Antonio Ciseri è nato il 25 ottobre del 1821 e deceduto l’8 marzo del 1891, è stato un pittore svizzero-italiano di soggetti religiosi.
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BIOGRAFIA ANTONIO CISERI
Antonio Ciseri è nato a Ronco, sopra Ascona, in Svizzera. Andò a Firenze nel 1833 per studiare disegno con Ernesto Bonaiuti. Nel giro di un anno, nel 1834 fu allievo di Niccola e Pietro Benvenuti all’Accademia di Belle Arti di Firenze; in seguito divenne allievo di Giuseppe Bezzuoli, che influenzò molto la prima parte della sua carriera. Nel 1849, iniziò ad offrire istruzione a giovani pittori e alla fine gestì una scuola d’arte privata. Tra i suoi primi studenti c’era Silvestro Lega.
I dipinti religiosi di Ciseri sono raffaelleschi nei loro contorni compositivi e nelle loro superfici levigate, ma sono quasi fotografiche. Ha realizzato molte importanti commissioni da chiese in Italia e Svizzera. Ciseri ha anche dipinto un numero significativo di ritratti. Tra gli altri allievi c’erano i pittori Oreste Costa, Giuseppe Guzzardi, Alcide Segoni, Andrea Landini, Raffaello Sorbi, Niccolò Cannicci, Emanuele Trionfi, Girolamo Nerli ed Egisto Sarri.
Uno dei dipinti più belli realizzati dal Ciseri, è sicuramente quello che si trova nella chiesa di Santa Felicita a Firenze, rappresentante “La strage dei fratelli Maccabei“, dove il nudo è stato disegnato con dettagli molto precisi, e le figure, sono altrettanto molto realistiche.
Nell’altro dipinto che rappresenta “Il trasporto del corpo di Cristo” notiamo i toni cromatici molto vivi, sia per il tratto, sia i dettagli della “Maddalena” piangente, dove l’autore ha saputo rendere quasi reali i sentimenti contrastanti. Altro opera bellissima, è “L’incredulità di San Tommaso“, pala da altare dipinta per la chiesa del Salvatore a Gerusalemme dove ha saputo plasmare con semplicità e maestria i personaggi con un ritmo di linee e di tratti perfetti.
Altre tele principali del professor Ciseri sono:
- “Carlo V che raccoglie il pennello a Tiziano”;
- “L’Ostracismo di Giano della Bella”;
- “La visione di San Francesco”;
- “Sant’Antonio da Padova”;
- “Gesù mostrato alle turbe da Pilato”.
Morì a Firenze l’8 marzo 1891.
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