ALDO CARPI

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA

Aldo Carpi (6 ottobre 1886 – 27 marzo 1973) è stato un artista, pittore e scrittore italiano, autore di una raccolta di memorie riguardanti la sua prigionia nel famigerato campo di concentramento di Mauthausen-Gusen.

Aldo Carpi - Il bacino di San Marco a Venezia
Aldo Carpi – Il bacino di San Marco a Venezia

Nato a Milano, ha iniziato giovanissimo a studiare belle arti sotto la guida di Stefano Bersani. Nel 1906 si unì all’Accademia di Brera, dove conobbe alcuni dei più famosi pittori italiani dell’epoca, tra cui Giuseppe Mentessi, Carlo Cattaneo, Cesare Tallone, Achille Funi, Emilio Gola e Carlo Carrà. L’anno seguente espone il suo lavoro in una mostra d’arte di Brera, a cui segue un invito alla Biennale di Venezia del 1912. Da allora ha partecipato a tutte le edizioni della Biennale di Venezia fino alla sua morte, ad eccezione di quelle tenute nel 1940, 1950 e 1952.

Disegnato nell’esercito italiano nel 1915, ha prestato servizio su vari fronti della Grande Guerra. Nel 1917 sposò Maria Arpesani. Negli anni ’20, Carpi sviluppò lo stile dei suoi dipinti e paesaggi sotto l’influenza di pittori italiani del XIX secolo. Per le sue opere nel 1925 fu insignito del prestigioso Premio Principe Umberto. Nel 1927 divenne autore di nuovi affreschi nella Basilica di San Simpliciano a Milano.

Nel 1930 divenne professore e diacono della facoltà di pittura presso la sua alma mater, dove insegnava giovani pittori tra cui Bruno Cassinari, Carlo Martini e Trento Longaretti.

Nel 1934 preparò anche un progetto per le nuove vetrate del Duomo di Milano, che non fu completato fino a dopo la seconda guerra mondiale. Nel 1937 il suo lavoro è stato presentato all’Exposition Internationale des Arts et Techniques de la Vie Moderne di Parigi, dove gli è stata assegnata una medaglia di bronzo. Il pezzo è ora nella collezione del Museo Cantonale d’Arte di Lugano.

Nel gennaio 1944, durante la seconda guerra mondiale, fu arrestato dopo che un collega informò i nazisti delle sue attività partigiane. Fu imprigionato nel campo di concentramento di Gusen a Mauthausen-Gusen, dove teneva un diario e creava un numero di schizzi raffiguranti la vita e la morte nel campo. Carpi fu liberato alla fine della guerra. Tornò a Milano, dove nel 1956 gli fu assegnato il premio statale per le sue opere e meriti culturali. Divenne anche il decano dell’Accademia di Brera. Nel 1972 ha avuto una grande retrospettiva delle sue opere.

Morì nel 1973 a Milano.

 

Aldo Carpi - Guardando in alto
Aldo Carpi – Guardando in alto

 


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