ANTONIO UGO

Antonio Ugo è nato a Palermo il 22 gennaio 1870 e deceduto a Palermo il 19 aprile 1950, è stato uno scultore e medaglista italiano e accademico di San Luca.


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BIOGRAFIA DI ANTONIO UGO

Antonio Ugo
Antonio Ugo

Già da piccolo entra nel negozio dello scultore Francesco Griffo-Saporito di Palermo e poco dopo continua la sua formazione presso lo studio di Benedetto Delisi nel 1832.  Prende moglie Teresa De Lisi, figlia del suo mentore, dalla quale ha un figlio Giuseppe Vittorio, che diventerà poi architetto.

Entra in massoneria nella Loggia Centrale di Palermo nel 1889.

L’anno dopo sostiene l’esame da parte dell’architetto Giuseppe Damiani Almeyda e del maestro Benedetto Delisi, successivamente vince un pensionato artistico a Roma dove frequenta, fino al 1895, la bottega d’arte di Ercole Rosa. A Palermo nell’esposizione Nazionale del 1891, presenta le opere Sul cannone della Gancia e Se viene il babbo. Dal 1896 al 1927 partecipa a diverse edizioni della Biennale di Venezia, nelle quali partecipa anche in veste da giudice per 3 volte.

Nel 1911 viene premiato come socio onorario dell’Accademia di Brera a Milano, ma divenne anche socio onorario dell’Accademia di Belle Arti di Palermo nel 1912, nella quale ottenne la cattedra di plastica della figura.

Regalò a Benito Mussolini una statua di bronzo della Madonna di Littoria, che fu posizionata a destra della Chiesa parrocchiale di Littoria, ma tolta nel dopoguerra e riposizionata nel 1956 nella Biblioteca comunale, fino al dicembre 1994, quando venne posizionata questa volta nel Palazzo comunale.

Nel 1950 regala alla Galleria d’arte moderna palermitana mote sue opere, maggiormente di piccole dimensioni, come busti femminili in marmo e bronzi che raffigurano bimbi e animali. Parte di queste opere, sopratutto i gessi, sono stipati presso la Gipsoteca di Palazzo Ziino, sempre a Palermo, mentre altre opere si trovano nella Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma.

Antonio Ugo espresse nelle sue opere una forte sensibilità e uno spiccato simbolismo allegorico, per poi arrivare all’Art Nouveau con qualche tono di verismo che sfociò nel periodo più tardo, a partire dagli anni 20, ad una lenta semplificazione delle masse plastiche e l’accostamento al Novecento, con un monumentalismo accademico.

Collaborazione con l’architetto Ernesto Basile con il quale fece parti scolpite di mobili per la ditta Ducrot di Palermo, come il trittico in bassorilievo per la spalliera di un letto con tema Madonna e Angelo, messa in mostra a Torino nel 1902, i bronzi di un secrétaire in mogano e 2 nudi per un orologio in legno e bronzo e per una lampada da notte, presentati alla 5 Esposizione internazionale d’arte di Venezia del 1904. Quindi mostra le seguenti sculture:

  •  ritratto marmoreo del cardinale Michelangelo Celesia, arcivescovo di Palermo;
  • Sotto la luna;
  • Mattino azzurro e Dafne.

La collaborazione con Ernesto Basile continua nel 1911 con la realizzazione delle figure allegoriche dell’Italia e della Sicilia per il Monumento celebrativo del cinquantenario dell’Unità nazionale a Palermo.

Realizzata nella chiesa di Santa Rosalia a Palermo, una statua in bronzo della santa omonima, patrona della città. Sempre con il Basile realizzò un Pannello in maiolica per la cappella Tasca-Lanza nel cimitero di Santa Maria di Gesù a Palermo.

 

Antonio Ugo La Madre
Antonio Ugo La Madre

 

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