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BIOGRAFIA DELL’ARTISTA
Francesco Jerace (1853-1937) fu uno scultore italiano.
Era nato a Polistena in Calabria. Si è formato a livello locale sotto il nonno, uno scultore, ma si è trasferito a Napoli dove ha frequentato l’Accademia Napoletana delle Belle Arti con Tito Angelini.
Nel 1878 espone sculture di Eva e Lucifero e Guappatiello (napoletano di strada) nel 1878 all’esposizione napoletana. Nel 1880, espose le sculture di Victa, Marion e i Legionari di Germanico all’Esposizione Nazionale di Torino.
La scultura del Legionario fu interpretata dal critico Salazar come una risposta al Hermannsdenkmal, poi un monumento recentemente eretto in Germania ad Arminius, il generale germanico che vinse il Varro romano nella battaglia della Foresta di Teutoburgo. Germanico fu visto dagli storici successivi come la risposta di Augusto alla sconfitta e la perdita delle aquile dei legionari, e chiamato il Vendicatore di Varro. Un soldato soffia un corno, l’altro alza una bandiera, e il terzo inscrive su pietra la Germania sconfitta; su di loro è il bottino della guerra. La statua ha vinto il primo premio a Torino.
Nel 1894 espone una scultura di Vittoria Colonna alla Mostra dell’Accademia di Brera. Nel 1895 espose una controversa scultura di Beethoven all’esposizione internazionale di Venezia. La scultura, ora in un chiostro del Conservatorio di musica San Pietro a Majella, raffigura il compositore sdraiato su una grande roccia grezza. Inquieto, girandosi di lato, scruta in lontananza con una composizione su carta sparsa sulla roccia.
Il monumento di Jerace a Donizetti, inaugurato nel 1897, è situato in un giardino pubblico, adiacente al Teatro Donizetti di Bergamo. Nel monumento, il compositore è seduto su una panchina altrimenti vuota, a occhi chiusi, mentre ascolta una musa lirica che sta in piedi o galleggia nelle vicinanze.
Jerace scolpì anche una statua di Vittorio Emanuele II (1888) per la facciata del Palazzo Reale di Napoli e scolpì un monumento all’astronomo e matematico inglese Mary Somerville nel cimitero protestante di Napoli. Ha anche completato una serie di bassorilievi per chiese e monumenti. Ha creato un monumento ai caduti per la città di Polistena e la città di Reggio Calabria. Uno dei suoi rilievi era in una chiesa a Varsavia, in Polonia. Divenne professore all’Istituto di Belle Arti di Napoli. Jerace è morto a Napoli. Anche suo fratello Vincenzo, nato nel 1862, era scultore, anche se di piccole opere.
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