RUBENS SANTORO

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LE QUOTAZIONI di Rubens Santoro

Le sue opere più ricercate, dipinte ad olio su tela e di dimensioni generose, si stima possano raggiungere valutazioni tra i 12.000 e i 25.000 euro.

Particolarmente ambite sono le sue rappresentazioni di Venezia, con valutazioni che superano i 35.000 euro, nonostante possano non esibire la stessa fluidità dei suoi paesaggi napoletani. Le opere di dimensioni più contenute, invece, hanno un valore medio compreso tra i 2.500 e i 5.000 euro.

Siamo a disposizione tramite il nostro perito ed esperto d’arte per stimare e valutare gratuitamente le opere di Rubens Santoro.

Per ricevere la stima o quotazione bisogna inviare una foto del dipinto, specificando le misure al netto della cornice, utilizzando il form presente in ogni pagina del sito web, oppure tramite mail o con whatsapp al numero: 3482858142.

N.B. Le precedenti valutazioni sono puramente indicative, e per una stima corretta e gratuita si prega di inviare una foto ai nostri esperti.

 

QUOTAZIONI INDICATIVE RUBENS SANTORO

Tipologia opere Dimensione Quotazione
Olio su tela grandi 12.000 – 25.000 Euro
Scene di Venezia medie oltre i 35.000 Euro
Paesaggi Napoletani medie 2.500 – 5.000 Euro

 


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BIOGRAFIA DI RUBENS SANTORO

Rubens Santoro
Rubens Santoro

Rubens Santoro è nato il 26 ottobre del 1859 a Mongrassano, provincia di Cosenza, Calabria e deceduto il 30 dicembre 1941 a Napoli, è stato un pittore italiano.

L’Inizio di un Viaggio Artistico

Nato a Mongrassano nel 1859, Rubens Santoro intraprese un percorso artistico che lo condusse ben presto oltre i confini della sua Calabria natale. Con la famiglia, si trasferì a Napoli, dove venne accolto al Real Istituto di Belle Arti. Qui, anziché dedicarsi esclusivamente alle lezioni, optò per esplorare i dintorni della città partenopea, trovando ispirazione nei paesaggi di Castellamare e Torre Annunziata.

Le sue opere, dalla pennellata leggera e piacevole, riflettevano un connubio tra l’osservazione accurata della realtà e la reinterpretazione artistica. Fu proprio questo stile unico a catturare l’attenzione di artisti come il pittore spagnolo Mariano Fortuny, che visitò Napoli nel 1874. La loro relazione artistica si rivelò feconda, con Santoro che trasse ispirazione dalla maestria di Fortuny nella resa della luce.

Esplorazioni Europee

Le sue esplorazioni artistiche non si limitarono a Napoli. Santoro compì numerosi viaggi a Venezia, dove ottenne immediato successo, così come in altre capitali europee quali Londra e Parigi. Fu durante uno di questi soggiorni che attirò l’attenzione di Adolphe Goupil, un influente mercante d’arte dell’epoca.

Il suo talento artistico presto superò i confini nazionali, esponendo con successo non solo in Italia ma anche in importanti esposizioni internazionali come quella di Chicago nel 1893, a San Pietroburgo nel 1898 e a Buenos Aires nel 1910. La sua fama crebbe, e nel 1902 venne nominato professore onorario dall’Istituto di Belle Arti di Napoli, consolidando ulteriormente il suo prestigio nel panorama artistico.

Legami Artistici e Folklore Partenopeo

Durante gli stessi anni, Santoro sviluppò una stretta collaborazione con il pittore Luca Postiglione, condividendo con lui la vitalità di una pittura piacevole e legata al folklore partenopeo. Questa collaborazione arricchì entrambi gli artisti, portando alla creazione di opere che celebravano la cultura e le tradizioni della regione.

La sua carriera artistica si concluse a Napoli nel 1942, all’età di 83 anni, lasciando un’impronta indelebile nel panorama artistico italiano e internazionale. Rubens Santoro rimane un esempio di come l’osservazione attenta della realtà possa fondersi con l’interpretazione creativa, dando vita a opere che resistono al passare del tempo.

Il Coraggio della Scelta

Quando Rubens Santoro, ancora in tenera età, decide di lasciare l’Accademia, abbandonando così i rigidi insegnamenti di Domenico Morelli a favore dell’esplorazione della natura, guadagna l’ammirazione di Mariano Fortuny.

L’artista esalta la determinazione del giovane, che ha avuto il coraggio di liberarsi dagli schemi accademici per immergersi nello studio diretto della realtà, all’aria aperta.

In effetti, la principale fonte d’ispirazione e mentore di Rubens Santoro è la bellezza selvaggia della natura meridionale, con i suoi colori vivaci e la sua luce incisiva. Non sorprende che il pittore faccia il suo debutto alla Promotrice napoletana del 1874, un anno in cui è fortemente influenzato da Fortuny.

L’Influenza di un Maestro

Il maestro spagnolo lascia un’impronta indelebile sulle opere di numerosi pittori napoletani con cui entra in contatto. Santoro è uno di questi: nel 1874 espone tre dipinti – Un balcone, Un’impresione, Una giovane donna sorridente.

Le sue opere sono permeate da un senso di realismo, ma allo stesso tempo trasudano una leggerezza inattesa che supera l’austerità della Scuola di Resina, pur mantenendo un legame con la realtà.

Una giovane donna sorridente viene acquistata dal suo mentore Morelli, che elogia il lavoro per la sua naturale eleganza e grazia.

L’Approccio Innovativo

Fortuny, noto per la sua vivacità e luminosità cromatica, è stato erroneamente etichettato dai realisti come un semplice seguace della moda. Tuttavia, è un pittore colto, appassionato collezionista di antichità e pittura orientale, in particolare giapponese.

Da queste influenze trae l’elemento più distintivo: un’assenza quasi totale di profondità a favore di una rappresentazione bidimensionale della composizione pittorica. La sua pennellata vibrante, spesso spezzettata, conserva sempre un forte legame con il naturalismo attraverso la luminosità, con le ombre spesso quasi assenti.

La Ricerca della Luce

Questo stile pittorico così diverso da quello italiano suscita l’interesse e l’ammirazione di artisti come Rubens Santoro, che adotta tagli insoliti e moderni, quasi fotografici. La luce e i toni chiari emergono vivacemente dalle sue opere, come in Maiori sulla costa di Amalfi o Marina alla Chiaolilla in Procida.

L’opera “Al sole”, realizzata a Resina e esposta a Brera nel 1878, riscuote un immediato successo per la sua fedele e intensa resa della luce naturale.

L’Inizio nell’Arte Luminosa

In quegli anni spumeggianti degli anni Settanta, Rubens Santoro si trasferì nel cuore del Veneto, lasciando che la sua arte si espandesse come un fiume in piena. I suoi pennelli danzavano sulle tele, catturando la vivida luminosità che abbracciava le marine veneziane, immergendole in una luce brillante e vivace. Esempi lampanti di questa splendida opera includono “Botteghe veneziane”, “Un canale a Venezia” e “Ricordo di Venezia”.

Durante il corso della sua illustre carriera, Santoro si distinse in molte esposizioni nazionali, tra cui la rinomata Promotrice napoletana e le prestigiose mostre di Brera. Tuttavia, il suo talento non conosceva confini, poiché le sue opere illuminavano anche le sale delle esposizioni europee. Il suo capolavoro “La grotta degli zingari” affascinò il pubblico all’Esposizione Universale di Parigi del 1878.

Trionfi Artistici e Riconoscimenti

Nel 1880, Santoro si distinse all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Torino, presentando una serie di opere tra cui “Giovinezza e Vecchiezza”, due opere gemelle che si completavano a vicenda. “Giovinezza” raffigurava una giovane donna di straordinaria bellezza, avvolta da una luce incandescente e circondata da una cornucopia di fiori. Dall’altra parte, “Vecchiezza” ritraeva una donna anziana, seduta in solitudine accanto a un muro decadente, simbolo di abbandono e decadenza.

Questo contrasto vibrante tra giovinezza e vecchiaia catturò l’attenzione di osservatori e critici, persino del re Umberto stesso, che volle incontrare personalmente l’artista per complimentarsi con lui. La regina Margherita rimase incantata da “Giovinezza” e acquisì il dipinto, portando a Santoro non solo un premio della giuria, ma anche il favore della nobiltà.

L’Ascesa Internazionale e i Collezionisti Illustri

Poco dopo, il talento di Santoro lo portò a Parigi, dove il rinomato mercante d’arte Steward divenne suo fervente estimatore e collezionista. Da Parigi a Londra, le opere di Santoro ricevettero sempre più plausi e successo, con il mercante Colnaghi che commissionava al pittore una serie di tele. Colnaghi, a sua volta, acquistò numerose opere del periodo giovanile di Santoro per arricchire la sua collezione d’arte italiana.

Negli ultimi anni della sua carriera, Santoro si dedicò anche alla ritrattistica, mantenendo sempre viva quella stessa impronta luminosa e ariosa che caratterizzava i suoi paesaggi e le sue marine. Continuò a ricevere premi e medaglie in numerose esposizioni nazionali e internazionali, confermando il suo status di maestro dell’arte luminosa e suggestiva.

 

 

Rubens santoro - Capri
Rubens santoro – Capri

 

Rubens Santoro La zattera e la chiesa dei gesuiti
Rubens Santoro – La zattera e la chiesa dei gesuiti

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