CINCINNATO BARUZZI

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA


Cincinnato Baruzzi (Imola, 16 marzo 1796 – Bologna, 28 gennaio 1878) è stato uno scultore italiano e docente dello stesso soggetto all’Accademia di Belle Arti di Bologna dal 1831 al 1859.


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BIOGRAFIA CINCINNATO BARUZZI

EDUCAZIONE

Cincinnato Baruzzi è nato a Imola. I suoi genitori erano Vincenzo Luigi e Maria Tadolini, la figlia dell’architetto Francesco Tadolini. La prima scuola di Baruzzi fu completata a Imola, ma nel 1814 si iscrisse alla Scuola di Ornato, di Anatomia e di Elementi di Figura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, all’epoca gestita da Giacomo De Maria.

Nel 1819 vinse il premio allunato, che gli diede l’opportunità di iscriversi a lezioni a Roma per perfezionare le sue abilità nel laboratorio di Antonio Canova. Con la morte del suo maestro (13 ottobre 1822) assunse la direzione dal lascito dell’unico erede, monsignor Gian Battista Sartori, e del sovrintendente del laboratorio, Sir Antonio d’Este.

BOLOGNA

Nel settembre del 1831 Baruzzi fu chiamato a Bologna per assumere la cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti, che era vuoto dopo che De Maria lo lasciò e il successore designato Adamo Tadolini rifiutò. A Bologna visse in una villa sulla collina di San Mamolo, chiamata L’Eliso o Villa Baruzziana; dedicò il resto della sua vita alla ristrutturazione di esso con l’intento di costruire una sorta di casa museo, dove poteva mostrare opere di casi prodotti e raccolti nel corso della sua vita. L’inaugurazione della casa avvenne nel 1836, per celebrare il suo matrimonio con la pittrice Carolina Primodì, figlia di Francesco Primodì.

Durante l’attacco di Bologna da parte delle truppe austriache nel 1849, L’Eliso fu trasformato in una caserma; nei dieci giorni di occupazione la casa fu saccheggiata e distrutta e molte opere furono danneggiate o perse. Poiché l’aiuto economico promesso dal governo non arrivò mai, Baruzzi andò personalmente a Roma, Napoli e Parigi per vendere alcune delle sue opere, ma i guadagni da loro non coprivano il costo della ricostruzione della villa.

FINE CARRIERA

Tra il 1857 e il 1859 Baruzzi si recò nuovamente a Roma, questa volta con il suo amico Pelagio Palagi, per presentare il suo progetto di completamento della facciata della Basilica di San Petronio a Bologna. Nel 1859 fu vittima delle epurazioni iniziate da Luigi Carlo Farini di persone che pensava fossero simpatizzanti del vecchio regime, e Baruzzi fu costretto a ritirarsi.

Un anno dopo, sua moglie Carolina morì senza lasciare eredi; Baruzzi trascorse il resto della sua vita nella sua villa adorata dove morì il 28 gennaio 1878. La sua volontà, datata 5 aprile 1873, nominò suo erede il Municipio di Bologna, con l’impegno di investire il suo patrimonio per l’istituzione di un premio per giovani artisti entro cinque anni dalla sua morte.

L’archivio personale e di lavoro di Cincinnato Baruzzi si trova nella Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna.

 

Cincinnato Baruzzi Pietà
Cincinnato Baruzzi – Pietà
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