GUIDO CALORI

Guido Calori é nato a Roma, il primo maggio 1885 e deceduto a Roma, il 20 aprile 1960, è stato uno scultore e ceramista italiano, nonchè scrittore di saggi sulla teoria dell’arte.


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BIOGRAFIA DI GUIDO CALORI

Guido Calori
Guido Calori

Nato a Roma il primo maggio del 1885, dove frequentò l’Accademia di belle Arti e il museo artistico industriale.

Studio in diversi istituti e diverse scuole artistiche come quella di arti e mestieri, la Scuola degli Incurabili di via San Giacomo, il Museo artistico industriale, la Scuola di anatomia, le Scuole libere del nudo a Via Ripetta.

Nel 1902, vinse il secondo premio con la scultura “Ero e Leandro”, al concorso nazionale “Albacini“, voluto dall’Accademia nazionale di San Luca, grazie a questo premio riuscì ad avere i primi lavori su commissione realizzando nel 1905 l’opera “Il carriolante” che venne comprata dal re Vittorio Emanuele III.

L’anno seguente venne incaricato alla direzione artistica delle Fabbriche per la ceramica di Civita Castellana.

I rapporti complicati  con la massoneria romana, piena di dissidi interni e sovrastata dalla figura dello scultore Ettore Ferrari, lo costrinsero al trasferimento a Chieti nel 1912 dove iniziò ad insegnare disegno e ornato in un’Istituto tecnico industriale di Chieti dove rimase 5 anni.

Nel 1928 si trasfeisce a Napoli, dove conosce Vincenzo Gemito e la sua scuola. Qui realizza le decorazioni del salone della Banca italiana di sconto e il frontone della stazione a Mergellina. Partecipa poi con il “Ritratto di Giuseppe Bottai”, alla  mostra del sindacato fascista artisti della Campania.

Nel 1932 alla diciottesima Biennale di Venezia espose l’opera “La beffa”, che vnne esclusa perchè ritenuta “moralmente offensiva“.

Proprio per questa ragione le commissioni pubbliche calarono, anche se i riconoscimenti arrivavano comunque infatti diventò membro della Pontificia accademia dei virtuosi al Pantheon e accademico a San Luca. Nel 1937, espose “Il vasaio” alla Mostra di arte a Berlino. Due anni dopo espose alla 3 Quadriennale romana.

Insegnò dapprima a Chieti, nella scuola d’arti e mestieri, poi nell’Accademia di belle Arti di Firenze, Bologna e Napoli.

Nel 1940 gli fu commissionato la creazione della statua equestre di Vittorio Emanuele III, da posizionare all’ingresso della stazione di Roma Termini, progettata dal Mazzoni, non venne mai creata per colpa della guerra.

E’ titolare di una cattedra di scultura nell’Accademia di Roma. Maschia femezza e convinta religiosità, sono tra i pregi iniziali che contraddistinguono ogni sua produzione plastica. alcune opere realizzate da Guido sono : “Ero e Lenadro” del 1902, “Virgilio e Sordello” del 1907, “Resurrezione” del 19011, “Monumento all’Ammiraglio Remy” nel museo navale di Washington.

Realizza anche opere onorarie e ornamentali in Egitto, all’Avana e altrove.

Nell’ultima parte della sua carriera artistica Guido Calori si dedicò maggiormente alla pittura usando come pseudonimo “Dyonisos” e partecipando ad alcune collettive come quella ispirata alla danza e nel 1951.

 

Guido Calori - Maternità
Guido Calori – Maternità

 

Guido Calori - Vasaio in bronzo
Guido Calori – Vasaio in bronzo

 

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