GIOVANNI BOLDINI

VALUTAZIONE gratuita dei dipinti di Giovanni Boldini

Vuoi ricevere una quotazione gratuita e senza impegno, in 24 ore, delle opere di Giovanni Boldini? Inviaci delle foto tramite il form quì sotto del quadro fronte e retro, della firma e le sue dimensioni.

ACQUISTIAMO e Vendiamo quadri di Giovanni Boldini

Siamo interessati all’acquisto di quadri di Giovanni Boldini. Mandaci delle foto nitide del quadro, le sue dimensioni e la firma. Garantiamo la massima riservatezza e privacy.

LE QUOTAZIONI di Giovanni Boldini

Giovanni Boldini, il genio indiscusso della scena artistica internazionale, è universalmente acclamato per la sua straordinaria maestria nella pittura. Le valutazioni delle sue opere, appartenenti alla sua fase macchiaiola iniziale a Firenze, spaziano da cifre sorprendenti, che vanno ben oltre i 20.000 euro fino a superare i 50.000 euro. Tuttavia, tali stime sono destinate a salire vertiginosamente per i capolavori del periodo Goupil. I prezzi per questi soggetti straordinari possono facilmente partire da 55.000 euro, per poi raggiungere cifre astronomiche che sfiorano i 200.000 euro, a seconda dell’incanto e delle dimensioni di ciascuna creazione.

Ecco dove le opere di Boldini che ritraggono donne famose trovano la loro grandezza economica. I ritratti femminili, realizzati con tratti incantevoli e vibranti, abbracciano un valore di partenza di 155.000 euro per quelli più delicatamente abbozzati, per poi sfiorare e addirittura superare la barriera del milione di euro per quelli che emanano dinamismo, eleganza e passione. È impossibile dimenticare il record d’asta del 2010, quando il maestro ha conquistato il mondo con il suo straordinario ritratto della Giovinetta Errazuriz del 1892, portando a un’offerta incredibile.

Non bisogna dimenticare l’abilità di Boldini nel manipolare pastelli e acquerelli. Se l’importanza dell’opera è tangibile, i prezzi di queste creazioni oscillano tra i 11.000 euro e i 105.000 euro, rivelando così il loro innegabile valore. I disegni, d’altra parte, variano da 2.500 a 5.000 euro se di dimensioni più ridotte, mentre raggiungono cifre ben più elevate, fino a 32.000 euro, se intriganti e di generose proporzioni. Ogni singola opera di Boldini rappresenta una testimonianza dell’inalterabile genialità del suo stile, affascinando e afferrando il cuore di coloro che si avvicinano al suo straordinario universo artistico.

Siamo a disposizione tramite il nostro perito ed esperto d’arte per stimare e valutare gratuitamente le opere di Giovanni Boldini.

Per ricevere la stima o quotazione bisogna inviare una foto del dipinto, specificando le misure al netto della cornice, utilizzando il form presente in ogni pagina del sito web, oppure tramite mail o con whatsapp al numero: 3482858142.

Riceverete una risposta il prima possibile, in linea con il valore di mercato attuale secondo le nostre accurate considerazioni.
Ci riserviamo di valutare l’acquisto del quadro se risulta di nostro interesse.

N.B. Le precedenti valutazioni sono puramente indicative, e per una stima corretta e gratuita si prega di inviare una foto ai nostri esperti.

 

RIEPILOGO QUOTAZIONI INDICATIVE GIOVANNI BOLDINI

Tipologia opere Dimensione Quotazione
Olio su tela – periodo macchiaiolo medie 20.000 – 50.000 Euro
Olio su tela – capolavori del periodo Groupil grandi 55.000 – 200.000 Euro
Olio su tela – ritratti femminili medie -grandi 155.000 – 1.000.000 Euro
Olio su tela – pastelli e acquerelli medie 11.000 – 105.000 Euro
Olio su tela – disegni medie 2.500 – 32.000 Euro

 


TelefonoCONTATTACI SENZA IMPEGNO PER UNA QUOTAZIONE GRATUITA:

TEL: 06 8412822
WHATSAPP: 348 2858142
E-MAIL: info@compro-antiquariato.it


BIOGRAFIA DI GIOVANNI BOLDINI

Giovanni Boldini
Giovanni Boldini

Giovanni Boldini, nato a Ferrara nel 1842 e scomparso a Parigi nel 1931, manifestò fin da fanciullo una spiccata propensione per l’arte pittorica. Già nel 1856 realizzò un Autoritratto che metteva in evidenza le sue straordinarie abilità precoci.

Ben presto si trasferì a Firenze, dove ebbe l’opportunità di entrare in contatto con i Macchiaioli, diventando un interprete brillante di un nuovo movimento artistico, particolarmente nel genere del ritratto.

Negli anni Sessanta e Settanta, Boldini viaggiò tra Parigi, Londra e Venezia, immergendosi nelle diverse atmosfere artistiche di queste città. Nel 1871 decise di stabilirsi definitivamente a Parigi, diventando un esponente di spicco della pittura mondana, sostenuto da Adolphe Goupil.

In Francia, Boldini si innamorò della duchessa Gabrielle de Rasty, ritraendola più volte con grande maestria. Durante la seconda metà degli anni Settanta, intraprese un viaggio in Germania, dove entrò in contatto con Adolf Menzel. Successivamente, tornò a Firenze come ospite di Cristiano Banti, stringendo una profonda amicizia con sua moglie Alaide, della quale molto probabilmente si innamorò, ritraendola numerosissime volte.

Boldini si avvicinò anche a Genova, dove eseguì il famoso ritratto di Giuseppe Verdi, che successivamente donò alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Nel 1890 intraprese un viaggio in Marocco in compagnia di Edgar Degas. Sette anni più tardi, ormai affermatosi pienamente grazie ai suoi ritratti mondanamente leggeri e ariosi, Giovanni Boldini si recò a New York per esporre le sue opere alla Galleria Wildestein.

Nel corso del Novecento, il pittore iniziò ad affrontare problemi alla vista che gradualmente lo costrinsero ad abbandonare l’attività artistica. Nel 1926, sposò la giornalista Emilia Cardona e trascorse gli ultimi anni della sua vita a Parigi, dove si spense nel 1931.

La formazione e le influenze artistiche:

Nel lontano 1858, un giovane Giovanni Boldini intraprende il cammino verso la conoscenza artistica, bussando alle porte dello studio dei talentuosi fratelli Domenico e Gerolamo Domenichini. E così, immerso nella sua amata Ferrara, città natale, si dedica con passione a creare copie delle maestose opere rinascimentali del Palazzo dei Diamanti.

La scena artistica ferrarese non può fare a meno di notare la sua brillantezza già negli anni Sessanta. Il giovane Boldini si rivela un ritrattista di grande stima, immortalizzando con maestria le famiglie borghesi che lo circondano.

Ma è nel 1862 che la sua vita prende una svolta significativa. Intraprende un viaggio che lo porta verso la magica Firenze, città di ispirazione senza pari. Qui, il pittore Michele Gordigiani gli apre le porte del rinomato Caffè Michelangelo, dove Giovanni Boldini entra in contatto con due grandi artisti dell’epoca: Cristiano Banti e Telemaco Signorini. È qui che nascono preziose amicizie, destinate a segnare il suo percorso.

Parallelamente, Boldini stringe una profonda connessione con Marcellin Desboutin, che lo accoglie calorosamente sia nella splendida dimora della Villa dell’Ombrellino a Bellosguardo, dove dimora, sia nel suo accogliente studio nel cuore di Firenze.

In questi anni di fervida attività, Boldini cattura l’anima dei suoi amici pittori attraverso una serie di ritratti unici, tra cui spiccano le figure di Giuseppe Abbati e Luigi Bechi. La sua fama crescente lo porta ad esporre con orgoglio alle prestigiose Promotrici fiorentine, dove il suo talento irradia in ogni pennellata.

Tra Parigi e Londra:

Nel lontano 1868, un talentuoso artista di nome Giovanni Boldini si avventurò verso la maestosa Parigi, affascinato dall’Esposizione Universale. In quel luogo effervescente, egli dedicò il suo talento a dipingere ritratti che catturavano l’eleganza della borghesia, alternando le sue visite a Ferrara, dove immerse la sua creatività nella realizzazione di affascinanti scene idilliache ambientate in campagna. Le sue opere mostravano soggetti inseriti in un contesto rurale, aggiungendo un tocco di bellezza e serenità.

Un momento cruciale nella sua carriera avvenne nel 1870, quando Boldini decise di intraprendere un viaggio verso la vivace Londra, continuando a dipingere ritratti di alta società e aristocratici inglesi. Rimase immerso in questa atmosfera affascinante per un intero anno, fino a quando decise di trasferirsi definitivamente a Parigi, la città che lo aveva affascinato fin dal primo momento.

Nel cuore della capitale francese, Giovanni Boldini ebbe l’opportunità di stringere una preziosa amicizia con il rinomato mercante d’arte Adolphe Goupil, che gli permise di esprimere appieno il suo stile leggero e mondana. Dopo un breve soggiorno a Venezia, Boldini tornò a Parigi per poi ritirarsi nella pittoresca campagna francese, dove lavorò fianco a fianco con l’artista Telemaco Signorini. Insieme, creavano capolavori immortali che sprigionavano energia e vitalità.

Durante un soggiorno a Versailles nel 1874, in compagnia di Cristiano Banti, il celebre Giovanni Boldini realizzò una serie di straordinari ritratti di sua moglie, una donna con cui aveva instaurato un legame sentimentale profondo. Uno dei ritratti più famosi, intitolato “In giardino (Alaide e Ottavio Banti)”, raffigurava la donna seduta su una panchina, circondata dalla rigogliosa natura e giocando con il suo adorato figlioletto. L’uso della pennellata veloce e vorticosa donava alle opere di Boldini un tocco di dinamicità e matericità unica.

Al Salon del 1875:

Fu al Salon del 1875 che l’artista presentò due ritratti di grande rilevanza: uno intitolato “Ritratto di Gabrielle Rasty in bianco”, dedicato a una donna di cui si era innamorato, e l’altro “Il portalettere a cavallo”. Entrambi catturavano l’essenza dei soggetti in maniera magistrale, con la sua firma distintiva e uno stile che incarnava l’eleganza e la vivacità.

Negli anni ’70 e ’80, durante il suo soggiorno parigino, Boldini ebbe l’opportunità di incontrare due altri straordinari artisti: prima Antonio Mancini, proveniente da Roma, e poi lo scultore Vincenzo Gemito, nativo di Napoli. Con grande ammirazione per il loro lavoro, Boldini commission

ò a Gemito un busto che lo ritraesse, un tributo alla loro stretta amicizia e all’interesse condiviso per l’arte.

Alla fine degli anni ’70, il talento di Boldini raggiunse il suo apice, creando alcuni dei suoi ritratti femminili più celebri. Opere come “La contessa Rasty in giardino”, “Due figure in maschera” e “Giovane seduta sul divano” rimasero impreziosite nella storia dell’arte, immortalando la bellezza e l’eleganza delle donne ritratte.

All’inizio degli anni ’80, durante il suo soggiorno a Firenze nel 1885, Boldini realizzò numerosi ritratti di Alaide Banti, ospite insieme al marito Cristiano. Questa fase della sua carriera fu segnata da una profonda connessione emotiva con la sua musa, ispirandolo a creare opere d’arte ancora più straordinarie.

Il ritratto di Verdi:

Nel lontano 1889 sorse il magnifico e insinuante Ritratto di Giuseppe Verdi, un’opera d’arte senza pari, che in seguito fu esposta alla prestigiosa I Biennale di Venezia del 1905 e, infine, donata alla rinomata Galleria Nazionale di Roma. All’alba del XX secolo, l’artista si affermò come un nome di fama ineguagliabile grazie ai suoi dipinti di un gusto mondanamente raffinato. Un esempio di tale maestria può essere ammirato nel suggestivo Ritratto di Mademoiselle Lanthelme, datato 1907, che incarna lo spirito decadente dell’inizio del secolo, un’opera di incantevole eleganza che cattura l’immaginazione.

 

 

Giovanni Boldini
Giovanni Boldini

 

Giovanni Boldini Ritratto Sarah Bernhardt
Ritratto Sarah Bernhardt

 

Giovanni Boldini - La Marchesa Luisa Casati con un levriero
La Marchesa Luisa Casati con un levriero

 

Siete interessati alla VENDITA o all’ACQUISTO delle opere di Giovanni Boldini ?

Se siete interessati a ricevere una stima gratuita o valutazione della vostra opera, oppure volete semplicemente conoscere i prezzi di mercato, contattateci e vi risponderemo rapidamente.

La nostra galleria d’arte è interessata all’acquisto e alla vendita di quadri e dipinti di Giovanni Boldini. Valutazioni, prezzi, valore, quotazioni, stime, acquisti e vendite delle opere realizzate dall’artista.

    INVIACI LE FOTO DELLA TUA OPERA RISPOSTE IN 24H GRATUITE






    Torna in alto