ANGIOLO TOMMASI

Angiolo Tommasi è nato a Livorno, 1858 e deceduto a Torre del Lago Puccini, Lucca, 1923, è stato un pittore italiano, attivo nel movimento dei Macchiaioli.


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BIOGRAFIA DI ANGIOLO TOMMASI

Era il fratello del pittore Ludovico e cugino del pittore Adolfo Tommasi; tutti e tre furono influenti per le arti nella loro Toscana natia alla fine del diciannovesimo e all’inizio del ventesimo secolo. Angiolo ha dipinto temi sia di genere che di paesaggio.

Angiolo Tommasi studiò prima alla Scuola Comunale di Disegno nella sua città natale sotto la guida del professor Natale Betti e Angiolo Lemmi, per poi trasferirsi a Firenze, dove si iscrisse per 2 anni all’Accademia di Belle Arti con Giuseppe Ciaranfi. Successivamente è stato mentore, come gli altri suoi familiari nella pittura di paesaggi di Silvestro Lega.

Le sue prime opere alla Promotrice di Firenze del 1882 furono piccole vedute: “Via Torretta” a “San Salvi” e “Lo scoglio della Madonna” ad Antignano, accompagnate da Una festa di vecchio; e l’anno successivo: “Pensiero”; “Il desinare di Bussotto”; “Sull’Ema”; “In podere”; “Sull’Arno”; e “Ricomincia a piovere”.

Successivamente ha esposto: “Il fumatore”; “Lavandaie all’Etna”; e un ritratto all’aperto di sua sorella. Dipinse anche “Sull’aia”; “La nonna”; “Il Gabbro”; e una mezza figura di Ciociaro. Nel 1886 a Livorno, espone un altro studio dal vero; e l’anno dopo, a Firenze: Studio di vecchia; e il Ritorno dalla Fonte.

A Venezia mandò: Il riposo delle Gabbrigiane. Dopo questo ha completato: Mattina d’estate, Bella Marina, che ha vinto una medaglia di bronzo all’esposizione di Parigi del 1889, e successivamente è stata esposta a Chicago. Alla Promotrice di Firenze del 1889, Tommasi espose: Il pescatore di rezzaglio; Dopo il libeccio; Marina e, Ultime vangate.

Quest’ultimo dipinto ha vinto il primo premio, il Premio di Firenze. Tommasi dipinse anche ritratti, per esempio: del signor Samama di Livorno, del signor Malenchini, del signor De Witt, dell’ingegnere navale Orlando, e del comm. Costella, Sindaco di Livorno. Nel 1885 espose una figura di una signora. Tommasi ha anche inviato all’Esposizione una grande tela intitolata: Studio dal vero.

La casa di Angiolo Tommasi a Firenze era un punto d’incontro per pittori e artisti tra cui Fattori, Borrani e Corcos e altri membri della cerchia di artisti al Caffè Michelangiolo. Tommasi ha anche completato una serie di viaggi in Sud America, tra cui Patagonia e Terra del Fuoco. La pittura per questi viaggi, a volte commissionata dal governo argentino, fu esposta a Buenos Aires.

Di ritorno dall’Argentina, si trasferì a Torre del Lago dove fu circondato dal “Club della Bohème”, che comprendeva artisti come Giacomo Puccini, Ferruccio Pagni, Francesco Fanelli, Plinio Nomellini e Raffaello Gambogi.

 

Angelo Tommasi gli emigranti 1896
Angelo Tommasi – Gli emigranti 1896

 

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