ANTONIO DISCOVOLO

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LE QUOTAZIONI di Antonio Discovolo

I bozzetti realizzati su tavola spesso godono di un’apprezzabile valutazione finanziaria, generalmente collocata in un range approssimativo compreso tra i 500 e i 2.000 euro.

I dipinti che ritraggono scorci liguri, realizzati con l’uso dell’olio su tela, solitamente presentano valutazioni medie che oscillano tra i 5.000 e i 20.000 euro.

Un esempio eccezionale è rappresentato dall’aggiudicazione di un’imponente tela esposta nella mostra internazionale di Venezia del 1912, che ha raggiunto la cifra record di 40.000 euro. Tuttavia, i dipinti raffiguranti scorci di Assisi, le nature morte e i ritratti, anche se di grandi dimensioni, risultano essere meno ricercati e presentano valutazioni approssimative comprese tra i 2.000 e i 4.000 euro.

È importante sottolineare che queste cifre sono puramente indicative e soggette a variazioni a seconda del periodo, della tecnica, del soggetto, delle dimensioni, della qualità, dello stile e del supporto utilizzato. Pertanto, per ottenere una stima attuale e gratuita, raccomandiamo vivamente di contattare i nostri esperti.

Siamo a disposizione tramite il nostro perito ed esperto d’arte per stimare e valutare gratuitamente le opere di Antonio Discovolo.

Per ricevere la stima o quotazione bisogna inviare una foto del dipinto, specificando le misure al netto della cornice, utilizzando il form presente in ogni pagina del sito web, oppure tramite mail o con whatsapp al numero: 3482858142.

Riceverete una risposta il prima possibile, in linea con il valore di mercato attuale secondo le nostre accurate considerazioni.
Ci riserviamo di valutare l’acquisto del quadro se risulta di nostro interesse.

N.B. Le precedenti valutazioni sono puramente indicative, e per una stima corretta e gratuita si prega di inviare una foto ai nostri esperti.

RIEPILOGO QUOTAZIONI INDICATIVE ANTONIO DISCOVOLO

Tipologia opere Dimensione Quotazione
Olio su tela – scorci liguri medie 5.000 – 20.000 Euro
Olio su tela – nature morte e ritratti medie 2.000 – 4.000 Euro
Olio su tela – bozzetti medie 5.00 – 2.000 Euro
Olio su tela – record medie 40.000 Euro

 


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BIOGRAFIA DI ANTONIO DISCOVOLO

Antonio Discovolo foto di Famiglia
Antonio Discovolo foto di Famiglia

Antonio Discovolo è nato a Bologna da Mario, pittore, e da Gertrude Sarti, il 25 dicembre 1874  e deceduto a  Bonassola, il 10 luglio 1956, è stato un pittore italiano.

Frequenta a Pisa la scuola dei padri scolopi, e dopo aver studiato presso le accademie di Firenze e Lucca dal 1891 al 1896. Nel 1894 si trasferisce a Lucca, dove continua gli studi accademici seguendo i corsi di pittura di L. Norfini. La bottega dellantiquario del 1894, olio su tela,  è la sua prima opera accademica. Nello stesso periodo temporale realizza ritratti “Testa di donna”, e “Testa di vecchio”, dipinti di buona fattezza, che trasmettono toni formali della pittura del seicento. Discovolo si trasferì a Roma nel 1899 e entrò in contatto con Nino Costa e con i pittori simbolisti, cosi ebbe modo di esporre alla Promotrice romana col gruppo “In arte libertas”.

LA BIENNALE DI VENEZIA:

La sua partecipazione alla Biennale di Venezia iniziò con la 5ª Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia nel 1903 e proseguì su invito praticamente in ogni edizione fino alla seconda guerra mondiale e con le sue prime opere si firmava di Scòvolo o Di Scovolo. Ha adottato lo stile divisionista nel primo decennio del XX secolo e ha preso parte alle mostre internazionali tenutesi a St. Louis nel 1904 e Milano nel 1906. Fece i primi studi a Firenze con il Fattori.

Nel 1898, incontra Plinio Nomellini, importante esponente del divisionismo. Nel 1901 realizza “Una mezzora al Tino”, eVilla Confalonieri“, dove si inizia ad  intravedere ancora della nuova tecnica, avvicinata quasi con timidezza, non altrettanto si può dire della Pineta a Tellaro (1903, olio su cartone, ibid., tav. 6), maturo exploit divisionista, rielaborazione personale del puntino colorato che, sulla scia delle esperienze previatesche e segantiniane, si allunga in filamenti.

INCONTRI CON ALTRI ARTISTI:

Era amico di Enrico Coleman e di Giacomo Balla, ed erano freqenti incontrarsi nel caffè Aragno. Nel 1904, con Onorato Carlandi, dipinse nelle campagne di Terracina che portò poi alla mostra della Società amatori e cultori di belle arti nel 1908.

Si trasferì a Manarola nel 1907 e poi a Bonassola in provincia di La Spezia. Subì l’influenza del movimento Novecento Italiano negli anni ’20 e tenne non meno di cinque mostre personali alla Galleria Pesaro di Milano tra il 1922 e il 1938. Le sue opere dopo la seconda guerra mondiale furono dedicate soprattutto alle rappresentazioni della campagna della Liguria regione. Divenne amico con L. Viani con il quale entrò in contatto con l’ambiente artistico genovese, realizzando alcune opere che poi espose alle Promotrici del 1911 e 1912. Espose a Roma per le manifestazioni del cinquantenario dell’Unità d’Italia del 1911 e alla quarta esposizione internazionale della Secessione romana nel 1917.

Nel 1924 il D. si trasferì ad Assisi, dove dipinse circa sessanta oli ispirati alla vita religiosa della cittadina: i quadri, terminati nel 1926, furono esposti a Milano (nel 1935 la Galleria d’arte moderna di palazzo Pitti a Firenze acquistò il Convento delle clarisse).

Collaborò con il Cozzani per delle xilografie per la rivista “LEroica” del 1911; per i tipi di Sansoni del 1911, illustrò il Macbeth di Shakespeare. Inoltre incise per il mensile “Novissima” dal 1934, con foto che emanavano un gusto secessionista, con linee liberty e forme tonde da un evidente influenza classica.

Nel 1908 lascia Roma per  Manarola, dove si frequenta con C. Bordone che poi prese in moglie. Nel 1911 si trasferisce a Bonassola con i parenti. Quindi nel 1925 si sposta a Assisi dove ci rimane per 4 anni producendo molti quadri.

DIVISIONISMO E SIMBOLISMO:

L’avvicinamento di Nomellini al Divisionismo in Toscana e quello di Lionne a Roma, hanno ispirato Antonio Discovolo fin dalla fine dell’Ottocento a abbracciare questa tecnica pittorica. La sua breve esperienza nella capitale italiana e la partecipazione alle esposizioni del gruppo In Arte Libertas lo hanno coinvolto in un clima simbolista che ha influenzato il suo percorso artistico per molti anni.

Nel 1900, ha preso parte alla prestigiosa Triennale di Milano proprio con il gruppo guidato da Nino Costa, mentre nel 1903 ha esposto per la prima volta alla Biennale con l’opera intitolata “Mare – mattino”. Già in questa pittura emergono le influenze che ha tratto dalle coste livornesi e dalle Cinque Terre, che ha frequentato e che gli hanno ispirato.

Muore a Bonassola il 10 luglio del 1956 nella parrocchiale di S. Caterina a Bonassola, dove qualche anno prima aveva restaurato una “Adorazione dei pastori” del diciassettesimo secolo, inoltre è esposta una sua tela con “Le pie donne ai piedi della Croce”.

 

 

Antonio Discovolo - Grano del 1931
Antonio Discovolo – Grano del 1931

 

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