CESARE BISCARRA

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BIOGRAFIA DI CESARE BISCARRA

Cesare Biscarra
Cesare Biscarra

Cesare Biscarra, un talentuoso scultore nativo di Torino, vide la luce il 9 novembre 1866, nel cuore dell’Italia settentrionale. La sua vita artistica fu un viaggio ricco di esperienze e successi, che si concluse il 12 marzo 1943 nella stessa città che lo vide nascere.

Il legame familiare con il mondo dell’arte era profondo: discendente del pittore piemontese Jean-Baptiste Biscarra e figlio del rinomato pittore italiano Charles-Félix Biscarra. Lontano dall’ombra dei suoi antenati, Cesare intraprese la sua strada unica nell’arte scultorea.

Le Prime Esperienze Artistiche

I primi passi nel mondo dell’arte li compì frequentando i corsi di due maestri illustri, Odoardo Tabacchi e Giulio Monteverde, presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Era un periodo di apprendimento e crescita, dove il giovane Cesare affinava le proprie abilità e sviluppava il suo stile unico.

Nel 1891, varcò la soglia della Società promotrice di Belle Arti di Torino per esporre le sue opere al pubblico. Fu un momento significativo, segnato dal suo primo successo con la scultura “La Prima Midaja”. Quest’opera, inclusa nel catalogo della mostra, ricevette elogi da parte di Leonardo Bistolfi, un noto critico dell’epoca.

Espansione e Riconoscimenti

La sua carriera artistica si espanse ulteriormente negli anni successivi, concentrandosi principalmente sulla creazione di ritratti e bronzetti. Partecipò con entusiasmo alla Mostra Triennale di Belle Arti di Torino nel 1896 e alla Mostra Internazionale d’Arte di Venezia, in varie edizioni tra il 1905 e il 1910.

Nel 1899, si impegnò nella realizzazione delle statue per la Fontana dei Dodici Mesi, un progetto ambizioso legato all’Esposizione Internazionale di Torino, sotto la guida dell’architetto Carlo Ceppi.

 Monumenti e Commemorazioni

La sua abilità nell’arte della scultura si manifestò anche attraverso la creazione di monumenti commemorativi di personalità illustri. Nel 1903, realizzò il monumento dedicato a Felix Ollier, guida alpina di Courmayeur, e nel 1909 scolpì il busto di Francesco Gallo a Fossano.

Il suo lavoro non conosceva confini geografici, tanto che nel 1912, a La Morra, diede vita al monumento in onore del tenente Edoardo Barberis. Quest’opera commemorativa richiamò l’attenzione anche al di fuori dei confini italiani, con esposizioni a Londra e Parigi nel 1913.

Esplorazioni e Incursioni Artistiche

Verso la fine degli anni ’20, Cesare Biscarra si spinse verso nuovi orizzonti artistici, trascorrendo diversi anni in Somalia. Fu qui che realizzò il monumento ai pionieri a Mogadiscio nel 1928 e contribuì con le sue sculture alla bellezza della cattedrale della stessa città.

Durante il suo soggiorno africano, creò anche una serie di paesaggi che trovarono spazio nel Museo Africano di Roma, arricchendo il patrimonio artistico italiano con influenze e prospettive nuove e affascinanti.

L’Eredità Artistica

Il suo contributo all’arte non si fermò alle frontiere nazionali. Nel 1939, realizzò la maestosa Fontana delle Quattro Stagioni a Torino, un’opera che testimonia la sua abilità e la sua influenza duratura nel panorama artistico italiano.

Cesare Biscarra lasciò dietro di sé un’eredità artistica che continua a ispirare e a incantare gli amanti dell’arte in tutto il mondo. La sua vita e le sue opere rimangono una testimonianza del potere eterno dell’espressione creativa umana.

 

Cesare Biscarra - Sulla traccia
Cesare Biscarra – Sulla traccia

 

Cesare Biscarra
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