ANDREA APPIANI

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LE QUOTAZIONI di Andrea Appiani

Il valore delle sue opere di grandi dimensioni, sono stimati tra 42.000 e i 82.000 euro.
Le stime per i dipinti di media grandezza invece raggiungono valori tra i 16.000 e gli 32.000 euro.
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BIOGRAFIA DI ANDREA APPIANI

Andrea Appiani ritratto di Napoleone
Andrea Appiani – ritratto di Napoleone

Andrea Appiani è nato a Milano il 31 maggio 1754 e deceduto a Milano l’8 novembre del 1817, proveniente da una famiglia modesta, iniziò gli studi a Milano, nell’ospedale di anatomia dove il padre sperava di farne un buon medico.

Nel 1777 frequenta l’Accademia di Brera con il Traballesi dove raffinò la tecnica. Ben presto lasciò i suoi maestri per studiare da solo e a realizzare le sue prime opere, e i documenti del suo primo lavoro risalgono al 1777.

Dal 1779 al 1782 lavora alla scenografia milanese con i fratelli Bernardino e Ferdinando Galliari e negli anni successivi si trasferisce a Firenze dove frequenta la scuola di Domenico Chelli. Nel 1790 gli viene commissionato un’affresco nella villa reale di Monza, Appiani ha una personalità artistica molto conosciuta e definita: adotta la grazia della pittura greca e la classe di Leonardo da Vinci.

Inizia a viaggiare nelle città Italiane:

Nel 1790 e nel 1791 viaggiò per studio nelle città pricipali Italiane, anche per la realizzazione dei suoi affreschi milanesi a Santa Maria presso San Celso, iniziati il ​​10 giugno 1793 e terminati nel 1795, dopo quelli dalla rotonda della villa del Granduca a Monza, dipinta al suo ritorno da Roma intorno al 1792.

Dal 1795 al 1800 dipinse l’affresco dell’edificio milanese Sannazzaro il 9 giugno 1796. Dopo l’ingresso dei francesi a Milano , il 15 maggio 1796, il “Corriere Milanese” descrive il ritratto di Napoleone nella battaglia di Lodi. Nella stessa data è stato nominato “Commissario Superiore“.

Nel 1797 ha fatto parte del corpo legislativo della Repubblica Cisalpina ed è responsabile di preparare il Festival federativo del  9 luglio 1797. Il 18 ottobre 1800 è stato nominato il nuovo Commissario per le opere d’arte. L’anno seguente insegna presso l’Accademia di Brera e il 16 gennaio 1802 è stato nominato Commissario.

Lo stesso anno ha scritto una relazione sul deterioramento del Cenacolo di Leonardo da Vinci e il 15 ottobre, fa parte dell’Istituto Nazionale della Repubblica Italiana. Si trasferisce prima a Bologna e poi a Parma, dove ha copiato gli affreschi del Correggio.

Divente un membro presso le Belle Arti di Francese:

7 Maggio 1803 è un membro della classe di Lettere e Belle Arti di dell’Instituto Francese, mentre termina a Palazzo Reale a Milano, i primi 15 episodi della Fasti, una serie di bianco e nero a tempera.

Inaugura l’Arena di Milano, progetto realizzato da Appiani, Barbi e Sanquirico. Partecipa alla cerimonia di incoronazione di Napoleone come Re d’Italia con lo scultore Pietro Cure: due settimane 7 giugno 1805, è stato nominato primo pittore del re d’Italia. Il 31 agosto 1805 Eugenio di Beauharnais gli commissionò la preparazione delle stampe Fasti, iniziate da Giuseppe Longhi nel 1807 e completate solo dieci anni dopo, l’anno segente fu nominato Cavaliere della Corona di Ferro dal principe Eugenio. Nel 1808 realizza gli affreschi del Palazzo Reale di Milano, quasi tutti persi per i conflitti.

Il pittore dipinse moltie tele con soggetto “Napoleone“. E’ morto a Milano nel 1817. Fu iniziato alla Massoneria nel 1785, nella loggia “La Concordia di Milano”, fondata nel 1783 dal conte Johann Joseph Wilczek con una licenza degli Illuminati di Baviera, che nel 1784 si unì alla National Grand Lodge of Vienna.

Periodo Napoleonico:

Durante il periodo napoleonico, sotto il Grande Oriente d’Italia, fu membro della loggia “Amalia Augusta” di Milano, e poi venerato maestro della loggia “Reale Giuseppina“, ancora a Milano. Fu anche negli stessi anni la guardia dei sigilli del Grande Capitolo Generale della Massoneria italiana. Alla nascita del Grande Oriente d’Italia a Milano fu nominato gran ufficiale in carica.

Ha lasciato molte tracce artistiche di carattere massonico nelle sue opere al Palazzo Reale di Milano. Durante questo periodo da pittore di corte ha realizzato ritratti di Napoleone e dei personaggi principali del suo regime, tra i più graziosi dei quali sono i suoi dipinti ad olio Venere e Amore, e Rinaldo nel giardino di Armida. È conosciuto come “il più anziano“, per distinguerlo dal nipote Andrea Appiani, pittore storico a Roma.

Andrea Appiani dipinse una grande tela dell’Incontro di Rachele e Giacobbe per una chiesa ad Alzano. Il Brera ha un affresco di Appiani in rappresentanza dell’Olimpo. Morì a Milano nel 1817. Tra i suoi allievi ci sono Antonio De Antoni, Carlo Prajer, Angelo Monticelli e Giuseppe Bossi.

 

Andrea Appiani Madame Hamelin
Madame Hamelin

 

Andrea Appiani Giove Mercurio Filemone e Bauci
Giove Mercurio Filemone e Bauci

 

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