici moderne; Furto innocente.

All’Esposizione di Venezia del 1887, Ripari inviò: Prima della Scuola; Fiori per tutti. Alla Mostra di Belle Arti di Milano del 1889, espose: Dalle valli al monte; Al fonte; Amenità; e Ritratto di bambina. La Galleria d’Arte Moderna di Milano ha un certo numero di sue opere, tra cui Alla finestra 1850 Il mese di Maria (1875); Il getto dei fiori (1850); Linda e Peo (1850); Peccato e preghiera (1882); Ricordi (1850); Il giorno (1850); Fiori (1850).

Il critico contemporaneo, Virgilio Colombo, ha notato a Ripari l’influenza di Tranquillo Cremona, ma con meno iridescenza e una pennellata più delicata, e condividendo di più con Mosè Bianchi. Più tardi nella vita si concentrò sulla pittura di ritratti.

Morì a Milano l’11 aprile 1902.

 

Virgilio Ripari
Virgilio Ripari

 

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