ANTONIETTA RAPHAEL

Antonietta Raphael è nata nel 1895 e deceduta nel 1975 è stata una scultrice italiana e pittrice, ha fondato il movimento Scuola Romana con il marito Mario Mafai. E’ stata un’artista improntata da una importante convinzione anti-accademica, visibile anche nelle sue sculture che dopo la seconda guerra mondiale.


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BIOGRAFIA ANTONIETTA RAPHAEL

Antonietta Raphael
Antonietta Raphael

Antonietta Raphael si trasferisce a Londra con la mamma dopo la morte del padre. Qui iniza a frequestare il British Museum e fa la conoscienza di Jacob Epstein e Ossip Zadkine, il noto scultore francese di origine russa e membro del movimento espressionista. Antonietta all’inizio si dedicò allo studio della musica e pianoforte diplomandosi e successivamante diventando insegnante.

Nel 1920, dopo la morte della mamma si trasferisce a Parigi e poi a Roma, qui si iscrive all’Accademia di Belle Arti conosce l’artista Mario Mafai con il quale inizia un rapporto duraturo e dal quale hanno figlie.

Nel 1928 Raffaello e Mafai si trasferiscono in un appartamento a via Cavour, che diventa un punto di incontro per letterati tra cui Giuseppe Ungaretti e Leonardo Sinisgalli, oltre ad artisti tra cui Scipione, Marino Mazzacurati e Corrado Cagli, e che poi diventerà il luogo dove è natala Scuola Romana.

Nel 1930 insieme a  Mario Mafai a Parigi, iniziano a dedicarsi alla sculturae nel 1933 a Londra conoscono Jacob Epstein. Si trasferisce definitivamente a Roma e inizia a lavorare al suo capolavoro Fuga da Sodoma, lavorando come ospite dello scultore Ettore Colla nel suo studio per 1 anno.

Le opere, in questa fase, denotano una mancanza di influenza da tutti i movimento della scultura italiana di quel  periodo, ma ci sono chiari riferimenti a Emile Antoine Bourdelle. Durante il fascismo è costretta a fuggire a Genova con suo marito e le sue figlie sotto la protezione del collezionista d’arte Emilio Jesi e dal filantropo Alberto Della Ragione.

Durante la II guerra mondiale Antonietta Raphael rimane a Roma con la figlia Giulia, per poi tornare di nuovo a lavorare a Genova con un gruppo importante di scultori, anche se non aveva nulla in comune. Tra questi c’erano Edoardo Alfieri, Nanni Servettaz, Raimondi, Camillo Maine, Lorenzo Garaventa, Sandro Cherchi, Agenore Fabbri, Roberto Bertagnin (cognato di Arturo Martini) e Luigi Navone.

Merito della personalità libera e aperta e alle tante e diverse esperienze culturali, Antonietta Raphael ha introdotto dentro il cerchio romano una nota di internazionalismo fuori dagli schemi. Ha prodotto ritratti e paesaggi che erano caratterizzati da una semplificazione formale. Dal 1933, le sue sculture si arricchirono di  forti toni naturalistici con accenti simbolici e monumentali, evidenziando le culture orientali dell’arte.

Antonietta Raphael Niobe 1939
Antonietta Raphael – Niobe 1939

 

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