CARLO PIACENZA

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LE QUOTAZIONI di Carlo Piacenza

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QUOTAZIONI INDICATIVE

Tipologia opere	Dimensione	Quotazione
Olio su tela – periodo orientale/francese	medie	10.000 – 20.000 Euro
Olio su tela – primo periodo orientalista	piccole	16.000 – 32.000 Euro
Olio su tela – primo periodo orientalista	medie -grandi	45.000 – 110.000 Euro
Olio su tela – periodo tardivo	medie	8.000 – 20.000 Euro
Olio su tela – capolavori	medie -grandi	oltre i 310.000 Euro

 

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BIOGRAFIA DI CARLO PIACENZA

Carlo Piacenza é nato il 3 dicembre 1814 a Torino e deceduto nel 1887, fu un pittore italiano, principalmente di scene paesaggistiche di genere del Piemonte. All’età di 20 anni abbandona gli affari del padre, e diventa allievo all’Accademia Albertina con Giovanni Battista Biscarra.

Quindi apprendista con Pietro Fea. Nel 1840 esce dall’Accademia. Quando Ernesto Allason si ammalò, sostituì per qualche tempo il ruolo di tutore della principessa savoiarda a Torino.

Il Salto Verso la Passione Artistica

Carlo Piacenza, desideroso di abbracciare un mondo creativo lontano dal commercio paterno, si immerse nell’Accademia Albertina. Qui, sotto l’egida di Govanni Battista Biscarra e Pietro Fea, affinò le sue abilità. Successivamente, si sottopose all’insegnamento del valente acquarellista francese Jean Jullierat.

Esordi e Crescita Artistica

Nel 1845, fece il suo debutto alla mostra della Promotrice torinese con “Un mattino d’autunno”, iniziando così a esporre regolarmente i suoi paesaggi, permeati da una malinconia delicata. Le sue opere, sebbene talvolta monotone nei toni, trasmettevano con sincerità l’animo dell’artista: nel 1848 con “Veduta della Val d’Aosta” e “Lanterna di Genova”; nel 1849 con “La tranquillità campestre”; nel 1850 con “Riposo di contadini”; nel 1851 con “Mattino a Gressoney”; nel 1852 e 1853 con vari paesaggi; nel 1854 con “Veduta di Locana” e “Veduta di Pont”; nel 1855 con tre paesaggi.

Un Cambiamento di Stile e l’Evoluzione dell’Arte

Successivamente, abbracciò il naturalismo e una pittura più realistica, diventando uno dei precursori della moderna pittura paesaggistica insieme a Beccaria, Perotti, e Camino. Questo gruppo contribuì a definire atmosfere crepuscolari e liriche nei loro dipinti.

Il Ruolo di Maestro e Riconoscimenti

Nel 1856, subentrò a Pietro Righini nell’Accademia militare come insegnante di disegno. Tra i suoi allievi più celebri figurava Ernesto Allason, la cui carriera fu interrotta prematuramente dalla sua scomparsa a soli 47 anni. In seguito alla morte di Allason, Piacenza assunse il ruolo di insegnante di pittura della principessa Margherita di Savoia.

Un Impegno Diviso

Le responsabilità accademiche intraprese sottrassero parte del tempo che Piacenza dedicava al suo “battere la campagna”, come egli stesso definiva l’atto di vagare e dipingere la natura circostante.

Riconoscimenti e Ulteriori Esibizioni

La sua dedizione e il talento furono premiati quando fu nominato socio onorario dell’Accademia Albertina. Continuò a esporre con costanza:

• nel 1858 con “Valle di Fenestrelle” e “Déjeuner in campagna”;
• nel 1861 con “Nebbia” e “Verso sera”;
• nel 1863 con “Effetto di pioggia” e “San Maurizio”;
• nel 1866 con “Raccolta dei funghi”;
• nel 1869 con “Il guado”;
• nel 1872 con “Boscaglie”;
• nel 1874 con “Il Sangone”;
• nel 1880 con “In Val di Stura” e “Foresta d’abeti”;
• nel 1884 con “Valle dell’Orco”.

Tra i suoi dipinti più notevoli si annoverano “Dintorni di Torino” e due “Paesi”, tutti conservati nella GAM di Torino.

Molte sue opere sono conservate in collezioni private ma alcune possono essere viste presso la Galleria d’Arte Moderna di Torino, come “Paesaggio con cielo tempestoso” del 1849 e “Paese”  del 1856.