Ennio Morlotti è nato il 21 settembre 1910 e deceduto il 15 dicembre 1992, è stato un pittore italiano
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BIOGRAFIA DI ENNIO MORLOTTI
Ennio Morlotti nasce a Lecco nel 1910. Vive tra Lecco, Milano e Firenze, dove apprezza i momentanei delle città. Nel 1937 Morlotti soggiorna a Parigi dove viene a contatto con le opere dei grandi maestri della tradizione moderna. Torna a Milan nel 1939, e frequenta l’Accademia di Brera, quindi entra far parte “Corrente” nel 1940 un giornale, e un movimento, che avvicinava le migliori menti del tempo dove conobbe tra l’altro Cassinari, De Micheli, Treccani, Joppolo, Morosini, e Birolli, , Gatto, Sereni, Vittorini e Quasimodo. Nel 1941 Morlotti partecipa al Premio Bergamo. Le sue preferenze artistiche sono delineate, ed egli va assumendo una sua chiara, ma isolata posizione.
Nel 1944 si trasferisce a Mondonico e ha già dipinto opere intense, in cui la sua carica umana deflagra all’interno di una forte pittura materica, intesa a risalire, in modo del tutto personale, agli individuati cardini della tradizione moderna europea.
La guerra non passa indenne e Morlotti realizza tra il 1945 e il 1946 i paesaggi detti “dossi“, e “La donna che si lava” e “Le donne di Varsavia”. Collabora a riviste come “Il 45”, “Numero”, “Pittura”.
Nel 1947 incontra Lionello Venturi, che lo aiuta a prendere una borsa di studio per Parigi. Vi ritorna, per breve tempo, con Birolli ma non fu un periodo prolifero dove l’ambiente postcubista non fu di ispirazione.
L’isolamento di Morlotti si accentua agli inizi degli anni ’50 dove realizza “La siesta”, limite estremo di quel travaglio di spoliazione del linguaggio moderno della pittura dal quale scaturità la sua successiva immagine. Nel 1954 l’artista presenta alla 27esima Biennale di Venezia 5 grandi quadri di figura, poi distrutti. Erano la prefazione di quella poetica nella quale si afferma l’identità paesaggistica, metafora della sua idea di pittura come coinvolgimento.
Tra il 1970 e il 1975 Morlotti dipinge grandi quadri di figura, culminanti nel dipinto “Ricordo di Hölderlin” e gli anni successivi realizza una serie dei “teschi“, mentre contemporaneamente, a partire dal 1975, Morlotti inizia a dipingere sul tema delle “rocce“. Alla Biennale del 1988 le grandi figure di Morlotti stupiscono la critica grazie alla loro potenza espressiva che le distingue. Ora l’artista è impegnato a dipingere il nuovo ciclo delle “bagnanti“, dove il suo lavoro è in un momento molto fervido e ispirato.
Realizza dipinti di dimensioni maggiori come le Bagnanti di Cézanne. I dipinti di questi ultimi anni sono armoniosi, ariosi ma allo stesso tempo rispettano il senso dei luoghi e dell’ora naturali.
Ennio Morlotti muore improvvisamente a Milano il 15 dicembre del 1992.
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