BIOGRAFIA DELL’ARTISTA
Alceo Dossena nacque a Cremona nel 1878. Abilissimo scultore nel copiare gli stili classici greci, romani, medievali e rinascimentali.
Egli infatti non copiava le opere del passato, ma traeva da esse gli spunti per crearne altre ex novo .
Si ispirava principalmente a Giovanni e Nino Pisano, a Simone Martini, al Vecchietta, all’Amadeo, a Donatello, a Mino da Fiesole, a Desiderio da Settignano, ad Andrea del Verrocchio, ad Antonio Rossellino .
Le sue splendide opere, rivendute, a sua insaputa, dal mercante Alberto Fasoli, a musei e collezionisti come pezzi originali, incantavano il mondo dell’arte : l’esempio più noto fu la vendita al Boston Museum of Fine Arts di una tomba scolpita attribuita a Mino da Fiesole.
Nel 1928 resosi conto del suo marginale guadagno rispetto a quanto realmente fruttavano le vendite, citò in giudizio gli antiquari coinvolti, difendendo se stesso dall’accusa di contraffazione e riuscendo a vincere.
Dopo lo scandalo del 1928, ilò Dossena eseguì una Diana cacciatrice, acquistata nel 1952 dal City Art Museum di Saint Louis, in quanto ritenuta opera etrusca.
Contro l’autenticità dell’opera si schierarono molto apertamente Cellini, Margarete Bieber della Columbia University e, poi, Parsons, che pubblicò una fotografia scattata nell’inverno 1936-37, quando la scultura si trovava nello studio del Dossena., il quale era solito fotografare tutte le sue opere.
Ancora nel 1953 il Saint Louis Museum of Art acquistava un rilievo in marmo raffigurante l’Adorazione dei pastori, attribuito a G.A. Amadeo.
Alceo Dossena morì in miseria a Roma nel 1937.
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