ETTORE TITO

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LE QUOTAZIONI di Ettore Tito

Il suo mercato principale si concentra nella regione veneta, ma gode di una notevole popolarità a livello nazionale. Molto apprezzate sono le suggestive scene ambientate nel contesto veneziano o le vivide rappresentazioni con giovani protagonisti all’aperto: una di queste opere è stata venduta all’asta nel 2019 per un valore di 38.000 euro.

I dipinti simbolisti degli inizi del secolo, che riflettono l’influenza delle Biennali veneziane e sono valutati intorno ai 16.000 euro, non sono altrettanto ambiti dagli acquirenti. Anche le composizioni campestri stanno incontrando minor successo negli ultimi tempi, con una valutazione approssimativa di circa 12.000 euro. I bozzetti e gli acquerelli, invece, sono stimati tra i 1.500 e i 2.800 euro.

Siamo a disposizione tramite il nostro perito ed esperto d’arte per stimare e valutare gratuitamente le opere di Ettore Tito.

Per ricevere la stima o quotazione bisogna inviare una foto del dipinto, specificando le misure al netto della cornice, utilizzando il form presente in ogni pagina del sito web, oppure tramite mail o con whatsapp al numero: 3482858142.

Riceverete una risposta il prima possibile, in linea con il valore di mercato attuale secondo le nostre accurate considerazioni.
Ci riserviamo di valutare l’acquisto del quadro se risulta di nostro interesse.

N.B. Le precedenti valutazioni sono puramente indicative, e per una stima corretta e gratuita si prega di inviare una foto ai nostri esperti.

 

RIEPILOGO QUOTAZIONI INDICATIVE ETTORE TITO

Tipologia opere Dimensione Quotazione
Olio su tela – contesto veneziano grande 38.000 Euro
Olio su tela – composizioni campestri medie 12.000 Euro circa
Olio su tela – bozzetti e acquerelli medie 1.500 – 2.800 Euro

 


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BIOGRAFIA DI ETTORE TITO

Ettore Tito
Ettore Tito

Ettore Tito  è nato il 17 dicembre del 1859 e deceduto il 26 giugno del 1941, è stato un artista italiano particolarmente noto per i suoi dipinti di vita e paesaggi contemporanei a Venezia e nella regione circostante.

Nacque a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, il 17 dicembre 1859 da Ubaldo Tito, capitano di marina mercantile e Luigia Novello.

Si è formato presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e dal 1894 al 1927 è stato il professore di pittura. Tito espose ampiamente e ricevette il Gran Premio in pittura all’Esposizione Internazionale Panama-Pacifico del 1915 a San Francisco. Nel 1926 fu nominato membro dell’Accademia Reale.

Sua madre era veneziana e quando era un ragazzino la famiglia tornò a Venezia, dove avrebbe vissuto per il resto della sua vita. Ha iniziato i suoi studi artistici in tenera età, prima con l’artista olandese Cecil Van Haanen, che sarebbe diventato un amico per tutta la vita, e poi all’Accademia di Belle Arti dove era stato accettato all’età di 12 anni. All’Accademia ha studiato principalmente con Pompeo Marino Molmenti e si è diplomato all’età di 17 anni.

I primi successi:

Il suo primo grande successo arrivò nel 1887 quando la sua pittura Pescheria vecchia a Venezia ottenne grandi consensi all’Esposizione Nazionale Artistica di Venezia e fu successivamente acquistata dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma.

Tito espose le sue opere non solo in Italia ma anche oltre riscuotendo molto successo. I suoi dipinti vennero visti in ogni Biennale di Venezia dal suo inizio nel 1895 fino al 1914 e ancora nel 1920 quando la Biennale riprese dopo la prima guerra mondiale. Vinse il Premio Città di Venezia alla Biennale del 1897 e un Grande Medaglia d’Oro alla Biennale del 1903.

Nel 1909 un’intera sala della Biennale fu dedicata a una retrospettiva della sua opera con 45 dipinti e una scultura in bronzo di Pegasus in mostra.

All’estero, il suo dipinti “Chioggia” vinse la medaglia d’oro alla Esposizione Universale del 1900 in Francia e poco dopo è stata acquistata dal Museo del Lussemburgo. il suo dipinto, “La gomena“, vinse il Gran Premio alla Esposizione Universale di Bruxelles nel 1910, e qualche anno dopo ricevette il Gran Premio della pittura italiana.

Il realismo di Tito:

Attraverso l’immersione nell’ambiente culturale veneziano e l’assorbimento del ricco patrimonio artistico settecentesco, Ettore Tito inizia ad assimilare gli stili caratteristici della pittura veneziana tardo-barocca. Il suo percorso artistico si arricchisce di nuovi contenuti e si avvale di un linguaggio stilistico fresco e innovativo, fortemente influenzato dall’esperienza formativa.

Da questa fusione emerge una pittura unica e peculiare, in cui si fondono dettagliato realismo ed espressione simbolica e fantasiosa delle scene e soprattutto dei ritratti. Dopo il suo debutto nel 1887, Ettore Tito crea una serie di opere, quali “La sera”, “Lago d’Alleghe” e “Biancheria al vento”, che gli conferiscono numerosi premi e riconoscimenti.

I nuovi soggetti: simbolici e mitologici

Mentre i suoi primi dipinti erano in gran parte raffigurazioni della gente, della vita di tutti i giorni e dei paesaggi di Venezia e del Veneto, dal 1900 si rivolse sempre più a soggetti mitologici e simbolici ispirati alla pittura veneziana del diciottesimo secolo, sia per i suoi dipinti ad olio che per i murales. Verso la fine del diciannovesimo secolo, era anche richiesto per i suoi disegni e schizzi che illustravano diverse riviste britanniche e americane.

Allontanandosi dal suo solito stile, ha prodotto illustrazioni in stile Art Déco di quattro proverbi con raffigurazioni di donne emancipate per una rivista francese negli anni ’20. Uno di loro, “Il cielo aiuta coloro che aiutano se stessi” si tiene al Victoria e Albert Museo.

Tito faceva parte di un gruppo di pittori con stretti legami con la comunità di espatriati inglese e americana a Venezia, che aveva il suo fulcro a Palazzo Barbaro ed era amico di John Singer Sargent e Isabella Stewart Gardner. Nel corso degli anni, le proprietà della famiglia, Villa Tito nella Riviera del Brenta e il Palazzotto Tito a Venezia, furono anche luoghi di ritrovo per artisti come Anders Zorn, Ludwig Passini, Luigi Nono e Mariano Fortuny, nonché musicisti e scrittori.

Dipinse i ritratti di molti membri della sua cerchia e delle loro famiglie tra cui:

  • il compositore Ermanno Wolf-Ferrari;
  • lo storico dell’arte Corrado Ricci;
  • il poeta Nadja Malacrida;
  • il giornalista Luigi Albertini;
  • l’artista Nerina Pisani Volpi;
  • l’artista Rita D’Aronco, figlia dell’amico intimo di Tito, Raimondo D’Aronco;
  • i figli di Edith e Cosimo Rucellai;
  •  Dina Velluti, sorella dello scultore veneziano Gigetto Velluti.

Il ritratto di Velluti, “La Sarabanda” fu dipinto nel 1934 ed è uno dei migliori esempi del suo stile di ritrattistica recente.

Nel 1894 Tito succedette a Pompeo Molmenti come professore di pittura all’Accademia di Venezia, incarico che mantenne fino al 1927. Tra i suoi allievi c’erano Eugenio Da Venezia, Cesare Mainella, Lucillo Grassi, Giuseppe Ciardi, Giovanni Korompay, Guido Marussig, Domenico Failutti, e il magico pittore realista Cagnaccio di San Pietro.

Una delle commissioni più importanti dei suoi ultimi anni risale al 1929, quando a 70 anni gli fu chiesto di creare un dipinto di 400 metri quadri per la volta della Chiesa di Santa Maria di Nazareth a Venezia per sostituire quello di Tiepolo distrutto nella prima guerra mondiale.

La sua ultima grande opera, “I maestri veneziani“, fu completata nel 1937 e esposta alla Biennale di Venezia nel 1940. Considerato il suo “testamento spirituale“, il dipinto raffigura Venezia personificata come una giovane donna circondata dal più grande della città artisti che rendono omaggio a lei mentre Goldoni e un arlecchino guardano.

Fine Ottocento:

Dal tardo Ottocento si delineano le tappe che condurranno Ettore Tito verso la piena maturità artistica e l’affermazione di un linguaggio del tutto personale. Egli inizia ad unire la rappresentazione realistica con l’analisi psicologica dei suoi soggetti, come dimostra il dipinto intitolato “Con la rosa tra le labbra” del 1895.

L’opera ritrae una giovane donna di profilo, catturandone l’espressione quasi assorta, smarrita nel vuoto dello sfondo neutro. Il suo viso è incorniciato da morbidi capelli scuri, delicatamente acconciati. Tra le labbra tiene una rosa, un simbolo effimero della transitorietà della vita umana.

Tuttavia, il piacere e la felicità della giovane sono resi evidenti attraverso la sua completa soddisfazione e l’equilibrio tra la realtà e il simbolismo che caratterizza l’opera. Questo stesso equilibrio si riscontra anche nel dipinto “Ragazza in riva al mare”, dove lo sguardo vuoto della protagonista si perde nell’orizzonte delle onde della laguna veneziana.

D’altra parte, in opere come “Il raccolto del fieno ad Asiago”, Ettore Tito rappresenta la realtà con estrema veridicità e precisione, senza alcuna intenzione simbolica o allusiva. Pertanto, il suo stile oscilla tra un verismo crudo e diretto nella rappresentazione delle scene quotidiane e un verismo più “magico” nei ritratti.

Ettore Tito è morto il 26 giugno 1941.

Alcune tele del pittore:

 

Ettore Tito - Dopo la pioggia
La tela rivela un affascinante panorama visto dall’alto, presumibilmente dipinto attraverso una finestra, da cui Tito si avvicina. L’opera pittorica ci trasmette in modo eloquente l’atmosfera di gioia che pervade le strade della città lagunare dopo un intenso acquazzone: la popolazione, entusiasta, non vede l’ora di immergersi nel ristoro dell’ambiente esterno, ansiosa di godersi il tempo all’aperto.

 

Ettore Tito Ritorno dopo la pioggia - Olio su Tela 59x82
Ettore Tito – Ritorno dopo la pioggia – Olio su Tela 59×82. Possiamo osservare un giovane che guida con maestria i destrieri lungo la via insidiosa, mentre seduti sul veicolo a ruote, un tenero infante accompagna la sua genitrice.

 

Ettore Tito Chioggia 1898
Ettore Tito – Chioggia 1898 – In questa meravigliosa laguna, si svela uno spettacolo affascinante e incantevole: la riva che si trasforma in un palcoscenico per la vita educativa quotidiana, un luogo di gioia e scoperta per i più giovani. Qui i bambini non sono mai soli, poiché ogni piccolo è affiancato da una preziosa sorella maggiore e da una premurosa mamma o nonna, preservando così l’integrità del tessuto sociale.

 

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