AROLDO BONZAGNI

Aroldo Bonzagni è nato il 24 settembre 1887 e deceduto il 30 dicembre 1918, è stato un pittore, disegnatore e illustratore nato a Cento, in Italia.


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Aroldo Bonzagni – Pittore

BIOGRAFIA AROLDO BONZAGNI

Pittore e disegnatore italiano, sin da piccolo inizia a studiare presso la Scuola di Disegno e Ornato di Cento. Nel 1906 si trasferisce a Milano con una borsa di studio e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Ben presto si unì alla schiera di artisti d’avanguardia milanesi come Carlo Carrà, Umberto Boccioni e Luigi Russolo, di cui condivideva l’ammirazione per Gaetano Previati. Attraverso l’influenza di quest’ultimo e attraverso Boccioni divenne familiare con il modernismo.

Nel 1910 firmò il Manifesto del Futurismo e prese parte agli spettacoli serali in cui i futuristi declamavano i loro manifesti. Tuttavia, ben presto si è dissociato dal movimento e ha rivolto la sua attenzione alla rappresentazione della realtà, che ha interpretato e interpretato con una sensazione di ironia e caricatura.

I suoi numerosi disegni furono influenzati dall’opera di Henri de Toulouse-Lautrec, Jean-Louis Forain e Théophile-Alexandre Steinlen, e soprattutto dallo stile delle Secessioni di Monaco e Vienna, conosciute in Italia attraverso le Biennali di Venezia dei primi anni del 1900. Nel 1910 crea decorazioni per la Villa San Donnino a San Donnino della Nizzola vicino a Modena.

Nel 1912, dopo aver partecipato alla Mostra della pittura e della scultura rifiutata organizzata da Boccioni a Palazzo Cova, Milano, espone alla Biennale di Venezia. Nel 1913 partecipa alla Mostra nazionale della caricatura a Bergamo, lasciando l’anno successivo in Argentina, dopo essere nuovamente presente alla Biennale di Venezia. A Buenos Aires dipinse alcuni affreschi nella pista da corsa e lavorò per il periodico umoristico “El Zorro“.

Dopo essere tornato a Milano, allestì uno spettacolo nel 1915 nel Palazzo delle Aste. Nel suo lavoro ha sempre più rappresentato i settori più poveri della società

La sua caratteristica grafica è più vicina alla matrice secessionista, ha subito l’influenza delle riviste “Ver Sacrum” e “Simplicissimus“.
Grazie al suo spiccato espressionismo che gli permette di realizzare disegni e caricature dall’evidente tono satirico e da una chiara focalizzazione della realtà contemporanea. Nel 1913 è presente alla Biennale di Venezia e a Buenos Aires dove ci rimane per un’altro anno.

Molti disegni e vignette satiriche li ritroviamo nel suo repertorio durante glia anni della guerra. Grazie alla sua ironia sulla situazione politica e sociale di quel periodo, queste note le troviamo nelle sue opere esposte a Palazzo delle Aste a Milano in una mostra personale.

Colpito da una febbre spagnola, muore molto giovane, nel 1918, poco prima dell’inaugurazione della sua mostra presso la Galleria Pesaro, che si terrà comunque l’anno dopo.

 

Aroldo Bonzagni
Aroldo Bonzagni

 

Aroldo Bonzagni - futurismo
Aroldo Bonzagni – futurismo

 

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