GUIDO RIGHETTI

Guido Righetti è nato a Milano il 29 settembre 1875, è stato uno scultore italiano.


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BIOGRAFIA GUIDO RIGHETTI

Guido Righetti
Guido Righetti

Da giovane frequentò la casa editrice “Ricordi”, famosa casa editrice musicale, dove frequento e conobbe pittori, poeti e musicisti.

Guido Righetti sviluppò  l’interesse per il disegno grazie agli animali, che sono diventati il fulcro del suo lavoro. Osservò i suoi soggetti dalla vita, sia allo Zoo di Milano che al Museo di Storia Naturale, rielaborando le sue composizioni nel suo studio. Righetti si è dedicato alla modellistica, ispirandosi al principe Paul Troubetzkoy, amico di famiglia e scultore di successo che a quel tempo insegnava all’Academia Brera.

In gran parte autodidatta, Righetti lavorava con argilla, cera e plastilina raffigurando spesso gli animali che circondavano la sua casa di campagna di famiglia a San Salvatore, situata tra Lezza Crevana e Ponte Lambro, nella valle della Brianza. Col tempo, si è trasferito qui, lasciando la vivace città di Milano per la campagna. Costruito sulle brulle vette del Monte Erba, la casa era un tempo un monastero cappuccino. Il suo atelier occupava due grandi stanze in quello che era probabilmente il refettorio del vecchio monastero.

Circondato da galline, pecore e capre, ha condotto una vita rurale semplice, visitando di tanto in tanto Milano per studiare gli animali nello zoo. Righetti condusse questa vita fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Gli anni trenta e l’avvento del periodo Art Deco si rivelarono un’era di successo per Righetti, completando alcune importanti commissioni per il governo italiano e il comune di Milano per sculture da collocare in piscine, parchi e fontane. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale tuttavia si rivelò disastroso per la sua fiorente carriera. Molti dei suoi pezzi furono distrutti nel bombardamento di Milano del 1943 e altri furono rimossi dai musei per il recupero del bronzo. Molte delle sue opere erano “pezzi unici” e la maggior parte veniva fusa per salvare il metallo per lo sforzo bellico.

L’ultimo periodo di vita di Righetti è stato segnato da difficoltà finanziarie. A causa del terribile clima economico e politico, non ricevette più commissioni per opere scultoree. Tornò a Milano nel 1950, dove i suoi ultimi anni furono segnati da privazioni, mentre l’Italia del dopoguerra lottava. Poco si sa della produzione post-bellica di Righetti poiché sia ​​l’artista che le sculture scomparivano nell’oscurità. Le sue sculture e le sue forme furono abbandonate alla fonderia di Bataglia e gradualmente degradate. Righetti morì nel 1958, tuttavia, negli ultimi anni è tornato l’interesse per i suoi lavori.

Guido Righetti - Antilope Eritrea in Bronzo
Guido Righetti – Antilope Eritrea in Bronzo altezza: 79 cm larghezza: 57 cm profondità 36 cm

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