AGOSTINO BONALUMI

Agostino Bonalumi è nato il 10 luglio 1935, a Vimercate e deceduto il 18 settembre 2013, Desio, è stato un pittore, disegnatore e scultore italiano.


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BIOGRAFIA DI AGOSTINO BONALUMI

Agostino Bonalumi
Agostino Bonalumi

Agostino Bonalumi ha studiato disegno tecnico e meccanico e ha esposto i suoi primi lavori al “Premio Nazionale Città di Vimercate” nel 1948, quando aveva solo 13 anni.

Ha tenuto la sua prima mostra personale alla Galleria Totti di Milano nel 1956. Nel 1958 ha iniziato a lavorare con Enrico Castellani e Piero Manzoni, tenendo una mostra collettiva alla Galleria Pater, a Milano, che è stata seguita da ulteriori spettacoli a Roma, Milano e Losanna, la fondazione della rivista Azimuth e la sua partecipazione a mostre nella galleria Azimut.

Ha iniziato a sviluppare l’idea di ciò che chiamerebbe “pittura-oggetto“, seguendo l’idea di andare oltre la tela iniziata dal loro mentore Lucio Fontana. Nel 1959 tiene la sua prima mostra personale al di fuori dell’Italia a Rotterdam. Nel 1960 è stato uno dei fondatori del movimento internazionale “Nuova scuola europea” a Losanna e della sua mostra personale “Agostino Bonalumi. Quadri recenti, sculture e disegni” presso la Nuova galleria Vision Center di Londra.

Arturo Schwarz iniziò a collezionare le sue opere e nel febbraio del 1965 organizzò una mostra di Bonalumi nella sua galleria di Milano.

Aveva forti legami con la scena artistica tedesca, grazie all’interesse di Udo Kultermann nel suo lavoro (dal 1960) e alla sua collaborazione con la Galerie M.E. Thelen di Essen.

Ha inoltre avuto contatti e collegamenti importanti con il movimento internazionale Zero sia nei Paesi Bassi che in Germania, documentato da importanti mostre come “Zero” a Londra, 1964, e la mostra itinerante “ZERO Avanguardia“, iniziata nello studio di Lucio Fontana a Milano nel 1965. Il 1965 segna l’inizio di un lungo periodo di collaborazione con Renato Cardazzo, direttore della Galleria del Cavallino di Venezia e della Galleria del Naviglio di Milano. È stato l’unico agente di Bonalumi per molti anni e, nel 1973, ha supervisionato la pubblicazione di una lunga monografia sull’artista delle Edizioni del Naviglio, scritta da Gillo Dorfles.

Nel 1966 fu invitato a partecipare alla 33a Biennale di Venezia, dove espose una selezione delle sue opere nella stessa stanza di Paolo Scheggi, mentre nel 1970 aveva la sua sala personale alla 35° Biennale di Venezia, nel quale ha anche installato alcune grandi sculture ambientali.

Nel 1967 è stato invitato alla Biennale di San Paolo e alla Biennale dei giovani artisti a Parigi. Questo è stato seguito da un periodo di studio e lavoro in Africa settentrionale e America, dove ha vissuto per un pò a New York. Fu qui che tenne la sua prima mostra personale negli Stati Uniti: “Agostino Bonalumi. Pittura-costruzioni“, presentato alla Galeria Bonino nel 1967.

Durante questo periodo, Bonalumi intraprese un suo particolare corso di pittura e scultura ambientale, che si sviluppò nel corso dei decenni in alcune fasi fondamentali: nel 1967, “Blu abitabile”  realizzò per “Lo spazio dell’immagine” a Foligno e esposto nuovamente nel 1970 nello spettacolo “Vitalità del negativo” a Roma; nel 1968, “Grande Nero” al Museo Ostwall di Dortmund; nel 1979, nell’ambito della mostra “Pittura Ambiente” a cura di Francesca Alinovi e Renato Barilli nel Palazzo Reale di Milano, “Dal giallo al bianco e dal bianco al giallo“. Più recentemente, “Ambiente biancoSpazio trattenuto e spazio invaso”, creato nel 2002 per la Collezione Peggy Guggenheim a Venezia nell’ambito del progetto “Temi e Variazioni” ideato e curato da Luca Massimo Barbero.

Nel 1974, una retrospettiva del lavoro dell’artista, a cura di Giulio Carlo Argan, si tenne nel Palazzo dei Musei a Modena. Nel 1980 la Regione Lombardia ha sponsorizzato una mostra a Palazzo Te, Mantova, a cura di Flavio Caroli e Gillo Dorfles: una lunga rassegna che illustra tutta la sua carriera artistica.

Nel 1981 partecipa, insieme a Piero Dorazio, Mimmo Rotella e Giuseppe Santomaso, alla mostra “Arte italiana: quattro direzioni contemporanee” al Museo d’arte di Fort Lauderdale in Florida. Nel 1986 ha partecipato all’XI Quadriennale di Roma e alla 42a Biennale di Venezia. Tra il 1986 e il 1997 Bonalumi era rappresentato esclusivamente dalla Galleria Blu di Milano, che presentava le sue personali nel 1980, 1989, 1991, 1995, 2002 e 2005. Una monografia di Elena Pontiggia, che documentava le opere su carta e su carta di Bonalumi, è stata anche pubblicata nel 1995, come parte delle edizioni La Scaletta, San Polo, Reggio Emilia.

Nel 1997 inizia a collaborare con la Galleria Fumagalli di Bergamo, che nel 1998 tiene una mostra delle sue opere dal 1957 al 1997, accompagnata da una monografia di Alberto Fiz e Marco Meneguzzo.

Nel 1999 è stato nuovamente invitato alla Quadriennale di Roma e nel 2000 ha aperto una sua personale alla Galleria Niccoli di Parma, accompagnata da un’importante monografia di Luca Massimo Barbero.

Nel 2001 partecipa alla mostra collettiva “Materia / Niente” alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e, nello stesso anno, l’Accademia Nazionale di San Luca lo presenta con il “Premio Presidente della Repubblica” 2001 per la scultura. Per l’occasione è stata allestita una retrospettiva del lavoro dell’artista nelle sale dell’Accademia, accompagnata da una monografia di Achille Perilli.

Nel novembre 2003, durante i sei mesi di presidenza italiana del Consiglio dell’UE, ha preso parte alla mostra “Futuro Italiano” nelle sale del Parlamento europeo a Bruxelles. Tra il 2003 e il 2004, l’Istituto Mathildenhöhe di Darmstadt gli ha dedicato una mostra antologica.

Ha fatto mostre personali nel 2008 alla Galleria d’Arte Mazzoleni di Torino, nel 2010 alla Galèrie Vedovi di Bruxelles e nel 2012 alla Barbara Mathes Gallery di New York. Nel 2011 il Museo d’Arte moderna di Mosca ha dedicato una retrospettiva all’artista, a cura di Lea Mattarella.

Nel 2012 la sua opera è stata esposta nella mostra “Manzoni Azimut” presso la Gagosian Gallery di Londra, dedicata alla ricostruzione filologica delle attività e del contesto internazionale della storica rivista e galleria milanese, ampiamente documentata nell’omonimo libro di Francesca Pola . Nel 2013, presso la Galleria Partners & Mucciaccia di Singapore, si è tenuta una personale a cura di Silvia Pegoraro.

Nel corso della sua carriera ha anche portato a termine alcuni grandi progetti per il palcoscenico: nel 1970, ha progettato gli scenari e i costumi per il balletto Partita al Teatro Romano di Verona, e in Nel 1972 realizza il paesaggio e i costumi di Rot al Teatro dell’Opera di Roma.

Ha anche creato libri d’artista per le Edizioni Colophon, Belluno, con pezzi scritti da lui stesso e da Petrarca, Villa e Goethe.

Agostino Bonalumi è morto a Monza il 18 settembre 2013. Il 4 ottobre 2013, Robilant e Voena Gallery di Londra ha presentato la prima retrospettiva dedicata specificamente al suo lavoro dagli anni cinquanta agli anni settanta: “Agostino Bonalumi. Tutte le forme dello spazio 1958-1976“, a cura di Francesca Pola, che ha anche scritto e curato la monografia pubblicata in questa occasione, e realizzato un video documentario che include l’ultima intervista di Bonalumi al suo lavoro.

 

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