FAUSTO ZONARO

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LE QUOTAZIONI di Fausto Zonaro

La produzione artistica del pittore veneto si estende in una vasta gamma di sfaccettature iconografiche. Ogni singolo dipinto, magistralmente eseguito su tela o tavola, rivela un valore stime che si colloca tra gli 4.500 e i 21.000 euro. Tuttavia, le opere meno accattivanti narrano storie immerse nelle atmosfere napoletane, spesso rappresentando vivide scene di vita popolare, e nelle terre del Veneto, con dipinti raffiguranti momenti di quotidiana esistenza.

D’altro canto, sono proprio i collezionisti a ricercare con fervore i quadri che ritraggono suggestivi scenari costantinopolitani. Queste opere, soprattutto se imponenti nelle dimensioni e ricche di personaggi, possono superare agevolmente il valore di 55.000 euro. I delicati studi su tavola, invece, sono valutati tra i 2.000 e i 2.500 euro, offrendo così un’opportunità di collezione accessibile ad un più vasto pubblico.

Siamo a disposizione tramite il nostro perito ed esperto d’arte per stimare e valutare gratuitamente le opere di Fausto Zonaro.

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Riceverete una risposta il prima possibile, in linea con il valore di mercato attuale secondo le nostre accurate considerazioni.
Ci riserviamo di valutare l’acquisto del quadro se risulta di nostro interesse.

N.B. Le precedenti valutazioni sono puramente indicative, e per una stima corretta e gratuita si prega di inviare una foto ai nostri esperti.

RIEPILOGO QUOTAZIONI INDICATIVE FAUSTO ZONARO

Tipologia opere Dimensione Quotazione
Olio su tela o tavola medie 4.500 – 21.000 Euro
Olio su tela – scenari costantinopolitani grandi oltre i 55.000 Euro
Olio su tela – studi su tavola medie 2.000 – 2.500 Euro

 


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BIOGRAFIA DI FAUSTO ZONARO

Fausto Zonaro
Fausto Zonaro

Nel pittoresco borgo di Masi, nel 1854, vede la luce Fausto Zonaro, il primogenito di una prole di sei figli. Maurizio Zonaro, il padre, capomastro dall’occhio attento, riconosce presto l’inconfondibile inclinazione artistica del figlio.

Così, acconsentendo con orgoglio, lo iscrive all’Istituto Tecnico di Lendinara, un tempio del sapere che abbraccia anche l’arte del disegno. Fu proprio qui che il giovane artista ricevette le sue prime lezioni artistiche, generosamente impartite dall’abile architetto e archeologo Federico Cordenons.

Dopo aver trascorso un periodo a Lendinara, Fausto Zonaro decise di trasferirsi a Verona, dove si dedicò agli studi all’Accademia Cignaroli sotto la guida dell’illustre Napoleone Nani. Tra i compagni di studi dell’Accademia si annoveravano talenti come Giacomo Favretto, Angelo Dall’Oca Bianca e Alessandro Milesi.

Una volta completati gli studi a Verona, il pittore si spostò a Venezia, città che lo accolse con i suoi suggestivi canali, e dipinse piccoli quadri raffiguranti paesaggi e scene di vita per i turisti. Fu proprio qui, in questa lagunare città, che Fausto Zonaro ebbe l’incontro fortunato con il Duca Paolo Camerini, che oltre ad essere un amico, si rivelò un mecenate e collezionista di grande importanza per il giovane artista. Successivamente, nel 1878, Zonaro si trasferì a Napoli, dove iniziò a farsi notare per la sua abilità nel disegno e per la sua capacità di creare scene originali, caratterizzate da un realismo rapido e autentico.

Tuttavia, quegli anni non furono affatto facili per l’artista. Nonostante riuscisse a vendere molti dei suoi dipinti, la concorrenza spietata impedì a Fausto di ottenere il successo tanto sperato. Tra il 1885 e il 1888, si spostò frequentemente tra Venezia e Napoli, in cerca di una dimensione che gli desse pace.

Finalmente, verso la fine degli anni Ottanta, Fausto Zonaro prese la decisione di intraprendere un viaggio verso la magnifica Parigi, dove soggiornò per un anno. Fu in questa città che completò la sua formazione artistica, entrando in contatto con i maestri del post-impressionismo e perfezionando sempre di più il suo stile originale e personale, improntato al realismo più autentico.

Il viaggio a Instambul:

Dopo il ritorno a Venezia, arricchito da un prezioso bagaglio di esperienze e conoscenze, Fausto Zonaro dà inizio a una doppia attività, affiancando la sua passione per la pittura con quella di maestro privato di arte. Un incontro fortunato cambia il corso della sua vita e della sua carriera: si innamora perdutamente di Elisa Panti, sua allieva, e il sentimento è reciprocamente condiviso.

Poco dopo, insieme a Elisa, Fausto Zonaro decide di intraprendere un viaggio che avrà un impatto decisivo su di loro: si dirigono verso Istanbul. La curiosità per l’Oriente si accende nelle loro menti dopo aver letto “Costantinopoli” di Edmondo De Amicis, un libro che suscita in entrambi l’irresistibile desiderio di partire.

La giovane donna dimostra una grande intraprendenza: inizia a sostenersi economicamente insegnando l’italiano e affitta due piccole case di legno nel quartiere di Pera. Dopo due mesi, Fausto raggiunge finalmente Elisa, ma nemmeno durante il viaggio in nave smette di dipingere. Con la sua inconfondibile abilità, cattura paesaggi e impressioni di viaggio su tavolette e quaderni.

Quando Fausto Zonaro giunge a Costantinopoli, rimane estasiato dalla straordinaria bellezza e dalla diversità di questa città rispetto alla sua amata Italia. All’inizio, continua a dipingere piccole scene di vita quotidiana turca, immortalando momenti tipici in quadri di genere. Tutto sembra nuovo, avvolto da una luce differente, e la sua pittura acquisisce un fascino e una bellezza senza paragoni.

Il successo:

Nel corso degli anni, mentre il tempo passa, Fausto Zonaro celebra il suo matrimonio con Elisa e decide di intraprendere la preziosa missione di insegnare l’arte della pittura a illustri personalità dell’alta società costantinopolitana. Grazie all’espansione della sua rete di contatti, che si arricchisce di giorno in giorno, nel 1891 il Sultano Abdul Hamid lo onora con il prestigioso titolo di pittore di corte e successivamente lo eleva al grado di Pascià.

La notorietà di Fausto Zonaro cresce in maniera vertiginosa, grazie anche alla diffusione delle sue opere tramite fotografie e pubblicazioni. I suoi dipinti di atmosfera orientale conquistano non solo il cuore della Turchia, ma anche l’Europa.

La sua dimora-studio ad Akaretler diventa un luogo di incontro per intellettuali, politici e leader religiosi turchi. Nel corso degli anni, illustri visitatori come il principe Emanuele, la principessa Elena e persino Winston Churchill si fanno onore nel frequentare il suo salotto.

Il sultano, col passare del tempo, affida a Fausto Zonaro sempre più importanti incarichi, corrispondendo adeguatamente il suo crescente talento. Prima di fare ritorno in Italia, in un periodo in cui l’aria di rivoluzione è già tangibile, l’artista riesce a immortalare il volto autentico del Sultano, prima che quest’ultimo sia esiliato a Salonicco.

Il rientro in Italia:

Nel 1910, il recente sovrano, determinato a eliminare ogni traccia che gli richiamasse Abdul Hamid, solleva Zonaro dalla sua posizione di pittore di corte. L’artista, accompagnato dalla sua famiglia, è pertanto costretto a fare ritorno in Italia.

Si stabilisce a Roma, dove inaugura uno studio nei dintorni di Ponte Milvio. Rimane in questa città per un periodo, poi decide di trasferirsi a Sanremo. Adesso, le sue fonti di ispirazione non sono più i panorami sbalorditivi del Bosforo, ma le suggestive luci della Liguria.

Nonostante riscuota un enorme successo con le vedute italiane, i quadri che suscitano maggior interesse tra i collezionisti sono quelli che raffigurano temi orientali. L’artista continua a dipingere fino al termine dei suoi giorni, mantenendo lo stesso entusiasmo degli anni iniziali. Egli si spegne a Sanremo nel 1929.

I primi quadri napoletani:

Dopo aver ricevuto la sua formazione artistica a Venezia, Fausto Zonaro si fa notare soprattutto per le sue rappresentazioni pittoriche di situazioni di vita quotidiana e di paesaggi pittoreschi. Decidendo di spostarsi a Napoli, ambisce a conquistare maggiormente la scena artistica come maestro nella pittura di scene di genere. La città lo affascina a tal punto che si lascia avvolgere dai suoi vibranti colori, profumi e suoni caratteristici.

I suoi dipinti di questo periodo sono un vero e proprio racconto della vita napoletana di tutti i giorni, con i suoi birbanti, venditori ambulanti, sarte e annunciatori. Inoltre, dedica una serie di piccole tavole che ritraggono meravigliose vedute marine del Golfo di Napoli.

Tra le sue opere più celebri di questa fase artistica spicca Il banditore del 1886, che rappresenta una delle figure chiave della tradizione folcloristica partenopea. Questo personaggio, conosciuto anche come “pazzariello”, aveva il compito di tenere il popolo informato sulle novità cittadine, facendo pubblicità anche a negozi e botteghe.

Durante questi anni trascorsi tra Venezia e Napoli, Zonaro ha realizzato dipinti come La sofferente e Il calderaio, In attesa, Infilatrici di perle e Al redentore. Queste opere catturano piccole scene di vita reale, ritratte con estrema perspicacia e un affetto per i dettagli senza pari.

Il viaggio a Parigi:

Con un’anima inquieta e una sete insaziabile di successo, Fausto Zonaro intraprende un viaggio verso Parigi. Trova dimora nel suggestivo Boulevard de Clichy, dove stabilisce il suo atelier. In questa magnifica città, affina il proprio stile artistico, ispirandosi alle opere degli impressionisti e confrontandosi con quelle dei post impressionisti.

Tuttavia, conserva sempre intatte quelle caratteristiche che lo hanno reso un pittore straordinario: l’attenta ricerca della luce, la maestria nel narrare storie attraverso i pennelli e una pittura vibrante. Proprio a Parigi, infatti, dà vita a un linguaggio unico e inconfondibile, che presto gli consentirà di trasformare radicalmente la sua esistenza.

Fausto Zonaro: un pittore rinomato presso la corte ottomana:

Dopo essersi trasferito in Turchia insieme alla sua amata Elisa, il talentuoso pittore si dedica inizialmente a una serie di affascinanti vedute realizzate con maestria, sia ad olio che ad acquerello, che traggono ispirazione dalla maestosità di Costantinopoli e dai tradizionali costumi del popolo.

Le sue opere raffigurano odalische seducenti, pescatori che solcano il Bosforo con destrezza e ufficiali di cavalleria al servizio del Sultano. Questi quadri vengono esposti con orgoglio nelle librerie e conquistano l’attenzione dei turisti stranieri, che desiderano portare con sé un ricordo esotico dei luoghi visitati.

La fortuna sorride a Fausto Zonaro quando, nel 1896, riesce ad ottenere il prestigioso incarico di pittore di corte al servizio del Sultano. Tale riconoscimento gli permette di ricevere varie committenze artistiche. Tra queste, spicca un dipinto intitolato “Hucum”, che ritrae la guerra greco-turca. L’opera suscita un tale apprezzamento da parte di Abdul Hamid, che quest’ultimo decide di ringraziare Fausto Zonaro regalandogli una residenza adiacente al Palazzo.

Ma non è tutto, poiché Fausto Zonaro riceve anche un notevole aumento di compenso quando realizza un quadro allegorico che celebra la conquista di Costantinopoli ad opera di Mehmed il Conquistatore nel lontano 1453.

Agli anni dell’occupazione turca appartengono, oltre ai dipinti ufficiali, una serie di affascinanti quadri che raffigurano scene di vita quotidiana e paesaggi dell’Oriente, i quali hanno immediatamente suscitato un grande interesse nel mercato dell’arte. Tra questi troviamo opere come “Barbieri all’aperto”, “Bagno turco”, “Il Corno d’Oro” e “Sul Ponte di Galata”.

Questi dipinti offrono una varietà di prospettive sontuose e autentiche sulla vita e la bellezza della città di Costantinopoli. Così, grazie alla sua abilità artistica, Zonaro guadagna la reputazione di pittore orientalista agli occhi dei diplomatici europei, dei critici, dei politici e dei viaggiatori. Le sue opere sono caratterizzate da scene vivide, ricche di dettagli, e ritratti di figure orientali, che conquistano il cuore dei collezionisti.

L’artista porterà sempre con sé il fascino intrinseco di Istanbul, con i suoi vibranti colori e la sua affascinante popolazione. Infatti, rimarranno per sempre nella sua memoria con un profondo amore e una malinconia palpabile.

L’Orientee la sua bellezza esotica e affascinante:

Tra le opere degli anni turchi, si trovano non solo i dipinti ufficiali, ma anche una serie di affascinanti scenerie di genere e paesaggi orientali che hanno rapidamente conquistato il mercato dell’arte. Tra queste, spiccano opere come:

  • Barbieri all’aperto;
  • Il Bagno Turco;
  • Il Corno d’Oro;
  • Sul Ponte di Galata.

Questi quadri offrono una varietà straordinaria, un’abbondanza sontuosa e uno sguardo autentico sulla vita e la bellezza di Costantinopoli. Così, Zonaro, grazie all’apprezzamento di diplomatici europei, critici, politici e viaggiatori, si guadagna la fama di pittore orientalista. Le sue vivide rappresentazioni, ricche di dettagli e i ritratti di figure orientali conquistano i cuori dei collezionisti.

L’artista sarà per sempre affascinato da Istanbul, dai suoi colori e dalla sua gente. Conservando sempre un profondo amore e una malinconia duratura nel ricordo di quei luoghi.

La costa Ligure:

Tornato in Italia, dopo la sua permanenza a Roma, Zonaro fa ritorno in Liguria, dove si stabilisce. Qui continua instancabilmente a inviare alle esposizioni opere che raccontano le suggestioni dell’Oriente. Ma inizia anche a dipingere le coste liguri e francesi, impreziosendole con una luminosità intensa, compatta e vivace.

I protagonisti delle sue tele sono ora i pittoreschi paesaggi dei piccoli borghi marinari o collinari, con i loro abitanti immersi nelle quotidiane attività tradizionali. Il suo stile richiama le influenze del periodo napoletano o parigino, con pennellate veloci ma altrettanto attente all’accuratezza dei dettagli.
Anche in questa fase, tuttavia, le sue opere orientaliste continuano a essere ammirate, contribuendo a ricordarlo come uno degli ultimi maestri della pittura alla corte ottomana.

Alcune opere esposte a Milano:

  • Le rivelatrici napoletane;
  • Da Sant’Elmo e Al Pincio;
  • a Roma, le tele Passa la vacca;
  • La sofferente;
  • Le cucitrici napoletane e Il saponaro.
  • Nel 1884, a Torino: Tempesta;
  • Primo nato;
  • Primo tuono e lo Zoccolaro di Napoli;
  • Nel 1887 a Venezia: In attesa;
  • Al Redentoretto e Lavoratrice di perle.

 

Fausto Zonaro - Il reggimento imperiale di Ertugrul sul ponte di Galata
Il reggimento imperiale di Ertugrul sul ponte di Galata

 

Fausto Zonaro Pescatori catturano pesce
Pescatori catturano pesce

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