EVARISTO BONCINELLI

Evaristo Boncinelli naque a Casellina e Torri, il 29 marzo del 1883 e deceduto a Firenze, il 16 agosto del 1946, è stato uno scultore italiano.


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BIOGRAFIA DI EVARISTO BONCINELLI

Evaristo Boncinelli
Evaristo Boncinelli

Naque a Montignano sull’Arno il 29 Marzo 1883, da famiglia popolana ma agiata per la fiorente industria della paglia da cappelli. Dopo la scuola elementare, si iscrisse al ginnasio dei Padri Scolopi. Ma il latino non era la sua materia preferita, iniziò a marinare la scuola, finché il papà non glie fece interrompere gli studi. Incominciò lavorando l’alabastro da ragazzo dedicandosi alla scultura presso Adolfo Galducci, allievo del Dupré.

Nel 1900 una crisi finanziaria lo costrinse ad abbandonare lo studio del Galducci per lavorare e realizzare sculture commerciali nello studio Brunelleschi.

Arrivò alla scultura originale da autodidatta. Convolò a nozze con Amneris Baccani, donna elegante e intelligente che, dopo la sua morte, realizzò una biografia, nella quale descrisse il marito come uomo leale, socievole, sportivo.

Nell’Accademia di belle Arti a Firenze, seguì varii corsi, appassionadosi all’anatomia umana e equina. La sua prima opera è un ritratto, “Fratello maggiore” del 1913.

Da allora potè dedicarsi a modellare, per circa sette anni: “Testa di vecchio”, “Il pastorello”, “La cieca”, “Il suocero”, “La permalosa”, “La smorfia”, “L’arringatore”, “L’idiota” nel 1919. Ultima sua scultura: “Il rimorso”, poi perdette la ragione. Una chiusa potenza emana dalle sue teste angosciate e percosse da cupa fatalità.

Scolpì moltissime figure commerciali, trovando ispirazione dal mondo della letteratura e della storia, come “Fiammetta”, “Giuditta e Beatrice”. I soggetti prescelti da realizzare erano: “Mercurio”, “Psiche”, la “Venere Capitolina”, il “Discobolo”.

Realizzò anche copie da Michelangiolo e da Donatello, spedendole in tutto il mondo,  a Lipsia, a Parigi, in America. Aveva realizzato decine di gessi e sculture pronte in marmo o in alabastro.

Durante la prima guerra mondiale fu infermiere a Firenze e proprio qui iniziò a manifestare i primi sintomi della malattia.

Sentiva voci strane, che gli intimavano di abbandonare la moglie. Con il passare del tempo la malattia divenne sempre più grave, e Evaristo Boncinelli venne rinchiuso in manicomio a Castelpulci. Importanti le sculture realiizate in questo periodo, figure allucinanti e di difficile interpretazione.

Finì d’esistere nell’ospedale psichiatrico di San Salvi, il 16 Agosto del 1946.

Evaristo Boncinelli busto di uomo
Evaristo Boncinelli busto di uomo

 

Evaristo Boncinelli busto di giovane
Evaristo Boncinelli busto di giovane

 

 

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