EMILIO VEDOVA

Emilio Vedova è nato il 9 agosto 1919 e deceduto il 25 ottobre 2006, è stato un pittore italiano moderno, considerato uno dei più importanti emergenti dalla scena artistica del suo paese, Arte Informale.


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BIOGRAFIA DI EMILIO VEDOVA 

Emilio Vedova
Emilio Vedova

Emilio Vedova è nato a Venezia in una famiglia della classe operaia. Le sue radici artigiane provenivano dal padre che dipingeva la casa. Era il terzo figlio su sette. Emilio ha iniziato a lavorare in giovane età, principalmente in una fabbrica. Successivamente ha ottenuto un lavoro in uno studio di fotografia e restauro.

Era principalmente un artista autodidatta a parte alcune lezioni serali. Dopo una prima esperienza formativa all’interno dell’Espressionismo, si unì al gruppo “Corrente” del 1942, durante la seconda guerra mondiale, che comprendeva altri artisti come Renato Guttuso e Renato Birolli. Ha registrato la sua esperienza nei suoi disegni. Durante questo periodo ha anche partecipato al movimento di resistenza italiano. Vedova tornò a Venezia verso la fine della guerra e giocò un ruolo chiave nel movimento artistico italiano del dopoguerra, che si collegava alle avanguardie europee.

Il suo lavoro è diventato molto più astratto. Le sue immagini rappresentavano l’apprensione del tempo, con le sue forme geometriche e la tavolozza dei colori. Ha co-firmato nel 1946 il manifesto “Beyond Guernica” che comprendeva diversi artisti italiani che sarebbero diventati famosi. Nel 1947 Vedova fondò Fronte Nuovo delle Arti.

Nel 1951, Vedova espose la sua prima mostra personale negli Stati Uniti alla Catherine Viviano Gallery di New York. Questo spettacolo è stato il luogo in cui ha iniziato ad attrarre grandi nomi collezionisti, come Peggy Guggenheim. Nel 1952 entra a far parte del gruppo influente e più avanguardista del Gruppo degli Otto (Afro, Birolli, Corpora, Santomaso, Morlotti, Vedova, Moreni e Turcato), organizzato dal critico Lionello Venturi, esposto alla Biennale di Venezia. Questo spettacolo è noto per aver iniziato il movimento artistico riconosciuto come Arte Informale. Il suo lavoro ha esercitato un’influenza significativa sul gruppo dell’Arte Povera.

In seguito instaura una proficua collaborazione con il compositore Luigi Nono, disegnando scenografie e costumi per l’opera Intolleranza 1960. Nel 1984 progetta un’illuminazione molto originale per l’opera Prometeo di Nono al Teatro La Fenice. Nono ha dedicato il suo primo lavoro per il nastro magnetico Omaggio a Vedova (1960) a Vedova.

Emilio Vedova aveva una serie di mostre di gallerie e musei, in luoghi come la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e la Collezione Peggy Guggenheim a Venezia. Il suo lavoro ha dimostrato di avere molto successo nelle aste.

Passò la maggior parte della sua vita a Venezia, dove insegnò all’Accademia di Belle Arti.

 

Le onoreficienze di Vedova sono state riconosciute attraverso premi e mostre personali.

Alla prima Biennale di San Paolo del 1951, gli fu conferito il premio per giovani pittori.
Nel 1956 ha vinto un premio internazionale Guggenheim.
Alla Biennale di Venezia del 1960, ha ricevuto il Gran Premio per la pittura.

 

Emilio Vedova Senza titolo 1957
Senza titolo, bozzetto per mosaico (1957-59), Collezione Mosaici Moderni della Pinacoteca di Ravenna

 

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