BIOGRAFIA DELL’ARTISTA
Oreste Cortazzo (1836, Roma – 1910/12) è stato un pittore, grafico e illustratore francese di nascita italiana.
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BIOGRAFIA ORESTE CORTAZZO
La sua famiglia proveniva originariamente da Ceraso, in provincia di Salerno. Intorno al 1848, iniziò un apprendistato con il padre, Michele (1880-1865), che era anche un pittore e un grande ammiratore di Tiziano. (Alcune delle opere di Michele possono essere viste al Palazzo di Caserta, vicino a Napoli.)
Nel 1858, conobbe Léon Bonnat, che studiava a Roma. Quando Bonnat tornò a Parigi nel 1860, Cortazzo decise di andare con lui; prendere lezioni e lavorare nel suo studio Avendo avuto un’educazione conservatrice, ha lottato per scegliere le parti nella disputa tra gli accademici e gli impressionisti.
Inizialmente si guadagnava da vivere facendo ritratti per una clientela in gran parte borghese e producendo scene di genere su commissione per Goupil. Era, tuttavia, attratto da stili più “esotici”; in particolare la pittura giapponese. Di conseguenza, ha creato due opere: “Fantasy giapponese” e “Donna giapponese”, sebbene presentassero ancora aspetti dello stile accademico. Alcune delle sue opere mostrano anche l’influenza della fotografia.
Dal 1870 al 1885, partecipò regolarmente alle proiezioni al Salon. Ha inoltre esposto alla Exposition Universelle (1878) e all’esposizione internazionale di scienza, arte e industria a Glasgow. Dopo di ciò, ha tratto ispirazione dai romantici inglesi e ha prodotto numerosi paesaggi in quello stile. Le sue opere hanno ricevuto una menzione d’onore presso l’Exposition Universelle (1889).
Ha inoltre illustrato diverse opere di Balzac, tra cui i romanzi, La Rabouilleuse, Le Député d’Arcis, Albert Savarus e Un debutto in scena; il romanzo, Peines de cœur d’une chatte anglaise e i saggi, Petites misères de la vie conjugale e Physiologie du mariage. Era anche uno dei numerosi artisti che ha fornito i disegni per una ricca edizione di Romeo e Giulietta; pubblicato a Londra nel 1890 da Raphael Tuck & Sons.
Molti dei suoi dipinti sono stati acquisiti da Léon Bonnat e sono attualmente al Musée Bonnat-Helleu di Bayonne.
