ALFREDO RICCI

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BIOGRAFIA DI ALFREDO RICCI

Alfredo Ricci illustrazione L'Isaotta Guttadauro di Gabriele D'Annunzio
Alfredo Ricci illustrazione L’Isaotta Guttadauro di Gabriele D’Annunzio

Giovinezza e Formazione

Alfredo Ricci, nato a Roma nel 1864, fin da giovane si dedica all’arte della pittura. Si registra all’Accademia di San Luca, frequentandola per un breve periodo. Dopo un iniziale interesse per la pittura storica, si avvicina al circolo degli esponenti del Simbolismo romano.

Studio e Ambiente Artistico

Il suo atelier, situato al civico 54 di via Margutta, diventa luogo di incontri per rappresentanti della letteratura decadentista, tra cui Gabriele D’Annunzio, Ugo Fleres e Adolfo De Bosis. Nel 1930, Diego Angeli, nelle Cronache del Caffè Greco, lo annovera tra i principali ideatori della società legata al ribellismo artistico di Nino Costa denominata “Arte Libertas”.

Contributi Artistici

Pittore dalla personalità straordinaria, Ricci, purtroppo, non riesce a esprimere completamente il suo talento nel contesto del Simbolismo romano. La sua prematura morte nel 1889, all’età di 25 anni, rappresenta una perdita significativa per il movimento.

Influenze e Incontri Culturali

Dopo le prime esperienze nella pittura storica, Ricci entra a far parte dell’ambiente culturale del Caffè Greco, frequentato da Gabriele D’Annunzio e Angelo Conti, noto come il “Doctor Misticus”. Quest’ultimo, scienziato, filosofo e critico d’arte, introduce gli artisti alla lettura di John Ruskin, Schopenhauer e all’ascolto di Wagner, nonché alla conoscenza di religioni come il Buddhismo.

Immerso nelle nuove correnti artistico-filosofiche, Ricci partecipa a diverse esposizioni, tra cui quella degli Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma del 1883 e quella del 1884. Nel 1886, insieme ad altri artisti, collabora all’illustrazione della raccolta poetica di D’Annunzio, “Isaotta Guttadauro”.

Illustrazioni e Stile

Nel 1886, Ricci si dedica all’illustrazione di opere come “Donna Clara” e “Il Dolce Grappolo”, ispirandosi al linguaggio preraffaellita. Queste rappresentazioni mostrano donne affascinanti e misteriose, con particolare attenzione alla fanciulla del “Dolce Grappolo”, che si affaccia da una finestra con vetri decorati, richiamando lo stile decorativista dell’Arts And Crafts inglese.

Nel 1886, partecipa a un’esposizione anti-ufficiale presso lo studio Giorgi, contribuendo alla fondazione dell’associazione “In Arte Libertas”. Presenta opere come “D’onde quell’aereo aspetto tuo pari a giglio morente” (da una poesia di Alfred Tennyson) e “Musica sacra”.

Ultimi Anni e Memoria

Negli anni successivi, presenta opere come “In chiesa” nel 1887 e partecipa all’Esposizione italiana a West Brompton, Londra, nel 1888. Stringe profonde amicizie con i membri di “In Arte Libertas”, in particolare con Mario De Maria e Alessandro Morani, con cui esplora la campagna romana ritraendo il paesaggio con significati simbolici e ideali.

Commemorazione e Eredità

Alfredo Ricci muore prematuramente nel 1889 a causa di tisi. Nonostante la sua giovane età, viene riconosciuto come uno dei firmatari dello statuto dell’associazione “In Arte Libertas” nel 1890. In sua memoria, viene allestita una sala all’Esposizione dello stesso anno, esponendo opere come “Raccolta di mandorle”, “Figura di donna”, “Ritratto del bambino del duca di Mondragone”, alcuni pastelli e “Studi dall’antico”.

 

 

Alfredo Ricci Fanciullo
Alfredo Ricci – Fanciullo

 

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