GIUSEPPE MORONI

Giuseppe Moroni  è nato a Cremona, il 6 ottobre del 1888 e deceduto a Roma, il 22 ottobre del 1959, è stato un pittore italiano.


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BIOGRAFIA DI GIUSEPPE MORONI

Giuseppe Moroni autoritratto
Giuseppe Moroni autoritratto

Giuseppe Moroni nacque a Cremona il 6 ottobre 1888. Il padre, decoratore e doratore, lo introdusse alle produzioni artistiche.

Ha frequentato un corso di arte ornamentale presso la Scuola di Arti e Mestieri Ala Ponzone di Cremona e il premio Vacchelli è stato assegnato all’Accademia di Brera a Milano, dove è diventato allievo di Bignami e compagno di classe di Carlo Carrà.

Nel 1912 fu scelto tra i giovani pittori della Lombardia e vinse il Premio Oggioni, che gli permise di terminare gli studi nella Scuola Superiore di Belle Arti di Roma, sotto la guida di Giulio Aristide Sartorio e Giulio Bargellini, che furono esponenti di i periodi dell’arte simbolista e Art Nouveau italiana. Bargellini lo ha incluso personalmente nella squadra che ha eseguito le prestigiose commissioni per decorare i nuovi progetti architettonici monumentali a Roma. Le quattro lunette ricoperte di mosaici nel propileo orientale accanto al Monumento Nazionale a Vittorio Emanuele II sono tra i compiti più importanti documentati, così come il ciclo pittorico nel nuovo edificio della Banca Centrale d’Italia a Roma. Moroni è stato anche coinvolto nella produzione di arredi decorativi per il Ministero della Giustizia.

Nel 1924, Moroni fu nominato professore di Decorazione applicata nella Regia Scuola Superiore di Architettura e divenne assistente di Bargellini, che gli chiese di formare due studenti: Alberto Ziveri e Guglielmo Janni. I tre stabilirono una relazione stretta e duratura e Janni lavorò nello studio del suo Maestro fino a quando decise di abbandonare la pittura per dedicarsi alla ricerca sulle attività letterarie del suo prozio, Giuseppe Gioacchino Belli.

Nel 1922 Giuseppe Moroni fu incaricato di dipingere un conto allegorico in tre pannelli sulla controfacciata delle Terme Berzieri a Salsomaggiore; Hygieia che bagna nel mezzo di un treno di ancelle e animali esotici mesopotamici raffinati. Maria Stella Turchetti, posata per il volto di Hygieia quando aveva diciannove anni. Successivamente divenne la compagna di vita di Moroni e la ritrasse in numerosi dipinti religiosi e profani.

Rimanendo nell’ambiente termale, Moroni ha eseguito i temi pittorici nella Post Lounge nello Stabilimento Tettuccio di Montecatini, in particolare il tondo raffigurante l’allegoria della “Primavera termale” sul soffitto dell’atrio all’ingresso del magnifico centro termale terapeutico.

I lavori del Moroni furono abbondanti negli anni seguenti: dipinti e vetrate colorate come “San Francesco riceve le stimmate” viene premiato al Concorso nazionale dei frati francescani. Sempre in ambito religioso, Moroni realizzò affreschi, pale d’altare per le chiese nel nel centro Italia. Ha esposto il dipinto ‘Modelli’. A Roma ha conosciuto artisti dellla Scuola Romana mentre iniziava a frequentare regolarmente a Pieveottoville, nei pressi di Busseto, dove suo zio lo ospitava.

Conobbe i Corbellini, una famiglia di collezionisti d’arte, che gli commissionarono diverse opere. La vita in città ha ispirato molti dei suoi dipinti, tra cui “Nuova Vita Feconda” che ha esposto nella prima Quadriennale di Roma nel 1932 ed è attualmente presente nella sala del consiglio di Zibello. Giuseppe Moroni ha organizzato il suo laboratorio per la produzione di vetrate colorate proprio nella Bassa. La grande vetrata “Vita di sogno” all’interno di Villa Corbellino a Pieveottoville è stata prodotta nel 1937.

Condusse una vita isolata, lavorando tra i suoi studi a Roma e Pieveottoville. Durante gli anni ’50 rimase a Roma, anche se tenne una mostra personale nelle gallerie dell’Azienda Autonoma di Cura, a Salsomaggiore nel 1958. Morì nel 1959 a Roma.

Alcune delle opere più rappresentative di Giuseppe Moroni, come “Colonie fluviali”, “Nonno”, “Deposizione”, “Eva Cacciata dal Paradiso” sono esposte in una sala dedicata a questo artista nel Museo Ala Ponzone di Cremona.

Giuseppe Moroni S. Antonio risuscita un bimbo
Giuseppe Moroni – S. Antonio risuscita un bimbo

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