Donato Barcaglia è nato a Pavia, il 01 dicembre del 1849 e deceduto a Roma, nel 1930, è stato uno scultore italiano.
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BIOGRAFIA DI DONATO BARCAGLIA
Ha frequentato i corsi di scultura tenuti da Abbondio Sangiorgio all’Accademia di Brera a Milano. Il suo primo lavoro a 17 anni è stato “Il Vendemmiatore“. Barcaglia si affermò come ritrattista negli anni ’60 dell’Ottocento prima di dedicare le sue energie nel decennio successivo alla scultura di genere, per il quale ottenne distinzioni nelle mostre internazionali tenutesi a Vienna nel 1873 e a Filadelfia nel 1876.
Sin da giovane viene introdotto alla lavorazione del marmo, secondo i canoni classici, successivamente verso uno stile più veristico più aggiornato con i tempi. I primi guadagni arrivano dopo gli anni ’60, quando una scultura dell’artista, molto giovane, viene comprata dal Principe Umberto per il palazzo reale di Milano.
Questo in seguito lasciò il posto a uno stile classico più rigoroso sia nelle opere pubbliche che nei gruppi scolpiti nei primi due decenni del nuovo secolo per le tombe del Cimitero Monumentale di Milano.
Diventa Socio Onorario dell’Accademia di Brera e di Urbino e Ufficiale della Corona d’Italia. Il lavoro di Donato Barcaglia raggiunge l’apice alla fine dell’Ottocento, viceversa, nel ‘900, è partecipa a diverse mostre e viaggi all’estero.
Nel 1879 a Genova presenzia con 2 Ritratti e “Ritorno dalla caccia”. Molti i premi che Donato Barcaglia ottiene nel corso degli anni, sia in Italia che all’estero. Nel 1881 mostra a Milano “Lo spazzacamino”, “Ritratto”, “La primavera” , opera vince una medaglia a Boston.
A Torino nel 1884 espone “Amore accieca”, insieme a “Il capraio” e “Le gioie del nonno”. Il ‘900 ripropone alcune opere degli anni precedenti, ma anche con alcune novità, come il gruppo in gesso con “Paolo e Francesca” alla mostra di Milano nel 1906 per il Traforo del Sempione.
Perde la vita a Roma nel 1930, a 81 anni.
Tra le sue opere ci sono:
- La prima visita
- La farfalla
- Il cacciatore
- Bolla di sapone
- Amore cieco
- La Vergognosa, (Museo di Trieste)
- La Vita che lenta trattenere il Tempo, vince un premio nel 1876 a Philadelphia, poi a Londra, Trieste e Milano nel 1881.
- Il risveglio dei sensi, Peri e Cacicco, ispirato a Guarany del Gomes
- Lo Spazzacamino
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