CONSALVO CARELLI

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LE QUOTAZIONI di Consalvo Carelli

Le quotazioni di Consalvo Carelli vanno dai 4.500 ai 7.000 Euro per i dipinti a olio di piccole dimensioni, mentre per i dipinti di medie dimensioni i prezzi vanno da 8.000 euro ai 25.000 Euro. Per i capolavori e in genere i quadri di grandi dimensioni il valore si attesta tra i 25.000 Euro ai 45.000 Euro.

Tramite il nostro perito ed esperto d’arte è possibile stimare e valutare gratuitamente le opere di Consalvo Carelli.

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Ci riserviamo di valutare l’acquisto del quadro se risulta di nostro interesse.

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QUOTAZIONI INDICATIVE CONSALVO CARELLI

Tipologia opere Dimensione Quotazione
Olio su tela piccole 4.500 – 7.000 Euro
Olio su tela medie 8.000 – 25.000 Euro
Dipinti a olio grandi 25.000 – 45.000 Euro

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BIOGRAFIA DI CONSALVO CARELLI

Consalvo Carelli
Consalvo Carelli

Consalvo Carelli è nato il 29 marzo del 1818 a Napoli e morto il 2 dicembre 1900 a Napoli in Italia, è stato un pittore e pittore paesaggista italiano della Scuola di Posillipo. È anche conosciuto come Gonsalvo Carelli.

Il padre di Consalvo, Raffaelle Carelli, era uno dei primi membri della Scuola di Posillipo e che era migrato a Napoli dalla Puglia. Nel 1837 gli fu assegnata una borsa di studio per recarsi a Roma, dove si trasferì all’Accademia di Francia a Roma. Tornò a Napoli nel 1840, ma visse per 3 anni a Parigi, dove ottenne il riconoscimento di pittore paesaggista. Aiutò a illustrare un diario di viaggio di Alexandre Dumas. Aveva il patrocinio dall’aristocrazia francese, inglese e russa.

Era il fratello del pittore Gabriele Carelli. Fu padre del pittore Giuseppe Carelli, e zio di Conrad Ettore Raffaele Carelli, figlio di Gabriele Carelli. Uno dei suoi allievi era Egidio De Maulo.

 

Il Giovane Artista

Consalvo Carelli, nato a Napoli nel 1818, emerse come un promettente pittore nel XIX secolo. Il suo talento artistico fu coltivato fin dalla giovinezza sotto la guida paterna di Raffaele, anch’egli pittore. Iniziò a dipingere seguendo i precetti del padre e successivamente si dedicò agli studi dell’acquerello con l’artista inglese William Leicht. Questa tecnica, preferita per la sua capacità di rappresentare paesaggi naturali, divenne cruciale per la sua comprensione dell’arte antica e perfezionamento delle sue abilità.

I Primi Successi

La sua precoce abilità lo portò a esporre alla Biennale Borbonica nel 1830, all’età di soli tredici anni. Tre anni dopo, alla Biennale del 1833, un suo disegno di grandi dimensioni fu premiato con la medaglia d’argento di II classe e acquistato dalla regina Isabella. Questi successi gli valsero l’attenzione dei collezionisti, tra cui il re stesso, che acquistò due dei suoi dipinti nel 1837, ora esposti nel Palazzo Reale di Napoli.

A soli dodici anni, ha compiuto il suo debutto nel mondo dell’arte, esponendo con eleganza alla prestigiosa mostra ospitata presso il rinomato Museo Borbonico di Napoli.

Alla tenera età di quindici anni, ha raggiunto un notevole traguardo vincendo una medaglia d’argento di seconda classe per una stupefacente opera intitolata “Piazza della Vicaria”, che ha catturato l’attenzione e l’ammirazione della regina, che ha deciso di acquistarla.

Due anni dopo, ha ottenuto un ulteriore riconoscimento per la sua maestria artistica, conquistando una medaglia d’argento di prima classe. Grazie al suo talento innato, ha rapidamente guadagnato fama nel panorama artistico napoletano, godendo del patrocinio di influenti famiglie come i Goerace e i Meuricoffre, nonché del Conte di Montesantangelo, che hanno generosamente proteggevano il suo cammino creativo.

L’Esperienza Romana

Nel 1837, Carelli ottenne una borsa di studio per Roma, dove si immerse nell’ambiente artistico locale. Qui strinse amicizia con artisti come Bartolomeo Pinelli e frequentò l’Accademia di Francia, dirigendo all’epoca da Vernet. Durante questo periodo, si dedicò intensamente alla pittura en plein air, esplorando la campagna romana e studiando opere d’arte antica del Cinque e Seicento. Le sue mostre a Piazza del Popolo nel 1840 e 1841 consolidarono la sua reputazione artistica.

I contatti con il Re:

Nel 1837 vendette al re due dipinti, oggi conservati nel palazzo reale: una veduta di Napoli con la Torre delle Polveri e una veduta di Cava. Si trasferì a Roma dove dipinse paesaggi della campagna romana, scene di genere della vita popolare, così come i panorami della sua città natale, sia con la tecnica della tempera ad olio che con l’acquerello.

Dopo qualche anno, tornò a Napoli, dove espose a Borbonica i dipinti del suo periodo romano. Si trasferì a Parigi dove vinse una medaglia d’oro alla International Arts Fair per 3 anni consecutivi, dal 1842 al 1844.

Il ritorno a Napoli

Si stabilì nuovamente a Napoli nel 1844 e prese parte a tutte le importanti mostre della Reale Accademia di Belle Arti dove presentò paesaggi di Napoli, Palermo o Roma, scene pastorali e contadine. Nel 1845 l’ambasciatore russo a Napoli gli commissionò l’imperatore Nicola I. due grandi tele raffiguranti Napoli dai Giardini Reali dei Portici e Napoli dal convento dei Camaldolesi; queste opere possono essere trovate oggi al Museo Hermitage di San Pietroburgo.

Consalvo Carelli durante il suo soggiorno a Roma incontrò Massimo d’Azeglio e prese parte alla battaglia di Volturno nel 1860. Allo stesso tempo, ha anche incontrato Alexandre Dumas, di cui ha illustrato il libro Da Napoli a Roma. Ha anche illustrato un album sul brigantaggio attualmente nella Biblioteca Reale di Torino. Ha dato lezioni di pittura alla regina Margherita e nel 1866 è stato nominato membro dell’Accademia di San Luca.

Parigi e Altre Avventure

Dopo il suo ritorno a Napoli nel 1841, Carelli si recò a Parigi, dove visse per alcuni anni e partecipò attivamente ai Salons del 1842 e 1843. Ottenne commissioni prestigiose per decorare ministeri e il Museo di Versailles. Il suo successo artistico in parte derivava dalla protezione della corte borbonica. Tornato a Napoli nel 1845, partecipò nuovamente alla Biennale Borbonica, questa volta ricevendo una medaglia d’oro.

Impegno Politico e Nuove Collaborazioni

Nel 1848, Carelli si trovò a Milano durante le insurrezioni delle Cinque Giornate, ricevendo decorazioni e la cittadinanza onoraria per il suo impegno. In questi anni, strinse amicizia con figure politiche come Massimo d’Azeglio e si unì alla battaglia del Volturno nel 1860. Collaborò con intellettuali liberali come Alessandro Dumas padre e Nino Bixio, e contribuì con illustrazioni per opere letterarie di rilievo.

Commissioni Postunitarie e Riconoscimenti Reali

Anche nell’era postunitaria, Carelli continuò a ricevere importanti commissioni reali. Realizzò un album di disegni sul brigantaggio per Vittorio Emanuele II e un altro album con cento disegni per Napoleone III. Dal 1862, divenne membro dell’Accademia di San Luca e fu maestro di pittura della principessa Margherita di Savoia.

La Maturità Artistica

La sua carriera artistica si sviluppò ulteriormente nel corso degli anni, consolidando la sua reputazione come uno dei pittori più influenti del suo tempo. La sua dedizione alla pittura paesaggistica e il suo impegno politico lo resero una figura rispettata sia nel mondo dell’arte che in quello politico.

 

 

Consalvo Carelli Golfo di Napoli
Golfo di Napoli

 

Consalvo Carelli
Consalvo Carelli

 

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