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BIOGRAFIA DI GIAMBETTINO CIGNAROLI
Giambettino Cignaroli, nato a Verona nel 1706 e passato a miglior vita nel 1770, non si presentava come un futuro artista fin dall’inizio. Inizialmente, fu indirizzato dai gesuiti verso lo studio della retorica. Tuttavia, rivelò presto un talento innato nell’arte pittorica, abbandonando la retorica per immergersi nello studio della pittura. Questo cambiamento lo portò sotto l’ala protettrice di Sante Prunati, pittore veronese.
L’Apprendistato e le Influente Connessioni
Accompagnato dal suo compagno d’arte Pietro Rotari, Cignaroli si avvicinò allo studio del classicista Antonio Balestra. Balestra, allievo di Carlo Maratta a Roma, rappresentò una figura di spicco nel percorso formativo di Cignaroli.
Le prime opere di Cignaroli risalgono agli anni Venti del Settecento, segnando l’apertura della sua bottega a Verona. Tuttavia, la sua consacrazione avvenne quando ottenne la commissione dalla famiglia Labia di Venezia. Questo periodo veneziano tra il 1735 e il 1738 lo espose ai capolavori di Veronese, Tiziano e Giorgione, influenzando profondamente il suo stile pittorico.
L’Ascesa e la Prolificità Artistica di Giambettino Cignaroli
Il suo ritorno a Verona dopo il completamento del progetto a Venezia segnò l’inizio di una carriera fruttuosa. Nei decenni successivi, ricevette commissioni da diverse città italiane come Verona, Venezia, Vicenza, Bergamo, Parma, Ferrara e Bologna. La sua fama oltrepassò i confini nazionali, lavorando per l’elettore di Sassonia, il re di Polonia e anche per le nobili famiglie della Spagna e degli zar di Russia.
L’Eredità Artistica e L’Accademia Cignaroli
L’Accademia Cignaroli di Belle Arti di Verona porta il suo nome, in onore del contributo del pittore, che ne fu direttore dal 1764 fino alla sua scomparsa nel 1770, all’età di sessantaquattro anni. L’Accademia perpetua il suo lascito artistico e culturale.
L’Armonia Stilistica e le Influente Connessioni
Cignaroli si distinse per un approccio artistico che mescolava il classicismo barocco e le influenze marattesche trasmesse da Balestra con elementi derivati da Giorgione, Veronese e dalla scuola bolognese. Le sue opere manifestano un equilibrio plastico e una composizione armoniosa, fusi in un neoclassicismo moderato e prevalentemente centrato sulla produzione sacra.
Opere Significative e L’Eredità Culturale
Molte delle sue opere trovano collocazione tra Brescia e Bergamo, rappresentando iconografie religiose quali la Vergine, il Bambino e Santi. La Chiesa di Alzano Maggiore e San Leonardo a Bergamo conservano esempi pregiati del suo lavoro, trasmettendo toni tragici e contemplazioni mistiche.
L’Eredità Internazionale e le Commissioni Pregiate
La sua fama lo portò a realizzare una pala d’altare per la regina di Spagna conservata al Prado di Madrid. Inoltre, realizzò opere di rilevanza storica come “Pomponio Secondo riceve gli onori trionfali in Campidoglio”, ora custodita nel Museo di Castelvecchio a Verona.
Conclusioni: Un Maestro dall’Eredità Duratura
Giambettino Cignaroli, attraverso il suo eclettico stile artistico e le sue committenze prestigiose, si affermò come uno dei più influenti pittori del suo tempo. La sua eredità continua a risplendere attraverso le sue opere disseminate nelle città italiane e nelle collezioni internazionali, lasciando un’impronta indelebile nel panorama dell’arte del Settecento.
I suoi lavori più importanti sono:
- Sant’Elena del 1741, Castelvecchio, Verona;
- Santo Procolo visita Sainto Fermo e Rustico del 1744, Cattedrale di Bergamo;
- Madonna col Bambino e Santi Girolamo e Alessandro del 1744, Chiesa dell’Ospedale, Bergamo;
- Aurora del 1748, Casa Fattori, Verona;
- Morte di Rachele, Accademia, Venezia;
- La morte di Socrate del 1759;
- La morte di Catone del 1759;
- Sacrificio di Isacco;
- Trinità con i Santi Niccolò, Basilio e Gregorio.
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