ERNESTO BELLANDI

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA

Ernesto Bellandi (gennaio 1842 – 1916) è stato un pittore italiano.


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BIOGRAFIA ERNESTO BELLANDI

È nato a Firenze. Si è formato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Mentre gli era stato offerto un posto di insegnante a Urbino, iniziò a decorare una casa privata, per un contraffattore di denaro, quindi i soldi guadagnati da Bellandi in quel periodo erano privi di valore. Ha continuato a lavorare come decoratore a Firenze, dipingendo spesso ninfe, sfingi e satiri e altre figure mitologiche.

Durante il 1871-72, Bellandi dipinse alcune lunette a Villa Oppenheim, da lì si recò a Bastia in Corsica per dipingere. Nell’estate del 1873, si recò nella Bassa Austria, dove dipinse sei grandi affreschi, ben considerati, ma che furono persi per l’inclemenza e il sito. Nel 1875 dipinse a Roma una tempera raffigurante l’Incontro di Ceaser e Cleopatra. Tornò nel 1877 a Bastia, sulle volte del nuovo teatro dipinse una serie di figure volanti. Per la Villa di un famoso cantante ha dipinto un fregio con circa venticinque figure in prospettiva, posando sulla cornice incastonata nella stanza, ogni figura rappresenta personaggi di opere melodrammatiche di tutti i più famosi maestri. Nell’anno 1880, Bellandi viaggiò a Catania per decorare la cupola centrale della volta del Teatro Massimo Bellini, dove dipinse Vincenzo Bellini in piedi vicino al pavimento, con la penna nella mano destra, alcuni fogli di musica alla sua sinistra, circondato dalle Muse. Il fregio circostante ha putti e soggetti di alcune opere del compositore. Sembra che i giornali locali mettessero in dubbio la qualità del lavoro, con l’imbarazzo di Bellandi, ma una successiva inchiesta chiarì il suo nome.

Nel 1884 dipinse la volta da sotto in su di una grande stanza di una residenza privata. In alcuni fotogrammi sono stati scritti i versi di Ariosto e forti personaggi femminili di vari romanzi come Lucia di Manzoni, Thecla della Trilogia di Wallenstein di Schiller; Esmeralda dal gobbo di Notre Dame, da Hugo e dagli Ines of Camoens.

Nella cappella della famiglia dei fratelli Orlando di Livorno, Bellandi dovette dipingere un soggetto non religioso. I suoi clienti volevano rappresentare il loro impegno in beneficenza dando altri lavori. Bellandi dipinse due grandi figure allegoriche, e in lontananza, la costruzione di una nave di ferro e lo sciame di operai che illustravano il motto: In labore virtus.

 

 

Ernesto Bellendi Stabilimento termale Acque della Salute
Ernesto Bellendi – Stabilimento termale Acque della Salute

 

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