MARIO BROGLIO

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LE QUOTAZIONI di Mario Broglio

Le opere di Mario Broglio che rispecchiano i canoni del Realismo magico, sono quelle maggiormente ricercate e con prezzi più elevati. Le tele di questo periodo di grandi dimensioni potrebbero essere quotate i 3.5000 e i 9.000 euro.

Le raffigurazioni di medie dimensioni, in linea di massima, hanno prezzi compresi tra i 1.500 e i 3.500 euro, e i piccoli dipinti tra gli 800 e i 1.500 euro. I disegni o acquerelli, potrebbero essere valutati tra gli 800 e i 1.600 euro.

Si ricorda che il valore di un dipinto scaturisce dalla combinazione di diverse variabili come, l’anno di realizzo, i soggetti raffigurati, lo stato di conservazione dell’opera.

Per una valutazione attuale delle opere di Mario Broglio, è possibile allegare una foto compilando il form accanto, utilizzare WhatsApp inviando i dettagli al numero 348 2858142, oppure inviare una mail al seguente indirizzo: info@compro-antiquariato.it

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N.B. Le precedenti valutazioni sono puramente indicative, e per una più corretta stima andrebbero visionate dal vivo dal nostro esperto in sede.

QUOTAZIONI INDICATIVE MARIO BROGLIO

Tipologia opere Dimensione Quotazione
Olio su tela grandi 3.500 – 9.000 Euro
Olio su tela medie 1.500 – 3.000 Euro
Tele ad olio piccole 800 – 1.500 Euro
Disegni e acquarelli medie 600 – 1.600 Euro

 


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BIOGRAFIA DI MARIO BROGLIO

Mario Broglio
Mario Broglio

Mario Broglio, nato a Piacenza nel 1891 e scomparso a San Michele di Moriano nel 1948, ha trascorso la sua giovinezza a Roma dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti. La sua connessione immediata con Cipriano Efisio Oppo e Francesco Trombadori si è sviluppata durante questo periodo formativo.

Gli Anni del Futurismo e dell’Avanguardia

Nei primi decenni del Novecento, Broglio ha intrapreso numerosi viaggi in Europa, specialmente a Parigi e a Cannes, per mantenere viva la sua connessione con le ultime tendenze artistiche internazionali. Nonostante il suo fervente sostegno al Futurismo e a Marinetti negli anni Dieci, Broglio ha evitato di aderire completamente all’avanguardia.

Esordi Pittorici e Anni della Guerra

Poco si sa degli esordi pittorici di Broglio, ma è noto che ha contribuito come critico e scrittore durante gli anni della guerra e dell’immediato dopoguerra, collaborando con pubblicazioni come “Il Tempo” e il “Giornale del Mattino” a Bologna.

Legami Artistici e Amorosi

Animato da una sete di conoscenza, Broglio si è immerso nella scena culturale frequentando la Terza Saletta del Caffè Aragno e la Galleria di Anton Giulio Bragaglia. Qui ha incontrato Edita, una pittrice baltica, e ha instaurato un legame artistico e amoroso destinato a durare fino alla sua morte.

Valori Plastici

Nel 1918, Broglio ha fondato la rivista “Valori Plastici”, che ha giocato un ruolo fondamentale nell’introduzione delle idee di ritorno all’ordine in Italia. La rivista ha sostenuto il ritorno all’immagine pura, con influenze dalla Metafisica e un’attenzione particolare ai pittori del Trecento e del Quattrocento italiano.

Attività di Promozione e Rassegne Internazionali

Broglio ha attivamente promosso gli ideali di “Valori Plastici” sia in Italia che all’estero, organizzando rassegne a Berlino, Hannover e Dresda nel 1921. Ha inoltre dedicato una sezione della Fiorentina Primaverile al gruppo nel 1922.Negli anni Venti, Broglio si è concentrato sull’editoria e sulla scrittura critica, pubblicando importanti monografie su Giotto e Piero della Francesca in collaborazione con altri storici dell’arte.

Trasferimento a Parigi e Anni Trenta

Nel 1927, Broglio ha sposato Edita e si è trasferito a Parigi. Durante gli anni Trenta, la coppia ha trascorso tempo a Roma, Parigi, Cannes e Capri, sviluppando l’idea di dipinti a quattro mani. La loro produzione artistica ha raggiunto il culmine con la Quadriennale romana del 1935. Dopo il trasferimento a San Michele di Moriano, Mario e Edita hanno abbracciato la pittura pura e solenne. Rocco Canea è diventato il loro nome d’arte, simboleggiando la fusione indistinguibile delle loro opere. Broglio ha mantenuto un linguaggio pittorico caratterizzato da silenzio, atemporalità e gravità.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale

Nel dopoguerra, Broglio ha smesso di esporre ma ha continuato a dipingere opere di carattere simbolico nella sua casa di San Michele di Moriano. Muore nel 1948, lasciando un’eredità artistica che sarà celebrata due anni dopo con un’antologica di Carlo Carrà alla Biennale di Venezia.

Dopo le sue prime incursioni nell’ambito della Secessione romana, manifestate attraverso dipinti quali “Piazza Barberini” del 1915, l’attività artistica di Mario Broglio si confeziona dietro l’articolato manto del suo coinvolgimento critico in “Velori Plastici”.

Tuttavia, durante l’intera decade degli anni Venti, l’artista prosegue nel suo percorso pittorico in collaborazione con Edita, fin quando un determinante spostamento avviene con l’approdo di Cipriano Efisio Oppo a Parigi. Quest’ultimo incoraggia Broglio a partecipare alla Quadriennale di Roma del 1935, un punto di svolta cruciale nella sua carriera. La mostra presenta nove opere che incarnano appieno il programma stilistico dell’artista: “Marina meridionale”, “La contemplazione”, “La sorgente”, “La roccia” e quattro nature morte.

Le figure, ora distanti e impassibili, si immergevano in paesaggi evocativi del Trecento e Quattrocento italiani, inserendosi in un contesto sospeso, silenzioso e senza tempo, tessendo un intricato dialogo con l’eredità dell’antico.

Nel 1939, Broglio ritorna alla Quadriennale esponendo undici opere, tra cui “Natante”, “Rusticana”, “Ritratto di signora”, “La donna e il mare”, “Autoritratto” e “Ritratto di miss S.K.”. Alla Quadriennale del 1943, spiccano “Natura morta” e “Il bagno nel parco”, confermando il costante evolversi della sua espressione artistica.

 

 

Mario Broglio Ritratto con vaso di fiori 1930
Mario Broglio Ritratto con vaso di fiori 1930

 

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