VINCENZO MARINELLI

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LE QUOTAZIONI di Vincenzo Marinelli

 

 

Vincenzo Marinelli ha realizzato principalmente e soggetti di genere, generalmente orientalisti, le compravendite sono apprezzate sopratutto al meridione e all’estero. Tali dipinti, possono valere orientativamentetra i 6.000,00 e i 10.000,00 euro.

I bozzetti hanno prezzi che in linea di massima sono compresi tra gli 2.500,00 e i 3.500,00 euro. 

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N.B. Le precedenti valutazioni sono puramente indicative, e per una stima corretta e gratuita si prega di inviare una foto ai nostri esperti.

 

RIEPILOGO QUOTAZIONI INDICATIVE VINCENZO MARINELLI

Tipologia opere tipologia Quotazione
Olio su tela soggetti orientalisti 6.000 – 10.000 Euro
Bozzetti soggetti orientalisti 2.500 – 3.500 Euro

 


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BIOGRAFIA DI VINCENZO MARINELLI

Vincenzo Marinelli
Vincenzo Marinelli

Vincenzo Marinelli è nato il 5 giugno del 1820 e deceduto il 18 gennaio del 1892, fu un pittore italiano, meglio conosciuto per le sue tele orientaliste basate sui suoi viaggi in Grecia, Creta, Egitto e Sudan.

San Martino d’Agri vicino a Potenzaè il luogo della sua nascita e il padre di Marinelli era un chirurgo e un giacobino dedicato. All’età di 17 anni, si è trasferito a Napoli per completare i suoi studi letterari e scientifici.

All’età di 22 anni si dedica alla pittura e studia sotto Costanzo Angelini all’Istituto di belle arti. Dopo aver ottenuto una borsa di studio dalla provincia della Basilicata, dal 1842 al 1848, studiò a Roma presso l’Accademia sotto Tommaso Minardi.

I suoi viaggi:

Ritornato a Napoli dopo il restauro, viaggiò attraverso la Grecia lavorando per Otto, re di Grecia. Visitò le isole greche e dipinse per la Cattedrale di Rethymno a Creta. Ha poi viaggiato in Egitto, dove ha completato i lavori per l’ottomano Khedive, Muhammad Sa’id Pasha, accompagnandolo in un viaggio di nove mesi in Sudan.

Tornato a Napoli nel 1859, dieci anni dopo fu invitato all’inaugurazione del Canale di Suez, tornò in Egitto e viaggiò fino alla prima cateratta del Nilo.

Tornato in Italia, vinse un concorso nel 1875 per diventare professore di design e figura all’Istituto di belle arti a Napoli, e nel 1881, alla morte di Domenico Morelli, fu nominato professore di pittura dell’Istituto. Ha insegnato dal 1865 al 1887 all’istituto femminile Regina Maria Pia.

Tra le sue opere:

  • Parnaso e Grandi poeti dell’antichità in 17 tele a grandezza naturale per il Palazzo Reale di Atene;
  • due grandi pale d’altare: Assunzione della Vergine e Battesimo di Cristo nel Giordano per la Cattedrale di San Antonio di Padova a Rethymno;
  • una tela del ricordo del suo viaggio in Sudan, Khedive Said Pasha che ordina alla carovana di formarsi, Ballo dell ‘ape nell’Harem (La danza dell’ape nell’Harem), e le Baiadere espose nel 1862 alla prima Esposizione Internazionale di Londra;
  • Cleopatra e le sue ancelle ricevono Antonio;
  • Cesare Mormile si rivolge al popolo ribellandosi contro i decreti dell’Inquisizione;
  • Un episodio del Cantico dei Cantici;
  • Il ritorno del tappeto dalla Mecca;
  • e The Kamsin una volta nella Gladstone House a Liverpool;
  • Enrico IV a Canossa;
  • Un corteo nuziale arabo
  • Una fiera di schiavi nel deserto.

Il suo Ballo dell’ape ha raccolto notorietà nei secoli precedenti per il suo tono esotico e sensuale; l’attenzione moderno è probabilmente più disturbato dalla raffigurazione di una cortigiana africana, probabilmente una schiava, che balla seminuda per il suo capo arabo.

Per il suo Ferrante Carafa che cavalca per le strade di Napoli con Masaniello, l’eroe popolare, seduto sul cavallo alle sue spalle, premiato con una medaglia d’oro al Salone di Parma e mille lire dal Ministero di pubblica istruzione. Per quest’ultima opera ricevette la croce dell’Ordine della Corona d’Italia e il dipinto fu trasferito nella Pinacoteca della città di Torino.

Morì a Napoli il 18 gennaio 1892.

 

Vincenzo Marinelli Cesare Mormile Castel Nuovo Napoli
Cesare Mormile – Castel Nuovo Napoli

 

La processione nel deserto Vincenzo Marinelli
La processione nel deserto

 

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