Achille Vianelli è nato il 21 dicembre 1803 e deceduto il 2 aprile 1894, è stato un pittore italiano che ha realizzato sopratutto paesaggi generalmente in acquarello.
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BIOGRAFIA DI ACHILLE VIANELLI
Vianelli nasce nel 1803 a Porto Maurizio in Liguria. Quando era bambino, la sua famiglia si trasferì dall’altra parte della penisola italiana nella città costiera di Otranto, in provincia di Lecce, dove suo padre, Giovan Battista Vianelli, di origini veneziane ma cittadino francese, era stato distaccato come agente consolare napoleonico.
Achille trascorse la sua giovinezza a Otranto prima, nel 1819, si trasferì a Napoli. Suo padre e sua sorella si trasferirono in Francia, anche se sarebbero tornati a Napoli nel 1826. Achille prese un lavoro nell’ufficio topografico reale.
A Napoli, divenne stretto amico di Giacinto Gigante, con il quale condivideva l’interesse per la pittura. Insieme i 2 iniziano ad imparare le arti grafiche, inizialmente hanno studiato pittura di paesaggio, frequentando la scuola del pittore tedesco Wolfgang Hüber, dopo di che Vianelli è diventato allievo di Anton Sminck van Pitloo, professore all’Accademia di Belli Arti di Napoli che aveva uno studio nel quartiere Chiaia di Napoli. Ha realizzato insieme ad altri artisti alcune litografie che raffigurano il Regno delle Due Sicilie.
Nel 1849 torna a Benevento, dove continua a realizzare tele. Si sposa la sorella di Giacito, e diventa membro della Scuola di Posillipo. Suo figlio, Alberto Vianelli, artista anche lui di paesaggi si trasferì a Parigi. La sorella, Flora, sposa Theodore Witting, un artista e incisore straniero. Anche suo nipote Gustavo Witting è un pittore di paesaggi.
Pitloo è considerato il padre della Scuola Posillipo, un gruppo di pittori paesaggisti, con sede nella zona di Posillipo di Napoli, un tratto di costa che si estende da Mergellina al promontorio del Parco Virgiliano, con vista sull’isolotto vulcanico di Nisida, sul lato nord del Golfo di Napoli.
Viene nominato cavaliere dell’Ordine di Francesco I delle Due Sicilie e professore onorario dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Vianelli e Gigante erano entrambi membri della Scuola Posillipo, insieme a Teodoro Duclere, Vincenzo Franceschini, Consalvo Carelli e altri.
Negli anni ’30 del XIX secolo, Vianelli si allontanò gradualmente dalla pittura ad olio, dedicandosi sempre di più alle viste prospettiche di piazze e interni di chiese, ad acquerello. Ha sperimentato monocromi color seppia, di cui ha sviluppato una tecnica preziosa. Molte delle sue vedute furono incise o litografate e pubblicate in libri dedicati alla città di Napoli.
Nel 1848 si trasferì a Benevento, dove fondò una scuola di disegno nel Chiostro di Santa Sofia. Tra i suoi studenti c’era Gaetano de Martini. Vianelli ebbe successo con il suo lavoro e la sua fama si diffuse oltre l’Italia. Il re Luigi Filippo lo invitò a tenere lezioni di pittura e Vianelli visse temporaneamente in Francia. Muore a Benevento all’età di 91 anni.
Anche suo figlio Alberto, nato nel 1847, fu pittore di paesaggi. Una sorella, Flora, aveva sposato Teodoro Witting, pittore paesaggista e incisore tedesco attivo a Napoli nel 1826, mentre un’altra sorella, Eloisa, sposò Giacinto Gigante nel 1831.
Achille Vianelli muore a Benevento il 2 aprile 1894.
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