BIOGRAFIA DELL’ARTISTA
Luigi Premazzi (Milano, 1814 – Istanbul, Turchia, 1891) è stato un pittore italiano, principalmente di vedute ad acquerello.
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BIOGRAFIA – LUIGI PREMAZZI
Premazzi frequentò l’Accademia di Belle Arti di Brera e poi la scuola privata diretta da Giovanni Migliara. I suoi primi acquerelli, basati sulle opere del suo maestro, furono prodotti per l’industria litografica. La sua opera è caratterizzata da un repertorio di vedute urbane (vedute) prodotte secondo i dettami della pittura prospettica.
Mentre la maggior parte di questi è ambientata a Milano, altre città italiane sono state presentate anche negli anni successivi. La sua pittura liscia e precisa mostra anche l’influenza del suo contemporaneo Luigi Bisi nella sua attenzione descrittiva ai dettagli architettonici. Ha presentato regolarmente lavori alle mostre della Società Promotrice di Belle Arti di Torino dal 1842 al 1848 e anche all’Accademia di Brera. Trasferitosi a San Pietroburgo intorno al 1850, divenne insegnante presso la Scuola Imperiale di Belle Arti nel 1861. Frequenti soggiorni nel Caucaso e nel Medio Oriente fornirono nuovi soggetti per i suoi dipinti, che continuò a inviare alle mostre italiane, dove suscitato meraviglia e curiosità.
Ha esposto molti acquerelli all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Torino del 1880, tra cui: Camera da pranzo; Cattedrale di San Basilio a Mosca; La villa del principe Voronzow in Crimea; Il convento di San Giorgio il Puro in Crimea; Il Takeiseray e il Capo di San Giorgio vicino a Balaclava. Molte delle sue raffigurazioni erano di rovine di chiese cristiane nel Caucaso. Dipinse anche Défilé du Darial (Darial Gorge), Il convento di Kutaisi (Monastero Gelati) e il Monte Arafat.
A Tbilisi dipinge un acquerello della Via dei Calzolari Asiatici; Case e Bazar tartaro: Angolo di Case sul gran mercato; L’angolo di caso al ponte Aolabar, Via Sienskaja, Il magnifico ponte Aolobar sul fiume Kura, la riva destra del fiume Kura e la piazza del gran Mercato Maydan. Dipinse anche un acquerello della veduta italiana di Baveno sul Lago Maggiore. Nell’Esposizione di Venezia del 1881 espone Vadrzia e Convento scavato.
