VINCENZO VELA

Vincenzo Vela è nato il 3 maggio del 1820 e morto il 3 ottobre del 1891, fu uno scultore italo-svizzero, attivo principalmente nel nord Italia.


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Vincenzo Vela
Vincenzo Vela

BIOGRAFIA VINCENZO VELA

Vincenzo Vela è nato a Ligornetto, nel Canton Ticino, da genitori dai mezzi. Avendo iniziato a lavorare da ragazzo come scalpellino nelle miniere di Besazio, Vela ricevette la sua formazione iniziale a Viggiù e poi si trasferì a Milano, dove lavorò alla Cattedrale e si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1832. A Milano, lavorò sotto Il professor Cacciatori.

L’influenza del lavoro di Lorenzo Bartolini portò all’adozione di un approccio naturalistico e all’inizio del 1840 videro un certo numero di figure in abiti contemporanei in evidente contrasto con l’approccio classico ancora dominante nella scultura. Francesco Hayez partecipò attivamente a garantirgli prestigiose commissioni dall’aristocrazia liberale e dalla borghesia lombarda, soprattutto per opere di natura patriottica che alludono alla situazione politica italiana.

Dopo un breve soggiorno a Roma, si arruolò nel 1848 per servire come volontario nella prima guerra di indipendenza.

Si trasferisce poi a Torino, dove ha tenuto la cattedra di scultura all’Accademia Albertina, nel 1852. Il suo repertorio di monumenti funebri, ritratti e opere pubbliche traendo ispirazione dalla lotta per la liberazione nazionale ha riscosso un grande successo anche in Francia, dove il suo lavoro dedicato agli ultimi giorni della vita di Napoleone vinse un premio all’Esposizione universale di Parigi del 1867 e ne assicurò la fama.

Tornò a Ligornetto nello stesso anno e si stabilì nella villa costruita per ospitare le opere dei suoi studi a Torino. La sua produzione matura è caratterizzata da un repertorio di ritratti e monumenti funerari e comprende un rilievo naturalistico dedicato ai 199 lavoratori uccisi durante la costruzione del tunnel ferroviario del Gottardo.

Il suo primo pezzo che ha vinto un premio in un concorso a Brera è stato un bassorilievo raffigurante il ritorno di Ulisse a Itaca. Ha poi vinto in una competizione veneziana tra le proposte del Nord Italia con un modello per una scultura raffigurante Cristo resuscita quella figlia di Jair.

Con questo premio ha viaggiato a Roma, per studiare e lavorare. Vela tornò a Milano per combattere nelle guerre degli italiani contro l’Austria. Una volta che la ribellione fu bloccata, Vela completò la statua di marmo di Spartacus che spezzava le sue catene; la risonanza del tema non sarebbe andata perduta sui patrioti italiani. Vela rifiutò l’offerta delle autorità austriache di unirsi all’Accademia di Belle Arti di Milano. Fu imprigionato per le sue opinioni politiche ed esiliato nella sua città natale in Svizzera. Qui iniziò a lavorare sulla sua statua del carabiniere Francesco Cartoni, ucciso dagli austriaci a Sommacampagna, e una statua di Guglielmo Tell per Lugano.

Nel 1852 accettò una cattedra all’Accademia Albertina di Torino. Lì completò Rassegnazione, per la Contessa Loschi di Vicenza; una statua per il matematico Piola; una statua del poeta Tommaso Grossi, uno dei filosofi Rosmini; una Minerva per Lisbona; una statua del conte Cavour per l’atrio della Borsa a Genova; un Monumento a Donizetti con una donna allegorica che rappresenta l’armonia che piange accanto al ritratto del grande maestro. La sua statua della Speranza era destinata al monumento funebre della Famiglia Prever di Torino; il suo Cesare Balbo, per i giardini pubblici di Torino; fece due statue delle due regine Maria Adelaide e Maria Teresa; Primavera, per la famiglia Bottàccini di Trieste; L’Alfiere combattente, in piedi davanti al palazzo Madama a Torino.

Completa un monumento a Manin a Torino. Vela completò un Vittorio Emanuele, per il Palazzo Civico di Torino; un Carlo Alberto, per il Palazzo Reale; una statua di Gioacchino Murat, Per il camposanto della Certosa di Bologna completò: statue di Dante e Giotto per Prato della Valle a Padoa; e la Pregante. All’Esposizione francese del 1863, Vela espone: L’Italia riconoscente alla Francia, donata da Milano per l’imperatrice Eugenia. Ha anche commissionato una statua di Cristoforo Colombo in bronzo per Vera Cruz, in Messico.

Espone un Ecce Homo a Roma nel 1883.

 

Vincenzo Vela - Ritratto della marchesa Virginia adolescente
Vincenzo Vela – Ritratto della marchesa Virginia adolescente

 

Vincenzo Vela Le figlie del Marchese Ala Ponzone
Vincenzo Vela – Le figlie del Marchese Ala Ponzone

 

Vincenzo Vela Gli ultimi giorni di Napoleone I
Vincenzo Vela Gli ultimi giorni di Napoleone I

 

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