ALBERTO BURRI

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LE QUOTAZIONI di Alberto Burri

Le creazioni artistiche di Alberto Burri godono di un notevole apprezzamento sul mercato dell’arte, rispecchiando il valore intrinseco e storico del suo lavoro. Le valutazioni delle sue opere mostrano una vasta gamma, spaziando da €25.000 a cifre straordinarie che superano i 2 milioni di euro. Questa ampia diversità di valutazioni riflette la varietà delle sue creazioni e la rilevanza che esse rivestono nell’ambito artistico internazionale.

Tipologia opere:

Tra le opere più ricercate di Alberto Burri, spiccano i rinomati “Sacchi“, “Plastiche“, “Combustioni” e “Ferri“, realizzati tra gli anni ’50 e ’60, divenuti autentici capolavori riconosciuti per la loro originalità e profondità espressiva.

Non è sorprendente, dunque, che le valutazioni di queste opere possano superare i 3 milioni di euro. Un esempio eclatante è il record di vendita dell’artista, con un “Sacco” del 1959 che ha raggiunto circa €15.000.000 nel 2019, sottolineando il valore straordinario delle sue opere più celebrate.

Le creazioni su carta di Alberto Burri si manifestano attraverso varie espressioni artistiche, comprese tempera e Combustioni. Nel caso delle tempere, pastelli o matite su carta, il valore di un’opera di Alberto Burri può variare da 20.000 euro a 150.000 euro.

Per le Combustioni su carta, la valutazione può spaziare tra i 25.000 euro e i 140.000 euro, evidenziando la complessità e la profondità di questa forma d’arte.

Particolarmente ambite tra i collezionisti sono anche le opere grafiche di Alberto Burri, che comprendono acquaforti e litografie. In questo ambito, un appassionato d’arte può investire tra i 1.500 euro e i 25.000 euro, testimoniando l’apprezzamento crescente per queste creazioni uniche.

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N.B. Le precedenti valutazioni sono puramente indicative, e per una stima corretta e gratuita si prega di inviare una foto ai nostri esperti.

QUOTAZIONI INDICATIVE ALBERTO BURRI

Tipologia opere Dimensione Quotazione
Opere medie 25.000 – 2.000.000 Euro
Record per un sacco medie 15.000.000 Euro
Combustioni medie -grandi 25.000 – 140.000 Euro
Acquaforte e Litografia medie 1.500 – 25.000 Euro

 


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BIOGRAFIA DI ALBERTO BURRI

Alberto Burri
Alberto Burri

Alberto Burri è nato il 12 marzo 1915 a Città di Castello una piccola città della regione Umbria e deceduto Nizza, il 13 febbraio 1995.

Dopo aver superato la maturità classica presso il liceo Mariotti di Perugia, nel 1934 si iscrive alla facoltà di medicina all’Università degli Studi, laureandosi il 12 giugno 1940

La seconda guerra mondiale

Ha prestato servizio nella campagna etiope e nella seconda guerra mondiale, prima come soldato di prima linea e poi come medico.

Dopo la cattura del suo gruppo nel maggio del 1943 in Tunisia, Burri fu inviato in un campo di prigionieri di guerra a Hereford, in Texas. Disorientato dalla guerra e dal suo internamento, ha iniziato a dipingere in uno stile autodidattico e figurativo e non ha più praticato la medicina.

Nel febbraio del 1946, Burri fu rimpatriato in Italia e fondò uno studio a Roma.

Realizzò la prima mostra personale, grazie anche all’architetto Luccichenti, si svolse nel luglio 1947, nella galleria “La Margherita di Gaspero del Corso e Irene Brin“, e fu presenziata dai poeti Libero de Libero e Leonardo Sinisgalli. Le opere in mostra di carattere figurativo e tonale della Scuola romana degli anni ’30.

L’amicizia con Fazzini:

Fa amicizia con lo scultore Pericle Fazzini, vicepresidente dell’Art Club, e inzia un sodalizio artistico che guardava alle novità dell’arte, infatti nel dicembre 1947 inizia la II Mostra annuale del sodalizio e continuò ad esporre con l’Art Club fino agli anni ’50, sia in Italia che all’estero.

Nel 1950 realizzava assemblaggi con borse di tela e biancheria per la casa – Sacchi e Bianchi – che gli procuravano consensi internazionali. Le sue prime mostre personali negli Stati Uniti hanno avuto luogo nel 1953.

Ha sfocato i confini tra pittura e scultura in rilievo e ridefinito il concetto e la realizzazione del monocromo. A metà degli anni ’50 si rivolse a materiali industriali prodotti in serie con colori prefabbricati e sviluppò una nuova tecnica di pittura a combustione per realizzare le opere di rivestimento in legno saldati in acciaio laminato a freddo Ferri e composizioni di plastica fusa e carbonizzata Combustioni plastiche.

Il matrimonio con Minsa Craig:

Burri sposò la ballerina americana Minsa Craig nel 1955 e, dal 1963 al 1991, svernarono a Los Angeles, dove l’artista iniziò un dialogo con il Minimalismo. I suoi Cretti, campi monocromatici di craquelure indotta, risalgono agli anni ’70.

I suoi progetti

Il monumentale Grande Cretto del 1985 che ha costruito sulle rovine di Gibellina, una città siciliana distrutta da un terremoto del 1968, è una delle più grandi opere d’arte della Terra mai realizzate. Come parte della fondazione creata nel 1978, Burri progettò il proprio museo nel Palazzo Albizzini di Città di Castello, e aprì nel 1981.

Nel 1990, i lavori della sua ultima serie, il Cellotex, dipinto su pannelli di fibre di fibra, vennero esposti permanentemente in un vicino complesso di ex capanni per l’essiccazione del tabacco noti come Ex Seccatoi del Tabacco. L’artista è morto il 15 febbraio 1995 a Nizza. Burri è stato oggetto di numerose retrospettive in Europa e negli Stati Uniti, tra cui: Il trauma della pittura al Solomon R. Guggenheim Museum nel 2016.

Alberto Burri muore a Nizza il 13 febbraio 1995, un mese prima di aver compiuto 80 anni. Era noto per la sua riservatezza, ha realizzato prima di morire una biografia con Stefano Zorzi dal titolo appunto “Parola di Burri”.

 

Alberto Burri rosso plastica 1966
Alberto Burri rosso plastica 1966

 

Alberto Burri plastica 1963
Alberto Burri plastica 1963

 

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