ANTONIO MANCINI

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LE QUOTAZIONI di Antonio Mancini

 

N.B. Le precedenti valutazioni sono puramente indicative, e per una stima corretta e gratuita si prega di inviare una foto ai nostri esperti.

Artista ricercato soprattutto per le sue opere del primo periodo in linea di massima hanno un valore tra i 15.000,00 e i 30.000,00 euro ma possono raggiungere anche i 40.000 Euro se di grande qualità

Le opere di medie dimensioni del periodo romano potrebbero avere una stima tra i 10.000,00 e i 20.000,00 euro. Per le opere del periodo tardo le quotazioni scendono verso i 5.000 Euro.

Vi ricordiamo che il valore di una scultura dipende dalla combinazione di diverse variabili come, l’anno, i soggetti raffigurati, lo stato di conservazione dell’opera.

Per una valutazione attuale delle opere di Antonio Mancini, è possibile allegare una foto compilando il form accanto, utilizzare WhatsApp inviando i dettagli al numero 348 2858142, oppure inviare una mail al seguente indirizzo: info@compro-antiquariato.it

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N.B. Le precedenti valutazioni sono puramente indicative, e per una stima corretta e gratuita si prega di inviare una foto ai nostri esperti.

 

RIEPILOGO QUOTAZIONI INDICATIVE ANTONIO MANCINI

 

Tipologia opere Periodo Quotazione
Olio su tela Primo periodo 15.000 – 30.000 Euro
Olio su tela Periodo romano 10.000 – 20.000 Euro
Olio su tela Capolavori otre i 40.000 Euro

 


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BIOGRAFIA DI ANTONIO MANCINI

Antonio Mancini
Antonio Mancini

Antonio Mancini è nato a Roma, il 14 novembre del 1852 e deceduto a Roma, il 28 dicembre del 1930, è stato un pittore italiano.

Allievo di Palizzi e Morelli all’Istituto di Belle Arti di Napoli, Antonio Mancini si è rivelato come un pittore particolarmente interessato allo studio della pittura seicentesca e ai suoi effetti luministici.

Antonio Mancini è nato a Roma e ha mostrato subito di essere bravo e abile come artista. All’età di dodici anni fu ammesso all’Istituto di Belle Arti di Napoli, dove studiò con Domenico Morelli, pittore di scene storiche a cui piacevano le scene drammatiche  in chiaroscuro e la vigorosa pennellata, e Filippo Palizzi.

Mancini imparò velocemente sotto la loro guida e nel 1873 espose due dipinti al Salone di Parigi.

Il verismo:

Ha lavorato in prima linea per il Verismo, un movimento che era nato da poco che dava una risposta italiana all’estetica realista del 19esimo secolo.

Troviamo delle sue opere generalmente figli di musicisti circensi poveri, giovani musicisti, e in generale tutto quello che osservava nelle strade di Napoli. Il suo ritratto di un giovane acrobata “Il Saltimbanco” del 1877 coglie la fragilità del ragazzo durante al sua povera infanzia.

Mentre era a Parigi negli anni ’70, Mancini incontrò i pittori impressionisti Edgar Degas e Édouard Manet. Divenne amico di John Singer Sargent, che lo definì famoso per essere il più grande pittore vivente. Le sue opere mature mostrano una tavolozza illuminata con un’impressionante tecnica di impasto su tela e un’audace padronanza dei pastelli su carta.

La malattia:

Nel 1881, Mancini soffrì di una malattia mentale disabilitante. Si stabilì a Roma nel 1883 per vent’anni, poi si andò a Frascati dove visse fino al 1918. Durante questo periodo della vita di Mancini, era spesso indigente e faceva affidamento sull’aiuto di amici e compratori d’arte per sopravvivere.

Dopo la prima guerra mondiale, la sua situazione di vita si è stabilizzata e ha raggiunto un nuovo livello di serenità nel suo lavoro. Mancini morì a Roma nel 1930 e fu sepolto nella Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio sul Colle Aventino.

La sua pittura, “Il povero scolaro“, è esposta nel Museo d’Orsay di Parigi. Il suo oggetto realista e la sua tavolozza scura sono tipici dei suoi primi lavori. I dipinti di Antinio Mancini possono anche essere visti nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, nel Museo Civico-Galleria d’Arte Moderna di Torino e in altre gallerie d’Italia.

La prima mostra negli Stati Uniti dedicata esclusivamente al lavoro di Mancini è stata al Philadelphia Museum, inaugurata il 20 ottobre del 2007. Il Museo Artistico di Philadelphia contiene quindici dipinti ad olio e tre pastelli di Mancini che sono stati donoti a New York dal mercante d’arte Vance N. Jordan.

Muore a Roma nel 1930 e viene sepolto presso la la Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio, all’Aventino.

 

Antonio Mancini Il piccolo scultore
Il piccolo scultore

 

 

Antonio Mancini Lo Scungizzo
Lo Scungizzo

 

Video di alcuni dipinti di Antonio Mancini

 

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