CHERUBINO CORNIENTI

Cherubino Cornienti  è nato il 25 marzo del 1816 e deceduto il 12 maggio del 1860, è stato un pittore italiano, attivo in uno stile romantico principalmente nel Nord Italia.


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BIOGRAFIA DI CHERUBINO CORNIENTI

Cherubino Cornienti
Cherubino Cornienti

Figlio di un artigiano Luigi e sua moglie Paola Marazzi, è nato a Pavia. Seguì suo fratello Giuseppe, incisore e litografo a Milano. All’età di 12 anni fu ammesso all’Accademia di Brera. Nel 1835 partecipò all’Accademia e l’anno successivo, insieme a Domenico Induno, vinse un prestigioso riconoscimento. Ha iniziato uno studio, insieme a Induno, Giuseppe Mongeri e Mauro Conconi.

Nel 1838 dipinse il ritratto del patron Felice Borroni di Solcio di Lesa. Nel 1839 dipinse il vescovo di Lodi, conte Gaetano Benaglia. Nel 1842, dipinse Paolo Erizzo saluta le sue figlie. Nel 1843, l’Accademia di Brera gli concede un assegno di tre anni per dipingere a Roma. Lì gravitò sulla colonia di artisti italiani e stranieri alleati all’Accademia di San Luca, tra cui Karl Bryullov.

Ha frequentato i corsi dell’Accademia di Francia a Villa Medici. Nel 1850 gli fu commissionato un affresco su Cristo ad Emmaus per il Convento dei Cappuccini di Tivoli. Nel 1853, un suo dipinto partecipa alla mostra di Milano ma i giudici tra cui Francesco Hayez, criticarono severamente il lavoro.

Lavora a Garlate e Crema. Nel 1854, il suo lavoro fu interrotto dalla scomparsa del suo modello e compagno Lalla, che lo aveva accompagnato da Roma a Milano. Ha visitato Venezia e Trieste. Tornato a Milano, dipinge il ritratto di Renato Borromeo. Nel 1856 due pale d’altare per la chiesa di Malgrate. Nel 1857 propose la pittura di affreschi per il Duomo di Vigevano, ma la commissione è affidata a Francesco Gonin.

Tornato a Roma, ha continuato a dipingere soggetti storici, tra cui eventi nella vita di Leonardo, Michelangelo, Ludovico il Moro e Galeazzo Sforza. Finalmente nel 1860, l’Accademia di Belle Arti di Bologna lo nominò professore di pittura con uno stipendio di 3500 lire.

Ma nel giro di pochi mesi, Cherubino morì a Milano a 44 anni. Fu sepolto insieme al suo amico Mauro Conconi, che morì due giorni dopo.

 

Alcuni dei suoi lavori sono:

  • Ritratto di Felice Borroni, 1838
  • Ritratto del conte Gaetano Benaglia, vescovo di Lodi, 1839
  • Addio di Paolo Erizzo alle sue figlie, 1842
  • I profughi di Praga, 1843
  • Autoritratto, 1843 (Galleria di Villa Belgiojoso Bonaparte, Museo dell’Ottocento (it), Milano)
  • Moglie del levita Efraim, 1845
  • Madonna con i santi Carlo e Alessandro (pala d’altare nella chiesa di Sant’Alessandro in Zebedia, Milano)
  • Michelangelo svela la statua di Mosè a papa Paolo III, 1848
  • Bambino Mosè fa un passo nella corona del faraone, 1853, (Pinacoteca di Brera, Milano)
  • Ritratto di Carlo Testori, 1853
  • Ritratto della signora Testori, 1853
  • Mito di Prometeo, affresco murale 1855 (villa Testori, Garlate)
  • Annunciazione, 1856 (chiesa di San Leonardo, Malgrate)
  • Presepe 1856 (chiesa di San Leonardo, Malgrate)
  • Leonardo da Vinci mostra Ludovico il Moro la conchiglia del Naviglio, 1858
  • Venere e putti, 1859 (Galleria d’Arte Moderna, Milano)

 

 

Cherubino Cornienti - Archimede brucia le navi romane del Console Marcello con il fuoco scaturito dagli specchi
Cherubino Cornienti – Archimede brucia le navi romane del Console Marcello con il fuoco scaturito dagli specchi

 

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