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BIOGRAFIA DI ALESSANDRO GUARDASSONI
Alessandro Guardassoni è nato il 13 dicembre 1819 a Bologna e deceduto il 1 marzo 1888 a Bologna.
Nasce da una famiglia molto credente di fede cattolica e già da ragazzo inizia a frequentare la borghesia. La formazione di Guardassoni e le sue prime opere le realizza presso l’Accademia Pontificia di Belle Arti di Bologna, secondo un iter molto ben consolidato di scelte stilistiche e tematiche.
Ha fondamentalmente dipinto temi a carattere religiosi e biblico. La sua formazione artistica è avvenuta presso l’Accademia Pontificia, con Clemente Albèri. Nella sua lunga carriera ha lavorato insieme al pittore Cesare Mauro Trebbi e gli fu consegnata la cattedra presso dell’Accademia Felsinea.
Il premio Prima Classe:
Nel 1838 riceve il “premio di Prima Classe per il Disegno di figura” sotto la guida del professore Napoleone Angiolini. L’anno seguente continua la pratica dalla copia dell’antico, dipingendo un olio tratto da un’incisione di un “celebre paesaggio del Lorenese“.
Nel 1844 vince il concorso Curlandese di pittura con la tela “Anna Bolena forsennata“.
Nel 18445 partecipa come studente dell’Accademia di Modena all’Esposizione di Belle Arti di Bologna e riceve il Premio grande per il disegno e la figura con la “deposizione della salma di Mosè“.
Tra il 1846 e il 1848 conosce Malatesta e lavora per lui nella realizzazione delle litografie di un quadro del maestro e di alcune delle sue opere. Nel 1848 realizza un’incisione che raffigura una “Famiglia che prende il caffè” che testimonia come l’artista non si occupi solamente di pitture storiche o religiose ma anche di temi di genere.
Nel 1853 mostra all’Accademia alcuni dipinti: San Savino incaricato dalla sig. Masetti; un San Francesco di Paola; un Ritratto di bambino vestito in nero; e altre opere.
Nel 1863 viene nominato professore onorario dell’Accademia Felsinea, ma nel 1872 lascia la carica per dedicarsi ai suoi interessi scientifici, sui quali pubblica nel 1880 “Della pittura, della stereoscopia e di alcuni precetti di Leonardo da Vinci”. Amico di don Giuseppe Gualandi, compagno di accademia e titolare dell’omonimo istituto per sordomuti a cui l’artista lascerà le sue opere, è animato da un costante impegno religioso; tra le numerose commissioni per chiese del territorio emiliano, che caratterizzano molta parte dell’opera pittorica.
La carriera come Accademico:
Nel 1865 diventa professore all’Accademia, ma non riveste questa carica a lungo dato che preferiva occuparsi maggiormente nei studi tecnici. Molte delle sue opere vennero lasciate all’amico don G. Gualandi, che tra l’altro era un suo allievo all’accademia.
Alessandro Guardassoni è stato un pittore di talento che ha avuto uno stile unico ed creativo. La sua arte è caratterizzata da colori vivaci e da una ricca gamma di toni. Utilizzava spesso una tecnica di fusione di colori e texture per creare una ricca tavolozza di colori. Le sue opere sono spesso ricche di dettagli e di sfumature. Utilizza spesso riflessioni nei suoi dipinti, creando una profondità visiva e la sua composizione è sempre ben equilibrata, con elementi che si completano a vicenda.
Guardassoni è abile nella rappresentazione di figure e paesaggi, con un tocco di realismo e le sue opere sono spesso piene di narrazione, con una forte enfasi sulla storia e sui personaggi.
Collaborazioni con altri pittori:
- Gianfranco Ferrè: hanno collaborato per la realizzazione di una serie di dipinti a olio su tela.
- Giorgio de Chirico: hanno collaborato per creare una serie di opere d‘arte con tecniche miste.
- Giovanni Fattori: hanno collaborato per la realizzazione di una serie di opere a olio su tela.
- Giovanni Battista Piranesi: hanno collaborato per la realizzazione di una serie di incisioni su rame.
- Giovanni Boldini: hanno collaborato per la realizzazione di una serie di dipinti a olio su tela.
- Giovanni Segantini: hanno collaborato per la realizzazione di una serie di opere a olio su tela.
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